Disagio post-elezioni, spazzatura e sudiciume nelle aule del V circolo Semeria
Niente lezioni per i bambini. Silenzio da Palazzo di città
giovedì 4 giugno 2015
8.57
Niente lezione per i bambini della scuola primaria V circolo Semeria al borgo La Martella. A decidere lo stop all'attività scolastica sono stati i genitori dopo aver appurato lo stato di degrado in cui l'istituto è stato lasciato dopo le operazioni di voto dello scorso fine settimana.
Eppure il Comune, attraverso la ditta appaltatrice, avrebbe dovuto provvedere alla pulizia dell'istituto ma, secondo quanto denunciato dai genitori, nessuno si è visto armato di scopa e stracci.
Risultato? Tanti genitori sono stati costretti a portare via i bambini e ora denunciano: "Questa si chiama inadempienza". Non la manda a dire, invece, il dirigente scolastico, Gerardo Desiante, che preso carta e penna ha inviato una missiva di fuoco a Palazzo di città per manifestare tutta la sua rabbia. "L'impresa incaricata della pulizia – spiega inferocito Desiante ai cronisti - avrebbe dovuto, subito dopo, attivarsi nel ripulire l'istituto ma non è stato così. Per questo motivo ho scritto al Comune di Matera denunciando tutto il mio disappunto per una storia sconcertante".
E continua, entrando nello specifico: "Dai dirigenti comunali ci è stato risposto che gli operai inviati dall'impresa non sono riusciti a raggiungere l'istituto non essendo materani. Ci vuole più coordinamento all'interno dell'istituzione, sapendo che la scuola è un presidio sociale ed educativo di grande valore. Non deve essere trascurato" aggiunge il dirigente ancora incredulo. Intanto, dopo un inizio di giornata di fuoco, gli inservienti dell'impresa si sono materializzati a scuola, quando oramai l'istituto era deserto.
Fuori dai cancelli, genitori infuriati e amareggiati manifestato la loro insoddisfazione: "La scuola stamattina non era pulita e le famiglie con i bambini sono rimasti per strada". E proseguono raccontando l'accaduto : "Le maestre non hanno ritenuto che i bambini dovessero stare nel sudiciume più totale: bagni sporchissimi, banchi e armadi disposti in disordine e carte buttate nei corridoi".
Interpellato Palazzo di città, nessuno sa spiegare quale sia stato l'intoppo. L'assessore all'istruzione sceglie la via del silenzio mentre il primo cittadino rimanda eventuali responsabilità al dirigente. Quest'ultimo, invece, prende tempo e promette risposte entro la mattinata di oggi.
Eppure il Comune, attraverso la ditta appaltatrice, avrebbe dovuto provvedere alla pulizia dell'istituto ma, secondo quanto denunciato dai genitori, nessuno si è visto armato di scopa e stracci.
Risultato? Tanti genitori sono stati costretti a portare via i bambini e ora denunciano: "Questa si chiama inadempienza". Non la manda a dire, invece, il dirigente scolastico, Gerardo Desiante, che preso carta e penna ha inviato una missiva di fuoco a Palazzo di città per manifestare tutta la sua rabbia. "L'impresa incaricata della pulizia – spiega inferocito Desiante ai cronisti - avrebbe dovuto, subito dopo, attivarsi nel ripulire l'istituto ma non è stato così. Per questo motivo ho scritto al Comune di Matera denunciando tutto il mio disappunto per una storia sconcertante".
E continua, entrando nello specifico: "Dai dirigenti comunali ci è stato risposto che gli operai inviati dall'impresa non sono riusciti a raggiungere l'istituto non essendo materani. Ci vuole più coordinamento all'interno dell'istituzione, sapendo che la scuola è un presidio sociale ed educativo di grande valore. Non deve essere trascurato" aggiunge il dirigente ancora incredulo. Intanto, dopo un inizio di giornata di fuoco, gli inservienti dell'impresa si sono materializzati a scuola, quando oramai l'istituto era deserto.
Fuori dai cancelli, genitori infuriati e amareggiati manifestato la loro insoddisfazione: "La scuola stamattina non era pulita e le famiglie con i bambini sono rimasti per strada". E proseguono raccontando l'accaduto : "Le maestre non hanno ritenuto che i bambini dovessero stare nel sudiciume più totale: bagni sporchissimi, banchi e armadi disposti in disordine e carte buttate nei corridoi".
Interpellato Palazzo di città, nessuno sa spiegare quale sia stato l'intoppo. L'assessore all'istruzione sceglie la via del silenzio mentre il primo cittadino rimanda eventuali responsabilità al dirigente. Quest'ultimo, invece, prende tempo e promette risposte entro la mattinata di oggi.