Dopo l'esclusione dal PD, Cotugno attacca
Il consigliere punta il dito contro il segretario e il sindaco
sabato 14 febbraio 2015
11.58
Polemica accesa all'interno del PD per le prossime elezioni comunali.
Dopo l'estromissione dalla direzione cittadina del Partito Democratico, il consigliere Angelo Cotugno criticaa il comportamento del partito nei suoi confronti: "L'atteggiamento del segretario cittadino è sconsiderato, vuole tacere il dissenso che mi pare evidente". Il mancato ritiro della tessera è "solo un pretesto con il fine di farmi fuori dalla discussione politica all'interno dell'area democratica". E continua stizzito: "Sono consigliere e fondatore del Partito democratico, il segretario ha l'obbligo di richiamare gli iscritti per il ritiro della tessera. E invece non mi ha chiamato nessuno" aggiunge Cotugno.
Alla critica mossa da Muscaridala riguardo un'avversione personale nei confronti della giunta Adduce, Cotugno risponde: "Di personale non c'è niente. Le mie posizioni rispetto all'amministrazione sono nel merito delle battaglie politiche: le scelte sull'urbanistica, il mancato rinnovo dei bandi, le continue colate di cemento". Molto sottile è la polemica nei confronti dell'amministrazione Adduce e dei componenti del partito: "Non ambisco a poltrone. Ho un posto di lavoro e non vivo di politica. Qualcun altro si".
Adesso il consigliere aspetterà una comunicazione ufficiale dal partito. Per il futuro Cotugno farà le sue scelte: "Se il partito democratico continuerà ad effettuare scelte per me sbagliate, io valuterò altre soluzioni politiche".
Queste sono le risposte infuocate del consigliere Angelo Cotugno alla notizia della sua esclusione dal partito, che secondo il segretario cittadino dem, Cosimo Muscaridola, è "attestata in un verbale di segreteria votato all'unanimità dalla direzione". Le motivazioni sono da rintracciare in un mancato ritiro della tessera 2014: "Più volte nella convocazione della direzione – afferma Muscaridola - è stato evidenziato che bisognava ritirare la tessera; certo non può essere una colpa se Cotugno da più di un anno non partecipa alle direzioni del partito cittadino".
Dopo l'estromissione dalla direzione cittadina del Partito Democratico, il consigliere Angelo Cotugno criticaa il comportamento del partito nei suoi confronti: "L'atteggiamento del segretario cittadino è sconsiderato, vuole tacere il dissenso che mi pare evidente". Il mancato ritiro della tessera è "solo un pretesto con il fine di farmi fuori dalla discussione politica all'interno dell'area democratica". E continua stizzito: "Sono consigliere e fondatore del Partito democratico, il segretario ha l'obbligo di richiamare gli iscritti per il ritiro della tessera. E invece non mi ha chiamato nessuno" aggiunge Cotugno.
Alla critica mossa da Muscaridala riguardo un'avversione personale nei confronti della giunta Adduce, Cotugno risponde: "Di personale non c'è niente. Le mie posizioni rispetto all'amministrazione sono nel merito delle battaglie politiche: le scelte sull'urbanistica, il mancato rinnovo dei bandi, le continue colate di cemento". Molto sottile è la polemica nei confronti dell'amministrazione Adduce e dei componenti del partito: "Non ambisco a poltrone. Ho un posto di lavoro e non vivo di politica. Qualcun altro si".
Adesso il consigliere aspetterà una comunicazione ufficiale dal partito. Per il futuro Cotugno farà le sue scelte: "Se il partito democratico continuerà ad effettuare scelte per me sbagliate, io valuterò altre soluzioni politiche".
Queste sono le risposte infuocate del consigliere Angelo Cotugno alla notizia della sua esclusione dal partito, che secondo il segretario cittadino dem, Cosimo Muscaridola, è "attestata in un verbale di segreteria votato all'unanimità dalla direzione". Le motivazioni sono da rintracciare in un mancato ritiro della tessera 2014: "Più volte nella convocazione della direzione – afferma Muscaridola - è stato evidenziato che bisognava ritirare la tessera; certo non può essere una colpa se Cotugno da più di un anno non partecipa alle direzioni del partito cittadino".