Dopo la sospensione della maestra, parla la dirigente scolastica
Fa discutere il caso dei maltrattamenti in scuola dell'infanzia
mercoledì 15 gennaio 2020
19.10
Il Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo "Bramante" di Matera, Prof.ssa Carmela Di Perna, all'indomani dell'operazione della Squadra Mobile della Questura di Matera che ha portato alla sospensione per 6 mesi di una insegnante della scuola dell'Infanzia di via Greco, interviene sulla vicenda per puntualizzare alcune aspetti e ringraziare chi ha operato per il bene della collettività.
"Voglio subito precisare – rimarca la Dirigente - che il procedimento di interdizione dall'insegnamento ha riguardato una sola docente e smentire in maniera categorica che ci siano procedimenti e indagini su altri docenti dell'Istituto. Non è stato facile agire, come io ho fatto, con conseguenze che apparentemente, e forse ai più, possono essere considerate contro la scuola che dirigo. In realtà è motivo di orgoglio aver dimostrato che, quando la salute psico-fisica dei minori a me affidati è in pericolo, si è agito in loro difesa senza considerare l'impatto che tale notizia potesse avere sulle iscrizioni che fanno sopravvivere una scuola. I bambini prima di tutto e di tutti, sempre!!
Sottolineo – aggiunge – che il mio operato si è svolto di concerto con i genitori che ringrazio per aver avuto fiducia nell'Istituzione e per aver compreso che l'operato del singolo non può danneggiare il duro e ottimo lavoro di un'intera comunità scolastica, un gruppo di lavoro eccezionale fatto di docenti, personale ATA e Dirigente che aiuta i meritevoli e i bisognosi ma isola e persegue chi commette azioni indegne di un lavoro con un così alto valore sociale.
Voglio rispondere anche a chi mi ha accusata sui social di non aver agito prima: rispondo che ho rispettato la procedura corretta così come ha sottolineato il Procuratore, che ringrazio anche per le parole di apprezzamento, e ricordo che queste vicende impattano sulla vita delle persone per cui bisogna agire con cautela, raccogliere dati e prove certe per non incorrere magari in accuse di diffamazione da parte di persone innocenti.
E' molto facile scrivere dietro una tastiera senza sapere cosa sia stato fatto, cosa si sia potuto fare e cosa no; invece ho dimostrato di saper agire, se mi posso permettere, con coraggio insieme a genitori che mi hanno sostenuta concretamente e che ringrazio ancora una volta. Ho agito al momento opportuno e sottolineo tanto opportuno da non interessarmi delle conseguenze sulle iscrizioni, ripeto: I bambini assolutamente prima di tutto! A coloro che devono iscrivere i loro figli mi sento di dire che possono scegliere la nostra scuola con serenità perché avranno la certezza che saranno tutelati al di là di ogni interesse.
Ringrazio – conclude la Prof.ssa Di Perna - la Questura di Matera ed in particolar modo la Squadra Mobile e gli agenti di polizia con cui ho collaborato, ma soprattutto tutti i Materani che stanno sostenendo la nostra scuola, un Istituto in cui operano 100 docenti e che è già penalizzato da ormai 8 anni per la mancata ricostruzione del suo plesso principale e che, proprio in questi momenti, merita di essere tutelato piuttosto che essere screditato".
"Voglio subito precisare – rimarca la Dirigente - che il procedimento di interdizione dall'insegnamento ha riguardato una sola docente e smentire in maniera categorica che ci siano procedimenti e indagini su altri docenti dell'Istituto. Non è stato facile agire, come io ho fatto, con conseguenze che apparentemente, e forse ai più, possono essere considerate contro la scuola che dirigo. In realtà è motivo di orgoglio aver dimostrato che, quando la salute psico-fisica dei minori a me affidati è in pericolo, si è agito in loro difesa senza considerare l'impatto che tale notizia potesse avere sulle iscrizioni che fanno sopravvivere una scuola. I bambini prima di tutto e di tutti, sempre!!
Sottolineo – aggiunge – che il mio operato si è svolto di concerto con i genitori che ringrazio per aver avuto fiducia nell'Istituzione e per aver compreso che l'operato del singolo non può danneggiare il duro e ottimo lavoro di un'intera comunità scolastica, un gruppo di lavoro eccezionale fatto di docenti, personale ATA e Dirigente che aiuta i meritevoli e i bisognosi ma isola e persegue chi commette azioni indegne di un lavoro con un così alto valore sociale.
Voglio rispondere anche a chi mi ha accusata sui social di non aver agito prima: rispondo che ho rispettato la procedura corretta così come ha sottolineato il Procuratore, che ringrazio anche per le parole di apprezzamento, e ricordo che queste vicende impattano sulla vita delle persone per cui bisogna agire con cautela, raccogliere dati e prove certe per non incorrere magari in accuse di diffamazione da parte di persone innocenti.
E' molto facile scrivere dietro una tastiera senza sapere cosa sia stato fatto, cosa si sia potuto fare e cosa no; invece ho dimostrato di saper agire, se mi posso permettere, con coraggio insieme a genitori che mi hanno sostenuta concretamente e che ringrazio ancora una volta. Ho agito al momento opportuno e sottolineo tanto opportuno da non interessarmi delle conseguenze sulle iscrizioni, ripeto: I bambini assolutamente prima di tutto! A coloro che devono iscrivere i loro figli mi sento di dire che possono scegliere la nostra scuola con serenità perché avranno la certezza che saranno tutelati al di là di ogni interesse.
Ringrazio – conclude la Prof.ssa Di Perna - la Questura di Matera ed in particolar modo la Squadra Mobile e gli agenti di polizia con cui ho collaborato, ma soprattutto tutti i Materani che stanno sostenendo la nostra scuola, un Istituto in cui operano 100 docenti e che è già penalizzato da ormai 8 anni per la mancata ricostruzione del suo plesso principale e che, proprio in questi momenti, merita di essere tutelato piuttosto che essere screditato".