E’ ufficiale, nuova scuola di restauro a Matera
Il Comune: "La scuola aprirà i battenti dal prossimo anno"
giovedì 11 dicembre 2014
9.05
A Matera finalmente sarà aperta la scuola di restauro.
Infatti è stato firmato dal ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, in accordo con il ministro della pubblica istruzione, il decreto che autorizza l'istituto superiore per la conservazione e il restauro ad attivare il corso di diploma di durata quinquennale in restauro, parificato alla magistrale a ciclo unico. Chi conseguirà gli studi, potrà ottenere il titolo di "Restauratore dei beni culturali".
Il Comune di Matera ha annunciato che la sede della scuola del restauro sarà "nel complesso di Santa Lucia Nova" e ha dichiarato che la commissione di valutazione "ha valutato positivamente la candidatura della scuola, presentata dalla direttrice dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, Gisella Capponi, e concesso l'accreditamento alla nuova scuola che dal prossimo anno aprirà i battenti con il concorso di università ed enti di ricerca".
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha ringraziato del "forte sostegno" la Regione Basilicata che ha previsto l'istituzione della scuola di restauro nella Legge Regionale 30 aprile 2014 n.8, articolo 35. Ed ha aggiunto: "I lavori nel complesso monumentale destinato alla formazione dei futuri restauratori e operatori della conservazione, seguiti con competenza dal Comune e dal Mibact, sono avviati ad una imminente conclusione e presto laboratori e locali verranno allestiti con tutte le necessarie attrezzature grazie all'impegno dei responsabili del cantiere (Emanuele Lamacchia, Mario Maragno, Carmela Petrizzi)".
Tutto nasce su proposta della fondazione Zetema dopo un "lungo e sofferto percorso". Il primo cittadino ripercorre i retroscena che hanno portato all'ottimo risultato: "Si conclude con successo la prima fase del lungo percorso avviato fin dal 2007, grazie alla precedente Amministrazione guidata dall'avvocato Nicola Buccico, su impulso della Fondazione Zetema presieduta dall'avvocato Raffaello De Ruggieri e del compianto professor Michele D'Elia, che a Matera aveva già voluto, dopo il sisma del 1980, una grande struttura dedicata alla conservazione e al restauro, guidata oggi dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici della nostra regione".
Grande soddisfazione perviene dal presidente della fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, che parla di "un altro successo che si aggiunge a quello epocale guadagnato con la designazione a Capitale europea della cultura per l'anno 2019". La speranza è di avviare quanto prima i corsi: "Se saranno risolti alcuni problemi logistici e finanziari, sarà possibile avviare i primi corsi per l'anno accademico 2015-2016 con l'emanazione del bando di selezione a maggio 2015".
Infatti è stato firmato dal ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, in accordo con il ministro della pubblica istruzione, il decreto che autorizza l'istituto superiore per la conservazione e il restauro ad attivare il corso di diploma di durata quinquennale in restauro, parificato alla magistrale a ciclo unico. Chi conseguirà gli studi, potrà ottenere il titolo di "Restauratore dei beni culturali".
Il Comune di Matera ha annunciato che la sede della scuola del restauro sarà "nel complesso di Santa Lucia Nova" e ha dichiarato che la commissione di valutazione "ha valutato positivamente la candidatura della scuola, presentata dalla direttrice dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, Gisella Capponi, e concesso l'accreditamento alla nuova scuola che dal prossimo anno aprirà i battenti con il concorso di università ed enti di ricerca".
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha ringraziato del "forte sostegno" la Regione Basilicata che ha previsto l'istituzione della scuola di restauro nella Legge Regionale 30 aprile 2014 n.8, articolo 35. Ed ha aggiunto: "I lavori nel complesso monumentale destinato alla formazione dei futuri restauratori e operatori della conservazione, seguiti con competenza dal Comune e dal Mibact, sono avviati ad una imminente conclusione e presto laboratori e locali verranno allestiti con tutte le necessarie attrezzature grazie all'impegno dei responsabili del cantiere (Emanuele Lamacchia, Mario Maragno, Carmela Petrizzi)".
Tutto nasce su proposta della fondazione Zetema dopo un "lungo e sofferto percorso". Il primo cittadino ripercorre i retroscena che hanno portato all'ottimo risultato: "Si conclude con successo la prima fase del lungo percorso avviato fin dal 2007, grazie alla precedente Amministrazione guidata dall'avvocato Nicola Buccico, su impulso della Fondazione Zetema presieduta dall'avvocato Raffaello De Ruggieri e del compianto professor Michele D'Elia, che a Matera aveva già voluto, dopo il sisma del 1980, una grande struttura dedicata alla conservazione e al restauro, guidata oggi dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici della nostra regione".
Grande soddisfazione perviene dal presidente della fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, che parla di "un altro successo che si aggiunge a quello epocale guadagnato con la designazione a Capitale europea della cultura per l'anno 2019". La speranza è di avviare quanto prima i corsi: "Se saranno risolti alcuni problemi logistici e finanziari, sarà possibile avviare i primi corsi per l'anno accademico 2015-2016 con l'emanazione del bando di selezione a maggio 2015".