E’ nata la Fondazione ”Francesca Divella”
Quando un male incurabile porta via una giovane vita. Il ricordo dei suoi cari
mercoledì 15 marzo 2017
12.15
C'è un male che difficilmente se ci attacca, ci risparmia. Un male oggi ancora impossibile da debellare che devasta intere famiglie quando decide di colpire. Parliamo dei tumori femminili. Anche la Città di Matera ha tante ferire e tante rose bianche vittime di questo male terribile.
Il momento più bello di forte legame tra la talentuosa Antonella Ruggiero, dall'impareggiabile voce, e il pubblico materano è venuto alla fine del concerto svoltosi sabato 28 gennaio all'Auditorium "Roberto Gervasio" con gli inevitabili bis di "Ti Sento" e " Solo tu", che hanno accompagnato con un sincero e commosso applauso l'annuncio fatto degli organizzatori di sostenere la nascente Fondazione "Francesca Divella", impegnata nella ricerca per i tumori femminili e di tutelare i figli di queste donne che con tenacia, speranza e sacrifici, insieme ai propri cari portano avanti una dura lotta per la vita.
Ed è stato un messaggio, quello lanciato dal maestro Pietro Dattoli cofondatore di MaterArte con Maurizio Schiuma e direttori artistici di ArteventiMatera 2017, che ha incontrato consensi dopo la proposta di tanti brani che hanno parlato di donne, amore, pace, impegno, toccando sonorità e sensibilità senza tempo. Non avevamo dubbi sul successo del concerto, dopo aver ascoltato per l'ennesima volta Antonella Ruggiero, con una voce che sembra non risentire l'avanzare degli anta e con un repertorio davvero intenso e vario, frutto di esperienze fatte in mezzo mondo.
La Città di Matera ha accolto la Fondazione "Francesca Divella". La Onlus nasce per ricordare la giovane materana scomparsa prematuramente il 23 giugno 2016 a causa di una grave patologia oncologica e si prefigge di sostenere attività di ricerca e cura dei tumori, in particolare femminili, nonché di supporto a minori figli o orfani di genitori colpiti da malattie simili. Primo presidente della Fondazione Francesca Divella è Maria Piera Sarra e tanti sono coloro che hanno già voluto mostrarsi sensibili alla causa partecipando ad alcune iniziative private preliminari che hanno permesso di contare già su un rilevante numero di soci fondatori.
Parole dolci, importati e piene di amore e di gioia quelle di Christian Divella, nel ricordo di una persona a loro molto cara: "Chi ha avuto la grazia di conoscere Francesca sa che in questo momento lei sta sorridendo. Quello che la sua famiglia, i suoi amici, il suo Sergio, stanno costruendo è esattamente ciò che lei stessa avrebbe desiderato. Il nostro non era solo un legame di parentela, noi eravamo amici, colleghi, complici in un modo di intendere la vita fatto di spensieratezza ed un pizzico di sana leggerezza, in un mondo, quello che oggi viviamo, già duro di suo, ma che a volte si prende davvero troppo sul serio. Con lei non c'era bisogno di parlare troppo, bastava uno sguardo e ci si intendeva. Diretta e leale, non ha mai usato giri di parole, Francesca era dotata di una concretezza fuori dal tempo, inusuale per l'era dell'immagine e dell'apparenza. Il dolore per la sua assenza fisica non ci abbandona, non lo farà mai forse, ma quello che sta nascendo in suo nome e le finalità che muovono la Fondazione, hanno il sapore di un piccolo miracolo all'interno di una storia che altrimenti sarebbe stata solo triste, un finale decisamente banale per quel vulcano che era Francesca. Faccio i complimenti, con il cuore, a chi sta lavorando e lavorerà per questo progetto, pregando che gli sforzi di tante persone determinate e dall'animo buono, serva a porre fine quanto prima a tutte le sofferenze di milioni di famiglie. Anche Gravina farà la sua parte, quello intrapreso dalla Fondazione Francesca Divella è una cammino che si può e si deve percorrere tutti insieme, uniti, è una sfida lanciata da uomini e donne tenaci che non vanno lasciati soli. A loro va il più sincero e commosso Grazie mio e di tutta la famiglia".
Chiunque volesse mettersi in contatto con la Fondazione "Francesca Divella", al momento, può farlo attraverso l'indirizzo e-mail fondivella@gmail.com.
Il momento più bello di forte legame tra la talentuosa Antonella Ruggiero, dall'impareggiabile voce, e il pubblico materano è venuto alla fine del concerto svoltosi sabato 28 gennaio all'Auditorium "Roberto Gervasio" con gli inevitabili bis di "Ti Sento" e " Solo tu", che hanno accompagnato con un sincero e commosso applauso l'annuncio fatto degli organizzatori di sostenere la nascente Fondazione "Francesca Divella", impegnata nella ricerca per i tumori femminili e di tutelare i figli di queste donne che con tenacia, speranza e sacrifici, insieme ai propri cari portano avanti una dura lotta per la vita.
Ed è stato un messaggio, quello lanciato dal maestro Pietro Dattoli cofondatore di MaterArte con Maurizio Schiuma e direttori artistici di ArteventiMatera 2017, che ha incontrato consensi dopo la proposta di tanti brani che hanno parlato di donne, amore, pace, impegno, toccando sonorità e sensibilità senza tempo. Non avevamo dubbi sul successo del concerto, dopo aver ascoltato per l'ennesima volta Antonella Ruggiero, con una voce che sembra non risentire l'avanzare degli anta e con un repertorio davvero intenso e vario, frutto di esperienze fatte in mezzo mondo.
La Città di Matera ha accolto la Fondazione "Francesca Divella". La Onlus nasce per ricordare la giovane materana scomparsa prematuramente il 23 giugno 2016 a causa di una grave patologia oncologica e si prefigge di sostenere attività di ricerca e cura dei tumori, in particolare femminili, nonché di supporto a minori figli o orfani di genitori colpiti da malattie simili. Primo presidente della Fondazione Francesca Divella è Maria Piera Sarra e tanti sono coloro che hanno già voluto mostrarsi sensibili alla causa partecipando ad alcune iniziative private preliminari che hanno permesso di contare già su un rilevante numero di soci fondatori.
Parole dolci, importati e piene di amore e di gioia quelle di Christian Divella, nel ricordo di una persona a loro molto cara: "Chi ha avuto la grazia di conoscere Francesca sa che in questo momento lei sta sorridendo. Quello che la sua famiglia, i suoi amici, il suo Sergio, stanno costruendo è esattamente ciò che lei stessa avrebbe desiderato. Il nostro non era solo un legame di parentela, noi eravamo amici, colleghi, complici in un modo di intendere la vita fatto di spensieratezza ed un pizzico di sana leggerezza, in un mondo, quello che oggi viviamo, già duro di suo, ma che a volte si prende davvero troppo sul serio. Con lei non c'era bisogno di parlare troppo, bastava uno sguardo e ci si intendeva. Diretta e leale, non ha mai usato giri di parole, Francesca era dotata di una concretezza fuori dal tempo, inusuale per l'era dell'immagine e dell'apparenza. Il dolore per la sua assenza fisica non ci abbandona, non lo farà mai forse, ma quello che sta nascendo in suo nome e le finalità che muovono la Fondazione, hanno il sapore di un piccolo miracolo all'interno di una storia che altrimenti sarebbe stata solo triste, un finale decisamente banale per quel vulcano che era Francesca. Faccio i complimenti, con il cuore, a chi sta lavorando e lavorerà per questo progetto, pregando che gli sforzi di tante persone determinate e dall'animo buono, serva a porre fine quanto prima a tutte le sofferenze di milioni di famiglie. Anche Gravina farà la sua parte, quello intrapreso dalla Fondazione Francesca Divella è una cammino che si può e si deve percorrere tutti insieme, uniti, è una sfida lanciata da uomini e donne tenaci che non vanno lasciati soli. A loro va il più sincero e commosso Grazie mio e di tutta la famiglia".
Chiunque volesse mettersi in contatto con la Fondazione "Francesca Divella", al momento, può farlo attraverso l'indirizzo e-mail fondivella@gmail.com.