Due carabinieri sventano un suicidio
Un 33enne ha tentato di suicidarsi gettandosi nel vuoto
giovedì 18 dicembre 2014
21.30
E' notizia di pochi minuti fa: due carabinieri hanno salvato in extremis un giovane sul punto di suicidarsi.
A seguito delle segnalazioni giunte al 112 da alcuni cittadini, una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Matera è tempestivamente intervenuta in via Pasarelli trovando S.L., un giovane materano di 33 anni, in procinto di lanciarsi nel vuoto. La presenza del ragazzo, drittto in piedi su un muretto con lo sguardo avanti a sè perso nel vuoto, a pochi centimetri da uno salto di 15 metri, non era sfuggita ai numeroso passanti di una delle vie centrali della città.
I militari, scesi dall'autoradio, si sono avvicinati all'uomo in precario equilibrio sul parapetto e lo hanno invitato a desistere dal proprio intento. Il giovane, però, è sembrato non accorgersi dei due Carabinieri che gli parlavano e che nel frattempo gli si stavano avvicinando con grande cautela.
All'improvviso il ragazzo, con il viso sempre rivolto al cielo, si è piegato sulle ginocchia e si è inclinato in avanti per darsi lo slancio, pronto a saltare. In quel preciso momento il carabiniere a lui più vicino ha allungato d'istinto un braccio ed è riuscito ad afferrare la cintura dell'uomo, che oramai era comunque proteso verso il basso e che, in ragione del proprio peso, rischiava di trascinare anche il militare con sè. L'altro carabiniere, allora, si è lanciato a sua volta in avanti, agguantando in un disperato abbraccio tanto il collega quanto il giovane, e trascinandoli al sicuro al di qua del muretto, dove tutti sono poi rovinati in terra.
Il 33enne, risultato già in cura per problemi psichici, è stato trasportato presso l'ospedale di Matera dove è stato prontamente ricoverato. I militari se la sono cavata con piccole contusioni, che saranno guaribili in pochi giorni, dovute all'impatto con il parapetto e la sede stradale durante la caduta.
Soddisfazione da parte del Generale Vincenzo Procacci, Comandante della Legione Carabinieri "Basilicata", il quale si è complimentato con i due carabinieri per il loro intervento.
A seguito delle segnalazioni giunte al 112 da alcuni cittadini, una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Matera è tempestivamente intervenuta in via Pasarelli trovando S.L., un giovane materano di 33 anni, in procinto di lanciarsi nel vuoto. La presenza del ragazzo, drittto in piedi su un muretto con lo sguardo avanti a sè perso nel vuoto, a pochi centimetri da uno salto di 15 metri, non era sfuggita ai numeroso passanti di una delle vie centrali della città.
I militari, scesi dall'autoradio, si sono avvicinati all'uomo in precario equilibrio sul parapetto e lo hanno invitato a desistere dal proprio intento. Il giovane, però, è sembrato non accorgersi dei due Carabinieri che gli parlavano e che nel frattempo gli si stavano avvicinando con grande cautela.
All'improvviso il ragazzo, con il viso sempre rivolto al cielo, si è piegato sulle ginocchia e si è inclinato in avanti per darsi lo slancio, pronto a saltare. In quel preciso momento il carabiniere a lui più vicino ha allungato d'istinto un braccio ed è riuscito ad afferrare la cintura dell'uomo, che oramai era comunque proteso verso il basso e che, in ragione del proprio peso, rischiava di trascinare anche il militare con sè. L'altro carabiniere, allora, si è lanciato a sua volta in avanti, agguantando in un disperato abbraccio tanto il collega quanto il giovane, e trascinandoli al sicuro al di qua del muretto, dove tutti sono poi rovinati in terra.
Il 33enne, risultato già in cura per problemi psichici, è stato trasportato presso l'ospedale di Matera dove è stato prontamente ricoverato. I militari se la sono cavata con piccole contusioni, che saranno guaribili in pochi giorni, dovute all'impatto con il parapetto e la sede stradale durante la caduta.
Soddisfazione da parte del Generale Vincenzo Procacci, Comandante della Legione Carabinieri "Basilicata", il quale si è complimentato con i due carabinieri per il loro intervento.