Dopo il Consiglio comunale, De Ruggieri parte all'attacco
Il sindaco risponde alle accuse di Adduce e invita l'opposizione "a svolgere il ruolo nell'esecutivo per l'interesse della città"
giovedì 2 luglio 2015
10.01
Raffaello de Ruggieri risponde alle accuse della minoranza e difende le proprie scelte.
Nella prima seduta consiliare dell'amministrazione De Ruggieri, la maggioranza non era riuscita a far eleggere Angelo Tortorelli presidente del consiglio. Un'occasione ghiotta per l'opposizione e per l'ex sindaco Adduce di attaccare proprio De Ruggieri che pure aveva proposto Adduce alla guida del Consiglio provocando i primi malumori nella coalizione uscita vincitrice dalle urne che invece aveva puntato tutto su Tortorelli.
"Se la coalizione che ha vinto le elezioni presentandosi come portatrice di grandi novità rimane sin dal primo momento imbrigliata nei riti della vecchia politica – puntava il dito l'opposizione - la città rischia di pagare prezzi esorbitanti. Gli unici a goderne saranno i signori camuffati di civismo che hanno voluto interrompere a tutti i costi l'opera realizzata negli ultimi anni".
Parole pesanti contro cui il primo cittadino tenta di difendersi: "Gli esiti della prima seduta di Consiglio Comunale e i commenti della minoranza mostrano che non sono ancora state smaltite le tossine della trascorsa campagna elettorale. Questo determina una distorta interpretazione del dibattito politico, con letture faziose che sono purtroppo da stigmatizzare".
Subito dopo De Ruggieri si allinea alle decisioni della maggioranza e a proposito del Presidente del Consiglio difende la scelta "di qualità e di garanzia, nella figura di un presidente che è alta espressione della società civile, e di due vicepresidenti donne che rappresentano rispettivamente le componenti della minoranza e della maggioranza in Consiglio".
Da ultimo: "Per quanto riguarda la composizione della Giunta, la città ha bisogno di decisioni che non siano dettate dalla fretta e dall'improvvisazione, come insegna, in negativo, l'esperienza della passata amministrazione. Troppe professionalità sono state immolate sul patibolo della strumentalità politica, generando quell'inefficacia amministrativa e di governo che la città non si può più permettere".
"L'invito – conclude il sindaco - rivolto all'opposizione è di lasciarsi alle spalle i fantasmi e le tattiche da campagna elettorale, trovando invece la capacità di svolgere il suo ruolo nell'esclusivo interesse della città, che oggi va riappacificata. Questo deve avvenire a partire dalla sede più alta della rappresentanza democratica, il Consiglio Comunale, dove ciascun consigliere eletto dovrebbe poter esprimere liberamente il proprio voto senza condizionamento alcuno. Lo dobbiamo ai cittadini di Matera, che con le loro preferenze ci hanno chiamati tutti all'esercizio concreto di responsabilità e democrazia".
Nella prima seduta consiliare dell'amministrazione De Ruggieri, la maggioranza non era riuscita a far eleggere Angelo Tortorelli presidente del consiglio. Un'occasione ghiotta per l'opposizione e per l'ex sindaco Adduce di attaccare proprio De Ruggieri che pure aveva proposto Adduce alla guida del Consiglio provocando i primi malumori nella coalizione uscita vincitrice dalle urne che invece aveva puntato tutto su Tortorelli.
"Se la coalizione che ha vinto le elezioni presentandosi come portatrice di grandi novità rimane sin dal primo momento imbrigliata nei riti della vecchia politica – puntava il dito l'opposizione - la città rischia di pagare prezzi esorbitanti. Gli unici a goderne saranno i signori camuffati di civismo che hanno voluto interrompere a tutti i costi l'opera realizzata negli ultimi anni".
Parole pesanti contro cui il primo cittadino tenta di difendersi: "Gli esiti della prima seduta di Consiglio Comunale e i commenti della minoranza mostrano che non sono ancora state smaltite le tossine della trascorsa campagna elettorale. Questo determina una distorta interpretazione del dibattito politico, con letture faziose che sono purtroppo da stigmatizzare".
Subito dopo De Ruggieri si allinea alle decisioni della maggioranza e a proposito del Presidente del Consiglio difende la scelta "di qualità e di garanzia, nella figura di un presidente che è alta espressione della società civile, e di due vicepresidenti donne che rappresentano rispettivamente le componenti della minoranza e della maggioranza in Consiglio".
Da ultimo: "Per quanto riguarda la composizione della Giunta, la città ha bisogno di decisioni che non siano dettate dalla fretta e dall'improvvisazione, come insegna, in negativo, l'esperienza della passata amministrazione. Troppe professionalità sono state immolate sul patibolo della strumentalità politica, generando quell'inefficacia amministrativa e di governo che la città non si può più permettere".
"L'invito – conclude il sindaco - rivolto all'opposizione è di lasciarsi alle spalle i fantasmi e le tattiche da campagna elettorale, trovando invece la capacità di svolgere il suo ruolo nell'esclusivo interesse della città, che oggi va riappacificata. Questo deve avvenire a partire dalla sede più alta della rappresentanza democratica, il Consiglio Comunale, dove ciascun consigliere eletto dovrebbe poter esprimere liberamente il proprio voto senza condizionamento alcuno. Lo dobbiamo ai cittadini di Matera, che con le loro preferenze ci hanno chiamati tutti all'esercizio concreto di responsabilità e democrazia".