De Ruggieri incontra i materani in piazza Vittorio Veneto
In risposta al senatore Di Maggio, il sindaco: “Non darò le dimissioni”
lunedì 7 novembre 2016
9.43
Chi si aspettava un Raffaello De Ruggieri leone ferito pronto ad abdicare dovrà ricredersi e farsene una ragione. Il re non abdica e per disarcionarlo serve la sfiducia in consiglio comunale.
Puntuale come un orologio svizzero sale sul palco lucido e determinato come non mai. Una voglia sfrenata di raccontare alla sua città Matera, quasi due anni di lavoro silente e laborioso fatto di finanziamenti che sono arrivati ed altri che arriveranno. Di risultati ottenuti senza il frastuono del vociferare di piazza. Di una vicina Potenza non sempre stampella utile alla crescita collettiva ma spesso ostacolo di una città che faticosamente raggiunge risultati dopo risultati.
Assenze importanti sotto il palco, dove non tutta la Giunta comunale era presente ma alla gente non importavano le assenze, ma la presenza del loro sindaco sceso i piazza per incontrarli. Alla richiesta di dimissioni da parte del senatore Tito Di Maggio il sindaco risponde con un laconico "Non darò le dimissioni". Poi serafico prosegue: "Ho scelto questa piazza e non un cinema al chiuso, per parlarvi, perché questa è la nostra piazza dove abbiamo percorso tutti i nostri rapporti, dove ancora oggi ci incontriamo e realizziamo i nostri confronti politici, i nostri rapporti economici, affettivi, sentimentali, religiosi, istituzionali. Ho scelto questo luogo e questo momento perché vedo serpeggiare una disaffezione sociale, un grido d'allarme, una rimozione di quel consenso. Alcuni chiedono, in modo strumentale, sciovinista e disfattista, quando chiudete la bottega, ma la bottega ha un nome: si chiama Matera. Qui abbiamo dato il senso di una presenza costante. Mi sento giovane ma i miei 81 anni sono qui a testimoniarvi una presenza costante in questa città dentro e fuori le istituzioni. Io sono un sindaco sbagliato: perché non devo fare carriera politica; devo far carriera a questa città nella quale opero da oltre 60 anni. Mio padre mi ha insegnato due valori: la conoscenza e la disaffezione al danaro".
Poi si passa all'inevitabile sciorinare di numeri: "In questi mesi abbiamo ottenuto finanziamenti non virtuali, ma veri, di 130 milioni di euro - Siamo partiti dai quartieri con un investimento di 15 milioni per attivare iniziative a La Martella, San Giacomo, Pini, Cappuccini e Piccianello - A Bottiglione nascerà un centro di aggregazione culturale che ospiterà la Biblioteca di Leonardo Sacco – A S. Giacomo sorgerà un centro sociale di avanguardia – Presso il Casino Dragone verrà realizzato il Centro di Educazione ambientale - Ci sono a disposizione 9 milioni per la riqualificazione degli impianto sportivi cittadini - 40 milioni per la metabolizzazione civile del campo di calcio - 9 milioni per il completamento dell'asse viario da via Ridola a piazza Vittorio Veneto con via del Corso, via delle Beccherie e soprattutto abbiamo fatto un'altra scelta, maturata d'intesa con la Provincia e la Regione: palazzo Malvezzi in piazza Duomo diventerà la sede di rappresentanza istituzionale della città, della Provincia e della Regione - Per le opere pubbliche sono stati investiti 35 milioni già appaltati".
Poi spazio alla storia infinita dei rifiuti con una stilettata alla Regione e alla capricciosa Potenza. Si parla di ferrovia, di lavoro, della macchina amministrativa bloccata a causa della impossibilità di procedere alle nuove assunzioni. C'è spazio per i rapporti nella colazione e contro i gufi che speravano in una sua rovinosa caduta. Per ora il Sindaco è saldamente in sella nonostante le voci fuori dal coro, i richiedenti le sue dimissioni, che hanno assistito all'autocelebrazione di un uomo solo al comando.
To be continued.
Puntuale come un orologio svizzero sale sul palco lucido e determinato come non mai. Una voglia sfrenata di raccontare alla sua città Matera, quasi due anni di lavoro silente e laborioso fatto di finanziamenti che sono arrivati ed altri che arriveranno. Di risultati ottenuti senza il frastuono del vociferare di piazza. Di una vicina Potenza non sempre stampella utile alla crescita collettiva ma spesso ostacolo di una città che faticosamente raggiunge risultati dopo risultati.
Assenze importanti sotto il palco, dove non tutta la Giunta comunale era presente ma alla gente non importavano le assenze, ma la presenza del loro sindaco sceso i piazza per incontrarli. Alla richiesta di dimissioni da parte del senatore Tito Di Maggio il sindaco risponde con un laconico "Non darò le dimissioni". Poi serafico prosegue: "Ho scelto questa piazza e non un cinema al chiuso, per parlarvi, perché questa è la nostra piazza dove abbiamo percorso tutti i nostri rapporti, dove ancora oggi ci incontriamo e realizziamo i nostri confronti politici, i nostri rapporti economici, affettivi, sentimentali, religiosi, istituzionali. Ho scelto questo luogo e questo momento perché vedo serpeggiare una disaffezione sociale, un grido d'allarme, una rimozione di quel consenso. Alcuni chiedono, in modo strumentale, sciovinista e disfattista, quando chiudete la bottega, ma la bottega ha un nome: si chiama Matera. Qui abbiamo dato il senso di una presenza costante. Mi sento giovane ma i miei 81 anni sono qui a testimoniarvi una presenza costante in questa città dentro e fuori le istituzioni. Io sono un sindaco sbagliato: perché non devo fare carriera politica; devo far carriera a questa città nella quale opero da oltre 60 anni. Mio padre mi ha insegnato due valori: la conoscenza e la disaffezione al danaro".
Poi si passa all'inevitabile sciorinare di numeri: "In questi mesi abbiamo ottenuto finanziamenti non virtuali, ma veri, di 130 milioni di euro - Siamo partiti dai quartieri con un investimento di 15 milioni per attivare iniziative a La Martella, San Giacomo, Pini, Cappuccini e Piccianello - A Bottiglione nascerà un centro di aggregazione culturale che ospiterà la Biblioteca di Leonardo Sacco – A S. Giacomo sorgerà un centro sociale di avanguardia – Presso il Casino Dragone verrà realizzato il Centro di Educazione ambientale - Ci sono a disposizione 9 milioni per la riqualificazione degli impianto sportivi cittadini - 40 milioni per la metabolizzazione civile del campo di calcio - 9 milioni per il completamento dell'asse viario da via Ridola a piazza Vittorio Veneto con via del Corso, via delle Beccherie e soprattutto abbiamo fatto un'altra scelta, maturata d'intesa con la Provincia e la Regione: palazzo Malvezzi in piazza Duomo diventerà la sede di rappresentanza istituzionale della città, della Provincia e della Regione - Per le opere pubbliche sono stati investiti 35 milioni già appaltati".
Poi spazio alla storia infinita dei rifiuti con una stilettata alla Regione e alla capricciosa Potenza. Si parla di ferrovia, di lavoro, della macchina amministrativa bloccata a causa della impossibilità di procedere alle nuove assunzioni. C'è spazio per i rapporti nella colazione e contro i gufi che speravano in una sua rovinosa caduta. Per ora il Sindaco è saldamente in sella nonostante le voci fuori dal coro, i richiedenti le sue dimissioni, che hanno assistito all'autocelebrazione di un uomo solo al comando.
To be continued.