Discarica La Martella, la Regione ha deciso sul trasferimento dei rifiuti
Saranno conferiti a La Fenice di Melfi e a La Recisa di Pisticci
martedì 21 aprile 2015
11.59
Si paventava già da tempo, ma adesso è certo: la Regione Basilicata ha definito, tramite decreto del presidente della giunta regionale, il trasferimento dei rifiuti solidi urbani dalla provincia di Matera a quella di Potenza.
Dopo la chiusura della discarica per esaurimento dei volumi, l'ente regionale ha deciso che i rifiuti di Matera, Tricarico e Montescaglioso saranno conferiti presso il termovalorizzatore de La Fenice di San Nicola di Melfi per un quantitativo che si aggira attorno alle 40 tonnellate al giorno, e presso la piattaforma de La Recisa di Pisticci, previa triturazione, per altre 25-30 tonnellate giornaliere.
Nell'atto ufficiale regionale è specificato l'obbligo, da parte della società La Fenice Ambiente srl e del Comune di Pisticci, di accettare temporaneamente – dal 20 aprile al 31 luglio 2015 - nel proprio impianti le rispettive quantità di rifiuti.
Adesso ci si chiede quali saranno gli sviluppi di questa decisione. I dubbi sono già stati sollevati dal Movimento 5 Stelle materano subito dopo la conferenza, di qualche giorno fa, riguardo la chiusura della discarica. In particolare, i penta stellati si chiedono: "Quanto costerà ai materani questo 'inutile' trasferimento di rifiuti? Inutile perché anziché risorsa i rifiuti vengono ancora una volta considerati un problema da portare in discarica o inceneriti. I costi saranno elevatissimi, non solo in termini economici – si parla di dodici milioni di euro complessivamente – ma anche e soprattutto in termini di costi ambientali e di inquinamento a discapito della salute dei cittadini".
Dopo la chiusura della discarica per esaurimento dei volumi, l'ente regionale ha deciso che i rifiuti di Matera, Tricarico e Montescaglioso saranno conferiti presso il termovalorizzatore de La Fenice di San Nicola di Melfi per un quantitativo che si aggira attorno alle 40 tonnellate al giorno, e presso la piattaforma de La Recisa di Pisticci, previa triturazione, per altre 25-30 tonnellate giornaliere.
Nell'atto ufficiale regionale è specificato l'obbligo, da parte della società La Fenice Ambiente srl e del Comune di Pisticci, di accettare temporaneamente – dal 20 aprile al 31 luglio 2015 - nel proprio impianti le rispettive quantità di rifiuti.
Adesso ci si chiede quali saranno gli sviluppi di questa decisione. I dubbi sono già stati sollevati dal Movimento 5 Stelle materano subito dopo la conferenza, di qualche giorno fa, riguardo la chiusura della discarica. In particolare, i penta stellati si chiedono: "Quanto costerà ai materani questo 'inutile' trasferimento di rifiuti? Inutile perché anziché risorsa i rifiuti vengono ancora una volta considerati un problema da portare in discarica o inceneriti. I costi saranno elevatissimi, non solo in termini economici – si parla di dodici milioni di euro complessivamente – ma anche e soprattutto in termini di costi ambientali e di inquinamento a discapito della salute dei cittadini".