Durissima accusa dell’eurodeputato Pedicini (M5S)
In Basilicata sono 23 le discariche irregolari
venerdì 19 maggio 2017
Piernicola Pedicini - Eurodeputato del M5S, Coordinatore della Commissione ambiente e sanità comunica che la Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea per la mancata bonifica o chiusura di altre 44 discariche che costituiscono un grave rischio per la salute umana e l'ambiente.
Le discariche non a norma si trovano 23 in Basilicata, 11 in Abruzzo, 5 in Puglia, 2 in Campania e 3 in Friuli Venezia-Giulia. Secondo le informazioni ufficiali fornite dalla Commissione europea, i comuni lucani e le località dove sono state individuate le discariche irregolari sono le seguenti: Atella (Loc. Cafaro); Avigliano (Loc. Serre Le Brecce); Corleto Perticara (Loc. Tempa Masone); Ferrandina (Loc. Venita); Genzano di Lucania (Loc. Matinella); Latronico (Loc. Torre); Lauria (Loc. Carpineto); Maratea (Loc. Montescuro); Marsico Nuovo (Loc. Galaino); Matera (Loc. La Martella); Moliterno (Loc. Tempa La Guarella); Pescopagano (Loc. Domacchia); Potenza (Loc. Montegrosso-Pallareta; Rapolla (Loc. Albero in Piano); Rionero in Vulture (Loc. Ventaruolo); Roccanova (Loc. Serre); Salandra (Loc. Piano del Governo); San Mauro Forte (Loc. Priati); Sant'Angelo Le Fratte (Loc. Farisi); Senise (Loc. Palomabara); Tito (Loc. Aia dei Monaci); Tito (Loc. Valle del Forno).
Questo nuovo procedimento si aggiunge a due condanne già inflitte all'Italia dalla Corte di Giustizia nel 2007 per circa 300 discariche irregolari e nel dicembre 2014 per 198 discariche. La Corte di Giustizia ha quindi già condannato il nostro Paese al pagamento di una multa complessiva di 42 milioni di euro all'anno. In più, secondo la sentenza di condanna, si sarebbe dovuto versare una penalità semestrale per i ritardi nelle mancate bonifiche, a partire da un importo iniziale di 42 milioni e 800mila euro.
Delle 198 discariche del dicembre 2014 a giugno 2016 ne restavano da sanare 155, ora sono circa 100. Di questo passo ci vorranno ancora anni per mettersi in regola. Va considerato, inoltre, che ogni giorno se ne scoprono altre. Rispetto alle sanzioni già pagate dall'Italia, va detto che il sottosegretario per le Politiche e gli Affari europei, Sandro Gozi, alcune settimane fa, ha dichiarato che, al 21 marzo 2017, il nostro Paese ha versato alla Ue ben 329 milioni di euro. Di questi, ben 141 milioni di euro per la sentenza "discariche abusive" e circa 270 milioni per sanzioni relative ad altri danni ambientali.
Le discariche non a norma si trovano 23 in Basilicata, 11 in Abruzzo, 5 in Puglia, 2 in Campania e 3 in Friuli Venezia-Giulia. Secondo le informazioni ufficiali fornite dalla Commissione europea, i comuni lucani e le località dove sono state individuate le discariche irregolari sono le seguenti: Atella (Loc. Cafaro); Avigliano (Loc. Serre Le Brecce); Corleto Perticara (Loc. Tempa Masone); Ferrandina (Loc. Venita); Genzano di Lucania (Loc. Matinella); Latronico (Loc. Torre); Lauria (Loc. Carpineto); Maratea (Loc. Montescuro); Marsico Nuovo (Loc. Galaino); Matera (Loc. La Martella); Moliterno (Loc. Tempa La Guarella); Pescopagano (Loc. Domacchia); Potenza (Loc. Montegrosso-Pallareta; Rapolla (Loc. Albero in Piano); Rionero in Vulture (Loc. Ventaruolo); Roccanova (Loc. Serre); Salandra (Loc. Piano del Governo); San Mauro Forte (Loc. Priati); Sant'Angelo Le Fratte (Loc. Farisi); Senise (Loc. Palomabara); Tito (Loc. Aia dei Monaci); Tito (Loc. Valle del Forno).
Questo nuovo procedimento si aggiunge a due condanne già inflitte all'Italia dalla Corte di Giustizia nel 2007 per circa 300 discariche irregolari e nel dicembre 2014 per 198 discariche. La Corte di Giustizia ha quindi già condannato il nostro Paese al pagamento di una multa complessiva di 42 milioni di euro all'anno. In più, secondo la sentenza di condanna, si sarebbe dovuto versare una penalità semestrale per i ritardi nelle mancate bonifiche, a partire da un importo iniziale di 42 milioni e 800mila euro.
Delle 198 discariche del dicembre 2014 a giugno 2016 ne restavano da sanare 155, ora sono circa 100. Di questo passo ci vorranno ancora anni per mettersi in regola. Va considerato, inoltre, che ogni giorno se ne scoprono altre. Rispetto alle sanzioni già pagate dall'Italia, va detto che il sottosegretario per le Politiche e gli Affari europei, Sandro Gozi, alcune settimane fa, ha dichiarato che, al 21 marzo 2017, il nostro Paese ha versato alla Ue ben 329 milioni di euro. Di questi, ben 141 milioni di euro per la sentenza "discariche abusive" e circa 270 milioni per sanzioni relative ad altri danni ambientali.