Discarica La Martella, Stella risponde ad Adduce
L’ex presidente della Provincia replica agli attacchi del sindaco
giovedì 30 aprile 2015
"Essere a corto di argomentazioni valide e, soprattutto, di fatti che spieghino come mai il Comune di Matera non abbia affrontato per tempo il tracollo della vicenda discarica La Martella, ha convinto il sindaco Adduce a scaricare su altri le proprie responsabilità". Questa la strenua difesa dell'ex presidente della Provincia, Franco Stella, agli attacchi rivolti dal primo cittadino di Matera, nei suoi confronti.
Nel merito, il sindaco Adduce, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, è intervenuto relativamente alla "totale assenza del ruolo della Provincia di Matera guidata dal precedente presidente che per compiti istituzionali avrebbe dovuto predisporre, in questi 5 anni, il piano provinciale dei rifiuti. Invece, per populismo e per demagogia e per campagna elettorale si preferisce scaricare le responsabilità sul Comune di Matera".
Il riferimento è inequivocabilmente all'ex presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, che replica alle accuse definendo i livelli di pianificazione dei rifiuti: "La pianificazione da parte della Provincia, che nulla ha a che vedere con i compiti e gli obblighi dell'amministrazione comunale, era stata espletata e l'ente aveva provveduto a completare tutte le operazioni, approvando il piano e sollecitando lo stesso Comune a ottemperare ai propri di impegni. Due livelli differenti, quello della pianificazione provinciale e quello della gestione comunale, che molto probabilmente il sindaco confonde scientemente per evitare che i cittadini realizzino quanto fallimentare, anche in questo settore, sia stato il suo mandato".
Stella passa al contrattacco, accusando l'amministrazione comunale di Matera: "Sarebbe stato onesto invece, per riprendere la dichiarazione del sindaco, – sottolinea l'ex presidente della Provincia – che il Comune di Matera avesse riconosciuto la propria inconcludenza, non chiamando in causa chi amministrativamente aveva fatto il proprio dovere e politicamente lo aveva anche sostenuto, contribuendo in maniera significativa alla sua vittoria. E forse quest'ultimo elemento ad averlo destabilizzato, visto che oggi quel sostegno è venuto meno". E ricorda l'operato della sua giunta provinciale: "La mia giunta aveva deliberato in materia e grazie al lavoro dell'assessore al ramo, Giovanni Rondinone (SEL), e alla collaborazione delle Commissioni e del Consiglio provinciale avevamo coinvolto tutte le rappresentanze locali, dalle associazioni ai sindaci. Un'attività complessa alla quale, noi, non ci siamo sottratti".
L'ex presidente della Provincia conclude amaramente: "Ritengo particolarmente scorretto, inoltre, che una istituzione getti discredito su un'altra, anche se la squadra di governo non è quella in carica. Un atteggiamento puerile che nega i valori del rigore e dell'autorevolezza di cui dovrebbe essere testimone ogni rappresentante delle istituzioni. Volare alto ed essere un esempio, non solo sui cartelloni pubblicitari".
Nel merito, il sindaco Adduce, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, è intervenuto relativamente alla "totale assenza del ruolo della Provincia di Matera guidata dal precedente presidente che per compiti istituzionali avrebbe dovuto predisporre, in questi 5 anni, il piano provinciale dei rifiuti. Invece, per populismo e per demagogia e per campagna elettorale si preferisce scaricare le responsabilità sul Comune di Matera".
Il riferimento è inequivocabilmente all'ex presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, che replica alle accuse definendo i livelli di pianificazione dei rifiuti: "La pianificazione da parte della Provincia, che nulla ha a che vedere con i compiti e gli obblighi dell'amministrazione comunale, era stata espletata e l'ente aveva provveduto a completare tutte le operazioni, approvando il piano e sollecitando lo stesso Comune a ottemperare ai propri di impegni. Due livelli differenti, quello della pianificazione provinciale e quello della gestione comunale, che molto probabilmente il sindaco confonde scientemente per evitare che i cittadini realizzino quanto fallimentare, anche in questo settore, sia stato il suo mandato".
Stella passa al contrattacco, accusando l'amministrazione comunale di Matera: "Sarebbe stato onesto invece, per riprendere la dichiarazione del sindaco, – sottolinea l'ex presidente della Provincia – che il Comune di Matera avesse riconosciuto la propria inconcludenza, non chiamando in causa chi amministrativamente aveva fatto il proprio dovere e politicamente lo aveva anche sostenuto, contribuendo in maniera significativa alla sua vittoria. E forse quest'ultimo elemento ad averlo destabilizzato, visto che oggi quel sostegno è venuto meno". E ricorda l'operato della sua giunta provinciale: "La mia giunta aveva deliberato in materia e grazie al lavoro dell'assessore al ramo, Giovanni Rondinone (SEL), e alla collaborazione delle Commissioni e del Consiglio provinciale avevamo coinvolto tutte le rappresentanze locali, dalle associazioni ai sindaci. Un'attività complessa alla quale, noi, non ci siamo sottratti".
L'ex presidente della Provincia conclude amaramente: "Ritengo particolarmente scorretto, inoltre, che una istituzione getti discredito su un'altra, anche se la squadra di governo non è quella in carica. Un atteggiamento puerile che nega i valori del rigore e dell'autorevolezza di cui dovrebbe essere testimone ogni rappresentante delle istituzioni. Volare alto ed essere un esempio, non solo sui cartelloni pubblicitari".