Degrado e malagestione dei rifiuti pervadono Matera
Marciapiedi divelti e prati incolti in diverse zone della città
mercoledì 6 maggio 2015
8.53
E' innegabile, la città necessita di un restyling urbano. Nonostante le riqualificazioni di alcuni marciapiedi e la copertura di qualche buca stradale, Matera soffre di un degrado spropositato.
Le situazioni di disordine e di abbandono sono visibili in modo eclatante in quasi tutta la città, a partire dalla malagestione dei rifiuti, denunciata da alcuni consiglieri nel corso del mandato Adduce. Ad esempio i cassonetti dei rifiuti di via dei Peuceti e di via Castello sono attorniati da televisori vecchi, mobili di un certo spessore, vetri, sedie rotte, cartoni e porte, non rimossi da tempo. In particolare, in via Antonio Passarelli è presente un rifiuto speciale "probabilmente – così recita un foglio firmato dal Comune, depositato nelle vicinanze - di natura pericolosa". Si presume che sia amianto, ma "sono in corso gli accertamenti di laboratorio del centro dell'amianto di Potenza". In attesa della definizione della sua tipologia, il rifiuto rimarrà sul posto.
Altra situazione allarmante riguarda i marciapiedi palesemente divelti e l'incuria di zone oggetto di una "rigenerazione urbana" annunciata, come piazza degli Olmi. Quest'ultimo spazio cittadino denota marciapiedi, non in buono stato, che raccolgono voragini di carte e buste di qualsiasi genere. Altrettanta attenzione deve essere rivolta ai marciapiedi completamente divelti e distrutti di via Antonio Passarelli e largo Passarelli.
L'ultima osservazione riguarda le aree verdi non curate, presenti in diverse aree della città. Caso emblematico la rotonda di via La Martella, nei pressi della zona Paip 1, ingresso principale della città. Ad ottobre erano state predisposte dal Comune di Matera, attorno alla rotonda, delle piantine per abbellire la città in occasione della visita dei commissari. Nel corso del tempo, le piante non sono state curate e il selciato è scomparso a causa della crescita dell'erba.
Uno dei tanti compiti preponderanti della prossima amministrazione sarà garantire un determinato decoro alla città. Matera, patrimonio dell'Unesco e Capitale europea della cultura 2019, deve rilanciare la propria immagine dalle periferie al centro cittadino.
Le situazioni di disordine e di abbandono sono visibili in modo eclatante in quasi tutta la città, a partire dalla malagestione dei rifiuti, denunciata da alcuni consiglieri nel corso del mandato Adduce. Ad esempio i cassonetti dei rifiuti di via dei Peuceti e di via Castello sono attorniati da televisori vecchi, mobili di un certo spessore, vetri, sedie rotte, cartoni e porte, non rimossi da tempo. In particolare, in via Antonio Passarelli è presente un rifiuto speciale "probabilmente – così recita un foglio firmato dal Comune, depositato nelle vicinanze - di natura pericolosa". Si presume che sia amianto, ma "sono in corso gli accertamenti di laboratorio del centro dell'amianto di Potenza". In attesa della definizione della sua tipologia, il rifiuto rimarrà sul posto.
Altra situazione allarmante riguarda i marciapiedi palesemente divelti e l'incuria di zone oggetto di una "rigenerazione urbana" annunciata, come piazza degli Olmi. Quest'ultimo spazio cittadino denota marciapiedi, non in buono stato, che raccolgono voragini di carte e buste di qualsiasi genere. Altrettanta attenzione deve essere rivolta ai marciapiedi completamente divelti e distrutti di via Antonio Passarelli e largo Passarelli.
L'ultima osservazione riguarda le aree verdi non curate, presenti in diverse aree della città. Caso emblematico la rotonda di via La Martella, nei pressi della zona Paip 1, ingresso principale della città. Ad ottobre erano state predisposte dal Comune di Matera, attorno alla rotonda, delle piantine per abbellire la città in occasione della visita dei commissari. Nel corso del tempo, le piante non sono state curate e il selciato è scomparso a causa della crescita dell'erba.
Uno dei tanti compiti preponderanti della prossima amministrazione sarà garantire un determinato decoro alla città. Matera, patrimonio dell'Unesco e Capitale europea della cultura 2019, deve rilanciare la propria immagine dalle periferie al centro cittadino.