Deposito nucleare, è pronta la carta nazionale delle aree idonee

Incertezza per i 5 siti scelti a Matera. La Regione Basilicata conferma il "no"

venerdì 18 marzo 2022
La Sogin (società di gestione degli impianti nucleari) ha redatto la Cnai, la carta nazionale delle aree idonee per la localizzazione del deposito nucleare e del parco tecnologico e scientifico. Si tratta del passo successivo rispetto alla Cnapi, la carta delle aree "potenzialmente" idonee in cui erano stati scelti 67 siti in tutta Italia. Di questi 17 sono nell'area appulo-lucana: cinque nel territorio di Matera. Le Regioni Basilicata e Puglia hanno chiesto di escludere tutti i siti che ricadono nei rispettivi territori.

La Regione Basilicata conferma il suo "no" anche con il nuovo assessore all'ambiente Vincenzo Acito.

I contenuti della Cnai sono riservati, quindi non si sa ancora nulla. La "patata bollente" è passata al Ministero della transizione ecologica.

"Sogin - si legge in un comunciato - ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, nel rispetto dei tempi previsti dall'art. 27, comma 5, del D. Lgs. 31/2010, ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica. La CNAI è stata elaborata da Sogin sulla base degli esiti della più grande consultazione pubblica finora svolta in Italia su un'infrastruttura strategica per il Paese, avviata il 5 gennaio 2021 con la pubblicazione della proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) e conclusa il 14 gennaio scorso. La consultazione, gestita da Sogin nella massima trasparenza e completezza informativa, a cui hanno partecipato centinaia di soggetti direttamente interessati al progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, si è articolata in tre fasi. Nella prima, durata sei mesi fino al 5 luglio 2021, Sogin ha raccolto oltre 300 osservazioni e proposte tecniche pervenute sulla CNAPI e sul progetto del Deposito Nazionale, da parte dei diversi soggetti interessati. A questa fase è seguito il Seminario Nazionale, svolto dal 7 settembre al 24 novembre 2021 e concluso il 15 dicembre 2021 con la pubblicazione degli Atti conclusivi".

Le regioni coinvolte sono Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna. Oltre 160 i partecipanti al Seminario, che ha visto gli interventi dei rappresentanti di Istituzioni ed Enti nazionali e locali, associazioni, comitati e singoli cittadini. Concluso il Seminario si è, quindi, tenuta nei 30 giorni successivi, come previsto dal D. Lgs. 31/2010, una seconda fase di consultazione pubblica durante la quale i soggetti portatori di interesse hanno potuto presentare ulteriori osservazioni e proposte tecniche anche alla luce dei lavori svolti durante il Seminario Nazionale.

"La proposta di Cnai che Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica - si legge ancora nel comunicato - è stata dunque predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno a seguito della pubblicazione della CNAPI. La norma prevede ora che il Ministero della Transizione Ecologica, acquisito il parere tecnico dell'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell'ISIN. La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l'obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale".