Diritto alla salute e innovazione, il 5G fa discutere
In piazza a Matera manifestazione per chiedere chiarezza sui rischi della nuova tecnologia
sabato 20 giugno 2020
18.19
Una manifestazione non contro l'innovazione tecnologica ed il progresso, ma per chiedere garanzie e chiarezza sulla tutela della salute. La tecnologia 5G fa discutere a Matera, una delle cinque città scelte per la sperimentazione e dove in piazza, oggi, è stata realizzata una iniziativa su impulso del locale comitato contro il 5G, proprio per chiedere chiarezza circa i rischi che accompagnano questa nuova tecnologia. "Non c'è sviluppo senza salute. Non siamo cavie". Questo uno dei tanti cartelli comparsi nel corso della iniziativa #stop5G.
I timori per la salute sono alla base delle resistenze di una parte della popolazione sull'applicazione del 5G. Paure che finora non hanno trovato risposte certe.
Dalla piazza è emersa la richiesta rivolta all'amministrazione comunale di avere maggiori informazioni circa il posizionamento delle antenne e le modalità di rilevamento dei campi elettromagnetici. Richieste emerse anche in alcune interrogazioni nel corso dello scorso consiglio comunale che, nonostante le rassicurazioni del primo cittadino, non hanno convinto i manifestanti.
Dai Verdi-Matera arriva la richiesta di tracciare una linea: stabilire un punto zero dell'inquinamento elettromagnetico, così da avere dei parametri per il futuro. Il timore è che non ci siano abbastanza garanzie che possano rassicurare i cittadini circa la nocività della nuova tecnologia.
I timori per la salute sono alla base delle resistenze di una parte della popolazione sull'applicazione del 5G. Paure che finora non hanno trovato risposte certe.
Dalla piazza è emersa la richiesta rivolta all'amministrazione comunale di avere maggiori informazioni circa il posizionamento delle antenne e le modalità di rilevamento dei campi elettromagnetici. Richieste emerse anche in alcune interrogazioni nel corso dello scorso consiglio comunale che, nonostante le rassicurazioni del primo cittadino, non hanno convinto i manifestanti.
Dai Verdi-Matera arriva la richiesta di tracciare una linea: stabilire un punto zero dell'inquinamento elettromagnetico, così da avere dei parametri per il futuro. Il timore è che non ci siano abbastanza garanzie che possano rassicurare i cittadini circa la nocività della nuova tecnologia.