Dove si trasferirà l’Archivio di Stato?

E’ l’allarmante quesito posto dal sindacato FLP BAC

lunedì 21 marzo 2016 8.59
A cura di Marco Delli Noci
Preoccupazione e incertezza sono gli stati d'animo che affiorano tra i lavoratori dell'Archivio di Stato di Matera, situato attualmente in via Tommaso Stigliani. E' certo che a breve la sede si trasferirà – su decisione legata alla ristrutturazione in atto nel Mibact – ma ancora è dubbia la nuova collocazione.

Su questo punto importante si è discusso nell'assemblea sindacale della FLP BAC, sindacato rappresentativo anche nei beni culturali, presieduta dal coordinatore generale aggiunto, Pasquale Nardone, a cui ha partecipato tutto il personale in servizio della struttura.

Si paventano soluzioni di certo non convincenti per l'organizzazione sindacale come, "la Zona PAIP, zona industriale, in un insufficiente capannone che ospita già il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza B.E.A.P di Basilicata, alla periferia della città, zona scarsamente servita da mezzi pubblici e quindi con notevoli disagi per l'utenza, studenti e dipendenti per essere raggiunta". Altre voci parlano, "in aggiunta al capannone, destinato evidentemente ad accogliere i fondi d'archivio, di un appartamento di soli 100 metri quadri del Genio Civile, insufficiente ad ospitare i sia pur ridotti dipendenti dell'Archivio, ma non vi è nulla di ufficiale".

"Il fatto è certo – interviene il dirigente nazionale FLP, Pasquale Nardone - il tempo passa e l'argomento si sta affrontando con la solita approssimazione, nonostante i ripetuti appelli dell'attuale Direzione dell'Archivio di Stato alle autorità istituzionali e Comunali".

"Se devono essere impegnati fondi del Ministero per ristrutturare ambienti ed allocare l'Archivio di Stato di Matera – ritiene la FLP - che la spesa debba essere fatta per una struttura al centro della città, dove insistono le altre strutture culturali e museali del Mibact (ad esempio: Museo Ridola, Palazzo Lanfranchi, ex Ospedale S.Rocco o la nuova sede materana delI'Istituto Centrale del Restauro…) o per una struttura demaniale già pronta, quale il 'parcheggio' realizzato recentemente nel Complesso del S. Agostino".