E' ufficiale: l'Unione Europea ha incoronato Matera e Plovdiv per il 2019
Domani sera grande festa in via Ridola con musica e poesia
martedì 19 maggio 2015
17.46
Questa mattina il Consiglio dell'Unione europea – Cultura e Sport ha formalmente conferito il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019 alle città di Matera (Italia) e Plodviv (Bulgaria). Alla seduta solenne del Consiglio d'Europa hanno partecipato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, e il sindaco di Plodviv, Mr. Ivan Totev.
Nel corso della seduta sono stati richiamati alcuni dei contenuti presenti nei due dossier che hanno convinto la giuria, quello di Matera "Open Future" e quello di Plodviv "Together".
"Dopo Expo2015, Matera 2019 rappresenta il prossimo importante appuntamento internazionale del nostro Paese - ha dichiarato il sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali del Governo italiano, Francesca Barracciu - Si tratta infatti di una grandissima opportunità non solo per la Basilicata, ma per l'intero Mezzogiorno e per l'Italia tutta. Matera 2019 ha stupito tutti per la sua capacità di raccogliere l'eredità del passato con uno sguardo rivolto al futuro, mobilitando tutta la sua comunità, aprendosi all'Europa e alle contaminazioni culturali, senza dimenticare le proprie tradizioni e la sua millenaria identità storico culturale. Sono orgogliosa del contributo che le strutture del MiBACT, le sue Soprintendenze della Basilicata hanno dato alla causa, accompagnando fin dagli esordi il percorso di candidatura di Matera, e collaborando a definirne ed indirizzare le scelte, i metodi e i contenuti".
Il Comune di Matera ha dunque organizzato per domani 20 maggio, dalle ore 20, in via Ridola un incontro con tutti i cittadini per festeggiare insieme l'assegnazione definitiva, da parte del Consiglio Cultura dell'Unione europea, del titolo di Capitale europea della cultura per il 2019. A tal proposito il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha invitato tutti i candidati sindaco a partecipare alla festa ed a sospendere per una sera la campagna elettorale.
"Il traguardo raggiunto riguarda tutta la città e per questo credo sia opportuno festeggiare insieme questo storico risultato che da' inizio a un nuovo cammino della nostra città e della Basilicata".
Dopo i saluti di rito è previsto un videomessaggio del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Subito dopo musica dal vivo con i Tarantolati di Tricarico, il Complesso bandistico della città di Matera, Marco Bileddo, Rino Locantore e U' Uagnin assnziel. Risate con il cabarettista lucano, Dino Paradiso, letture e poesie con Angelo Sarra e Antonio D'Ercole, Rita Montinaro e Francesca Tota. Prevista anche la presenza dei Rumit, gli uomini albero che accolsero il 7 ottobre la Giuria, e lo "strazzo" del pane di Matera, che replicherà simbolicamente la manifestazione "Pane Universale-Matera Capitale" del novembre 2013.
Superata l'emozione della giornata odierna, il sindaco Adduce pensa già al futuro: "Dopo aver chiuso felicemente un percorso di candidatura durato cinque anni, ora abbiamo di fronte altri otto anni di un lavoro che sarà implementato in quattro biennalità, già descritte e budgettate nel dossier presentato alla commissione giudicatrice. Per questo è sempre stata importante un'azione amministrativa forte accanto alla progettualità del 2019, decisivo aver un bilancio in ordine per attivare nuovi investimenti ma anche lavorare sulla trasparenza e sul principio di delega".
"I primi due anni saranno dedicati a strutturare la Fondazione come strumento collettivo aperto a tutte le più interessanti realtà del sud, ma soprattutto a fare formazione: formazione di produttori di contenuti, formazione di mediatori di pubblico, formazione di personale amministrativo negli enti locali e anche tra i privati in grado di capire e di velocizzare i percorsi legislativi e funzionali necessari alla realizzazione più efficiente ed efficace del percorso - aggiunge Paolo Verri - Come discusso con Charles Landry nella prima fase di candidatura e con Chris Torch e Bob Palmer nella seconda, lavorare ad una "creative burocracy" è assolutamente la base di tutti i percorsi culturali a venire nei sistemi urbani complessi.
Le annualità 2017 e 2018 saranno dedicate a produrre tra soggetti del territorio e della macroregione sud (Basilicata + Puglia + Campania + Calabria) e 54 città partner. 27 europee (una per ogni paese UE), 23 italiane (una per regione più le precedenti tre capitali della cultura, ovvero Firenze 1986, Bologna 2000 e Genova 2004) e 4 extraeuropee (da selezionare una per continente sulla base di interessi e istanze comuni, di problemi e sfide da affrontare come il tema delle città ipogee e rupestri, delle comunità con forte emigrazione intellettuale, di luoghi dove forte è il confronto tra vita agricola e vita urbana). Si produrranno 54 settimane di contenuti (i temi e i titoli sono già parte del dossier, coordinato dal direttore artistico di Matera 2019, Joseph Grima) ma l'intento è quello di concertare non solo i contenuti ma anche i pubblici di tutto quanto si realizza, in modo che oltre a renderlo visibile a Matera, in Basilicata e in Italia si abbia già un network chiaro e preorganizzato dove poi tutto circoli tra il 2019 e il 2020 (biennio della distribuzione e della divulgazione).
L'ultimo biennio sarà dedicato al consolidamento del lavoro svolto, e alla sua eredità, come descritto anche a livello di bilancio. Troppo spesso le grandi manifestazioni culturali, sportive o commerciali si concentrano sull'evento e non sulle sue ricadute e sulla sua legacy. A Matera tenteremo di essere un piccolo grande esempio anche in tal senso, usando modelli italiani ma anche modelli europei di valutazione durante e non dopo aver svolto e / o raggiunto i compiti e gli obiettivi".
Nel corso della seduta sono stati richiamati alcuni dei contenuti presenti nei due dossier che hanno convinto la giuria, quello di Matera "Open Future" e quello di Plodviv "Together".
"Dopo Expo2015, Matera 2019 rappresenta il prossimo importante appuntamento internazionale del nostro Paese - ha dichiarato il sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali del Governo italiano, Francesca Barracciu - Si tratta infatti di una grandissima opportunità non solo per la Basilicata, ma per l'intero Mezzogiorno e per l'Italia tutta. Matera 2019 ha stupito tutti per la sua capacità di raccogliere l'eredità del passato con uno sguardo rivolto al futuro, mobilitando tutta la sua comunità, aprendosi all'Europa e alle contaminazioni culturali, senza dimenticare le proprie tradizioni e la sua millenaria identità storico culturale. Sono orgogliosa del contributo che le strutture del MiBACT, le sue Soprintendenze della Basilicata hanno dato alla causa, accompagnando fin dagli esordi il percorso di candidatura di Matera, e collaborando a definirne ed indirizzare le scelte, i metodi e i contenuti".
Il Comune di Matera ha dunque organizzato per domani 20 maggio, dalle ore 20, in via Ridola un incontro con tutti i cittadini per festeggiare insieme l'assegnazione definitiva, da parte del Consiglio Cultura dell'Unione europea, del titolo di Capitale europea della cultura per il 2019. A tal proposito il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha invitato tutti i candidati sindaco a partecipare alla festa ed a sospendere per una sera la campagna elettorale.
"Il traguardo raggiunto riguarda tutta la città e per questo credo sia opportuno festeggiare insieme questo storico risultato che da' inizio a un nuovo cammino della nostra città e della Basilicata".
Dopo i saluti di rito è previsto un videomessaggio del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Subito dopo musica dal vivo con i Tarantolati di Tricarico, il Complesso bandistico della città di Matera, Marco Bileddo, Rino Locantore e U' Uagnin assnziel. Risate con il cabarettista lucano, Dino Paradiso, letture e poesie con Angelo Sarra e Antonio D'Ercole, Rita Montinaro e Francesca Tota. Prevista anche la presenza dei Rumit, gli uomini albero che accolsero il 7 ottobre la Giuria, e lo "strazzo" del pane di Matera, che replicherà simbolicamente la manifestazione "Pane Universale-Matera Capitale" del novembre 2013.
Superata l'emozione della giornata odierna, il sindaco Adduce pensa già al futuro: "Dopo aver chiuso felicemente un percorso di candidatura durato cinque anni, ora abbiamo di fronte altri otto anni di un lavoro che sarà implementato in quattro biennalità, già descritte e budgettate nel dossier presentato alla commissione giudicatrice. Per questo è sempre stata importante un'azione amministrativa forte accanto alla progettualità del 2019, decisivo aver un bilancio in ordine per attivare nuovi investimenti ma anche lavorare sulla trasparenza e sul principio di delega".
"I primi due anni saranno dedicati a strutturare la Fondazione come strumento collettivo aperto a tutte le più interessanti realtà del sud, ma soprattutto a fare formazione: formazione di produttori di contenuti, formazione di mediatori di pubblico, formazione di personale amministrativo negli enti locali e anche tra i privati in grado di capire e di velocizzare i percorsi legislativi e funzionali necessari alla realizzazione più efficiente ed efficace del percorso - aggiunge Paolo Verri - Come discusso con Charles Landry nella prima fase di candidatura e con Chris Torch e Bob Palmer nella seconda, lavorare ad una "creative burocracy" è assolutamente la base di tutti i percorsi culturali a venire nei sistemi urbani complessi.
Le annualità 2017 e 2018 saranno dedicate a produrre tra soggetti del territorio e della macroregione sud (Basilicata + Puglia + Campania + Calabria) e 54 città partner. 27 europee (una per ogni paese UE), 23 italiane (una per regione più le precedenti tre capitali della cultura, ovvero Firenze 1986, Bologna 2000 e Genova 2004) e 4 extraeuropee (da selezionare una per continente sulla base di interessi e istanze comuni, di problemi e sfide da affrontare come il tema delle città ipogee e rupestri, delle comunità con forte emigrazione intellettuale, di luoghi dove forte è il confronto tra vita agricola e vita urbana). Si produrranno 54 settimane di contenuti (i temi e i titoli sono già parte del dossier, coordinato dal direttore artistico di Matera 2019, Joseph Grima) ma l'intento è quello di concertare non solo i contenuti ma anche i pubblici di tutto quanto si realizza, in modo che oltre a renderlo visibile a Matera, in Basilicata e in Italia si abbia già un network chiaro e preorganizzato dove poi tutto circoli tra il 2019 e il 2020 (biennio della distribuzione e della divulgazione).
L'ultimo biennio sarà dedicato al consolidamento del lavoro svolto, e alla sua eredità, come descritto anche a livello di bilancio. Troppo spesso le grandi manifestazioni culturali, sportive o commerciali si concentrano sull'evento e non sulle sue ricadute e sulla sua legacy. A Matera tenteremo di essere un piccolo grande esempio anche in tal senso, usando modelli italiani ma anche modelli europei di valutazione durante e non dopo aver svolto e / o raggiunto i compiti e gli obiettivi".