Discarica abusiva, la politica si interroga
L'ex assessore Rivelli: "Ubicata presso Murgia Catena"
sabato 13 settembre 2014
9.22
Dove è ubicata esattamente la contestata e illegale discarica ad oggetto della procedura di infrazione comunitaria?
Questo l'interrogativo più inquietante in merito alla controversa vicenda del sito inserito nella lista dell'Avvocato Generale della Commissione Europea Juliane Kokott, con richiesta di condanna dell'Italia a versare alla Commissione europea, sul conto "Risorse proprie dell'Unione europea", una somma forfettaria di 60 milioni di euro.
La questione è una tra le tante poste da un'interrogazione urgente depositata dai consiglieri altamurani Enzo Colonna, Rosa Melodia e Lello Rella, che chiedono di sapere anche "a quando risale lo smaltimento illegale di rifiuti e qual è la natura dei rifiuti smaltiti in tale sito", di cui si ignora anche se sia stato delimitato e interdetto all'accesso e a qualsivoglia utilizzo per finalità connesse all'agricoltura e all'allevamento" e che cosa ha impedito, "come contesta l'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia UE, la bonifica del sito".
"Come mai – chiedono infine gli scriventi - su questa grave vicenda, in tutti questi anni nessuna notizia o informazione sia stata fornita da sindaco e assessori comunali"?
Due aspetti, quello delle comunicazioni tra Regione e Comune, e soprattutto dell'esatta ubicazione della discarica, su cui il consigliere della REgione Puglia, Michele Ventricelli ha sollecitato risposte dall'assessorato regionale all'ambiente, che ha prodotto una nota inviata al Comune di Altamura in data 16 Luglio 2013, e una nota di riscontro del comune di Altamura del 17 luglio che dava informazione di un sopralluogo eseguito in contrada Sgarrone. Un luogo, però, dove i tecnici comunali non hanno trovato nulla: circostanza che fa ipotizzare a più di uno errore nelle coordinate dell'esatta ubicazione della discarica.
Ma è soprattutto l'ex assessore all'ambiente del comune di Matera Rocco Rivelli a gettare un po' di luce sul mistero: "Si fa riferimento alla discarica abusiva segnalata da diversi anni in contrada Sgarrone tra i territori di Matera ed Altamura. La doverosa precisazione che va fatta è quella innanzitutto che la discarica come capziosamente viene segnalata tra Matera ed Altamura non vuol dire nulla, poiché la stessa, a meno di una impressionante coincidenza non può trovarsi sul limite di confine".
"Infatti – continua l'ex assessore materano - già nell'autunno-inverno del 2012 quando fui interessato, quale assessore all' ambiente del Comune di Matera, della questione del rischio di una procedura di infrazione comunitaria, abbiamo tempestivamente proceduto, come Ufficio Ambiente del Comune di Matera, alla bonifica dei due ultimi siti appena segnalati, e, grazie al prezioso ausilio del Corpo Forestale dello Stato, si è potuto appurare con precisione nel dicembre del 2012 che la generica discarica di C.da Sgarrone si trovava, non in una generica località tra Matera ed Altamura bensì nel confinante agro del Comune di Altamura e con precisione al foglio n.272 su di una porzione della strada vicinale comunale di Altamura denominata " Murgia Catena".
Sul tema è intervenuta anche la parlamentare Liliana Ventricelli, che ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Ambiente e al Sottosegretario di Stato con delega alle Politiche Europee e al coordinamento, in merito al rischio sanzioni. L'onorevole altamurana, nel chiedere al ministro e al sottosegretario se non ritengano necessario, dopo aver fatto tutte le verifiche del caso, di intervenire affinché vengano messe al più presto in atto tutte le specifiche del caso per debellare le due discariche abusive inserite nella lista Ue, auspica che si eviti che la Corte di Giustizia Europea accolga le conclusioni dell'accusa, determinando il pagamento richiesto.
Questo l'interrogativo più inquietante in merito alla controversa vicenda del sito inserito nella lista dell'Avvocato Generale della Commissione Europea Juliane Kokott, con richiesta di condanna dell'Italia a versare alla Commissione europea, sul conto "Risorse proprie dell'Unione europea", una somma forfettaria di 60 milioni di euro.
La questione è una tra le tante poste da un'interrogazione urgente depositata dai consiglieri altamurani Enzo Colonna, Rosa Melodia e Lello Rella, che chiedono di sapere anche "a quando risale lo smaltimento illegale di rifiuti e qual è la natura dei rifiuti smaltiti in tale sito", di cui si ignora anche se sia stato delimitato e interdetto all'accesso e a qualsivoglia utilizzo per finalità connesse all'agricoltura e all'allevamento" e che cosa ha impedito, "come contesta l'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia UE, la bonifica del sito".
"Come mai – chiedono infine gli scriventi - su questa grave vicenda, in tutti questi anni nessuna notizia o informazione sia stata fornita da sindaco e assessori comunali"?
Due aspetti, quello delle comunicazioni tra Regione e Comune, e soprattutto dell'esatta ubicazione della discarica, su cui il consigliere della REgione Puglia, Michele Ventricelli ha sollecitato risposte dall'assessorato regionale all'ambiente, che ha prodotto una nota inviata al Comune di Altamura in data 16 Luglio 2013, e una nota di riscontro del comune di Altamura del 17 luglio che dava informazione di un sopralluogo eseguito in contrada Sgarrone. Un luogo, però, dove i tecnici comunali non hanno trovato nulla: circostanza che fa ipotizzare a più di uno errore nelle coordinate dell'esatta ubicazione della discarica.
Ma è soprattutto l'ex assessore all'ambiente del comune di Matera Rocco Rivelli a gettare un po' di luce sul mistero: "Si fa riferimento alla discarica abusiva segnalata da diversi anni in contrada Sgarrone tra i territori di Matera ed Altamura. La doverosa precisazione che va fatta è quella innanzitutto che la discarica come capziosamente viene segnalata tra Matera ed Altamura non vuol dire nulla, poiché la stessa, a meno di una impressionante coincidenza non può trovarsi sul limite di confine".
"Infatti – continua l'ex assessore materano - già nell'autunno-inverno del 2012 quando fui interessato, quale assessore all' ambiente del Comune di Matera, della questione del rischio di una procedura di infrazione comunitaria, abbiamo tempestivamente proceduto, come Ufficio Ambiente del Comune di Matera, alla bonifica dei due ultimi siti appena segnalati, e, grazie al prezioso ausilio del Corpo Forestale dello Stato, si è potuto appurare con precisione nel dicembre del 2012 che la generica discarica di C.da Sgarrone si trovava, non in una generica località tra Matera ed Altamura bensì nel confinante agro del Comune di Altamura e con precisione al foglio n.272 su di una porzione della strada vicinale comunale di Altamura denominata " Murgia Catena".
Sul tema è intervenuta anche la parlamentare Liliana Ventricelli, che ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Ambiente e al Sottosegretario di Stato con delega alle Politiche Europee e al coordinamento, in merito al rischio sanzioni. L'onorevole altamurana, nel chiedere al ministro e al sottosegretario se non ritengano necessario, dopo aver fatto tutte le verifiche del caso, di intervenire affinché vengano messe al più presto in atto tutte le specifiche del caso per debellare le due discariche abusive inserite nella lista Ue, auspica che si eviti che la Corte di Giustizia Europea accolga le conclusioni dell'accusa, determinando il pagamento richiesto.