De Ruggieri incontra le aziende zootecniche dichiarate infette da "brucellosi"
Ecco di cosa si è discusso
venerdì 2 marzo 2018
14.40
Nei giorni scorsi, nella sala Mandela del Comune di Matera, ha avuto luogo, alla presenza del Sindaco Raffaello de Ruggieri, un incontro congiunto con i titolari di aziende zootecniche dichiarate infette, come da ordinanza sindacale dello scorso novembre, da un'epidemia di brucellosi. Intorno al tavolo erano presenti il Presidente dell'Ente Parco della Murgia Materana Michele Lamacchia, il Direttore f.f. dell'Unità Operativa Complessa "Sanità Animale" dell'ASM di Matera Giuseppe Turturiello, Vincenzo Nola della Sede Centrale ASM.
Le difficoltà degli allevatori dovute alla soppressione di capi di bestiame e alla sospensione delle attività collegate, ha reso necessario un confronto, anche per la necessità di trovare soluzioni alle forme di propagazione delle infezioni stesse, connesse, a loro dire, alla presenza e al proliferare della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali. Naturalmente le aziende sono state costantemente monitorate dal servizio veterinario della ASM di Matera per garantire la sanità del bestiame e la salubrità dei prodotti con controlli sistematici e periodici. Durante l'incontro, da cui comunque è emerso che non si tratta di un'emergenza pandemica, si è confermata la notizia che l'epidemia è stata introdotta sul nostro territorio da una mandria transumante di bovini podolici. Le misure di polizia veterinaria di igiene e prevenzione che hanno interessato le aziende, non hanno tuttavia efficacia su cinghiali e lupi che scorazzano liberamente. Il dibattito si è dunque incentrato su questi animali selvatici. La denuncia, infatti, è sul proliferare incontrollato dei cinghiali che notoriamente arrecano danni ad agricoltura e zootecnica. In proposito, il Presidente dell'Ente Parco Lamacchia, ha assicurato che nel Parco sono istallati recinti di cattura. È prevista, a breve, l'attivazione dei primi due chiusini. L'attività di cattura, non disgiunta dal selecontrollo, consentirà di contenere il numero di cinghiali.
La richiesta d'incontro è stata inoltrata al Primo Cittadino per coordinare le competenze dei vari enti coinvolti nel problema. Naturalmente il Sindaco si è fatto carico dei gravi disagi e ha assicurato di raccordare le parti in causa come gli assessorati regionali di Ambiente e Agricoltura, ognuno per le proprie competenze, in una prossima riunione, al fine di idonee misure dirette al risarcimento dei danni e alla integrazione al reddito delle aziende danneggiate.
Le difficoltà degli allevatori dovute alla soppressione di capi di bestiame e alla sospensione delle attività collegate, ha reso necessario un confronto, anche per la necessità di trovare soluzioni alle forme di propagazione delle infezioni stesse, connesse, a loro dire, alla presenza e al proliferare della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali. Naturalmente le aziende sono state costantemente monitorate dal servizio veterinario della ASM di Matera per garantire la sanità del bestiame e la salubrità dei prodotti con controlli sistematici e periodici. Durante l'incontro, da cui comunque è emerso che non si tratta di un'emergenza pandemica, si è confermata la notizia che l'epidemia è stata introdotta sul nostro territorio da una mandria transumante di bovini podolici. Le misure di polizia veterinaria di igiene e prevenzione che hanno interessato le aziende, non hanno tuttavia efficacia su cinghiali e lupi che scorazzano liberamente. Il dibattito si è dunque incentrato su questi animali selvatici. La denuncia, infatti, è sul proliferare incontrollato dei cinghiali che notoriamente arrecano danni ad agricoltura e zootecnica. In proposito, il Presidente dell'Ente Parco Lamacchia, ha assicurato che nel Parco sono istallati recinti di cattura. È prevista, a breve, l'attivazione dei primi due chiusini. L'attività di cattura, non disgiunta dal selecontrollo, consentirà di contenere il numero di cinghiali.
La richiesta d'incontro è stata inoltrata al Primo Cittadino per coordinare le competenze dei vari enti coinvolti nel problema. Naturalmente il Sindaco si è fatto carico dei gravi disagi e ha assicurato di raccordare le parti in causa come gli assessorati regionali di Ambiente e Agricoltura, ognuno per le proprie competenze, in una prossima riunione, al fine di idonee misure dirette al risarcimento dei danni e alla integrazione al reddito delle aziende danneggiate.