Dolore pediatrico, anche a Matera arriva l’indagine Piper Weekend
La prima indagine italiana su bambini e genitori in Pronto Soccorso
sabato 26 settembre 2015
I bambini italiani ricevono cure antalgiche durante la permanenza in Pronto Soccorso? Il loro dolore viene misurato tramite le apposite scale validate? E quali impressioni hanno i genitori che li accompagnano? È quanto si chiede il gruppo PIPER (Pain In Pediatric Emergency Room), da 5 anni attivo per migliorare la gestione del dolore pediatrico in emergenza e urgenza, a pochi mesi dalla pubblicazione delle raccomandazioni cliniche sul dolore nella fase di triage e sul dolore da procedura, frutto proprio del lavoro del Gruppo. Il 26 e 27 settembre, durante il "PIPER Weekend", i 29 Pronto Soccorso aderenti a PIPER apriranno le porte alla prima indagine focalizzata sui bambini dimessi dai PS con codice verde e sui loro genitori, volta a rilevare quanto e come il dolore dei piccoli pazienti sia stato preso in carico, misurato e trattato. Tra questi, anche il Pronto Soccorso dell'Azienda sanitaria locale di Matera. La survey, che ha il patrocinio del ministero della salute, della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) e dell'Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI) e il contributo incondizionato di Angelini, è la più ampia e sistematica finora condotta in Italia a tal fine.
"Al centro del lavoro dell'operatore sanitario devono esserci il bambino e la sua famiglia", afferma Franca Benini, responsabile del centro regionale veneto di terapia antalgica e cure palliative pediatriche, dipartimento di pediatria dell'università di Padova e responsabile scientifico del gruppo PIPER. "Per avere un'idea realistica della qualità dei servizi che forniamo, abbiamo deciso di dar voce proprio ai fruitori finali di questi servizi: bambini e genitori, che ci aiuteranno a capire come migliorare le cose. Poi sarà fondamentale sviluppare strategie efficaci tanto per i Pronto Soccorso pediatrici, quanto per quelli dell'adulto, perché dei 5 milioni di accessi annui al PS da parte di bambini, solo il 10% avviene in strutture prettamente pediatriche. PIPER Weekend ha visto l'adesione di tutti i centri del network PIPER e la piena collaborazione tra medici e organizzatori dell'assistenza sanitaria, che hanno lavorato insieme per un obiettivo comune".
"Già da alcuni anni stiamo riservando un'attenzione particolare alla sedo-analgesia nei bambini", dichiara Carmine Sinno, direttore del Pronto Soccorso dell'Azienda sanitaria locale di Matera. "Pertanto, nel 2014 abbiamo deciso di entrare a far parte del network PIPER ed è con grande entusiasmo che adesso partecipiamo a questa nuova iniziativa, PIPER Weekend. Il nostro è un PS generalista ma ogni anno registriamo fino a 2.500 consulenze pediatriche. Questo ci ha portato a implementare un percorso 'fast track' riservato ai minori: dopo una prima valutazione in Pronto Soccorso, i piccoli pazienti vengono presi in carico il prima possibile dalla pediatria. Ci auguriamo che i risultati dell'indagine ci forniscano indicazioni utili a migliorare ulteriormente il nostro lavoro".
Nei 29 Pronto Soccorso coinvolti, distribuiti in 26 città della penisola, saranno allestiti specifici Info Point dove verranno condotte le interviste seguendo la traccia di due questionari declinati per adulti e per bambini. Ai genitori sarà, inoltre, distribuito materiale informativo sull'importanza della corretta valutazione del dolore, mentre i bambini riceveranno piccoli gadget (spille colorate, bolle di sapone). L'obiettivo è raccogliere circa 1.500 questionari, i cui dati saranno poi elaborati dall'università La Sapienza e resi noti nei prossimi mesi.
"Al centro del lavoro dell'operatore sanitario devono esserci il bambino e la sua famiglia", afferma Franca Benini, responsabile del centro regionale veneto di terapia antalgica e cure palliative pediatriche, dipartimento di pediatria dell'università di Padova e responsabile scientifico del gruppo PIPER. "Per avere un'idea realistica della qualità dei servizi che forniamo, abbiamo deciso di dar voce proprio ai fruitori finali di questi servizi: bambini e genitori, che ci aiuteranno a capire come migliorare le cose. Poi sarà fondamentale sviluppare strategie efficaci tanto per i Pronto Soccorso pediatrici, quanto per quelli dell'adulto, perché dei 5 milioni di accessi annui al PS da parte di bambini, solo il 10% avviene in strutture prettamente pediatriche. PIPER Weekend ha visto l'adesione di tutti i centri del network PIPER e la piena collaborazione tra medici e organizzatori dell'assistenza sanitaria, che hanno lavorato insieme per un obiettivo comune".
"Già da alcuni anni stiamo riservando un'attenzione particolare alla sedo-analgesia nei bambini", dichiara Carmine Sinno, direttore del Pronto Soccorso dell'Azienda sanitaria locale di Matera. "Pertanto, nel 2014 abbiamo deciso di entrare a far parte del network PIPER ed è con grande entusiasmo che adesso partecipiamo a questa nuova iniziativa, PIPER Weekend. Il nostro è un PS generalista ma ogni anno registriamo fino a 2.500 consulenze pediatriche. Questo ci ha portato a implementare un percorso 'fast track' riservato ai minori: dopo una prima valutazione in Pronto Soccorso, i piccoli pazienti vengono presi in carico il prima possibile dalla pediatria. Ci auguriamo che i risultati dell'indagine ci forniscano indicazioni utili a migliorare ulteriormente il nostro lavoro".
Nei 29 Pronto Soccorso coinvolti, distribuiti in 26 città della penisola, saranno allestiti specifici Info Point dove verranno condotte le interviste seguendo la traccia di due questionari declinati per adulti e per bambini. Ai genitori sarà, inoltre, distribuito materiale informativo sull'importanza della corretta valutazione del dolore, mentre i bambini riceveranno piccoli gadget (spille colorate, bolle di sapone). L'obiettivo è raccogliere circa 1.500 questionari, i cui dati saranno poi elaborati dall'università La Sapienza e resi noti nei prossimi mesi.