De Ruggieri apre la conferenza stampa sull’incontro di Bruxelles
Presenti anche il Presidente della Fondazione Adduce, il segretario generale della Fondazione Oliva, i manager Tarantino e Romaniello
martedì 24 aprile 2018
19.14
Ieri, presso il Casino Padula, nella sede dell'Open Design School, ha avuto luogo una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Presidente della Fondazione Salvatore Adduce, il segretario generale della Fondazione Giovanni Oliva, i manager Rossella Tarantino e Giuseppe Romaniello e il Sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri.
E' stato il Primo Cittadino ad iniziare il colloquio con la stampa atto a illustrare il report presentato a Bruxelles. De Ruggieri, che ha aperto la seduta di monitoraggio a Bruxelles, prima di passare la parola ad Adduce, ha dichiarato: "L'incontro di Bruxelles è stato molto positivo poiché ha riproposto il tema di una città che con uno scatto d'orgoglio è riuscita ad uscire dalle spire della miseria e della identificazione negativa. Io mi sono infatti permesso di esordire in quella riunione, affermando che la cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile. Ho successivamente schiuso uno squarcio sul lungo percorso storico della comunità. Sulla sua lunga marcia nel tempo. Ma due punti forti del mio intervento hanno registrato apprezzamenti unanimi, ossia l'unità politica del governo della città e quel che rimarrà dopo il 2019. In Europa, dovete sapere, vengono registrate le vibrazioni della politica locale e del successo o meno di un percorso come quello di una Capitale europea della cultura, che può arrivare alla meta solo se vi è compattezza politica come nel nostro caso, costituendo un esempio unico in un contesto europeo rissoso e frantumato. Mi sono permesso allora di sottolineare, difatti, che le forze politiche materane, in questo momento storico, messi da parte i momenti della dialettica serrata, hanno abbracciato l'albero mediterraneo dell'ulivo. La comunità materana ha trasformato la competizione in collaborazione. Si è dunque passati dal dissenso alla condivisione. Ecco il perché ho affidato al mio predecessore che ha gestito la parte finale della candidatura, la presidenza, favorendo e rafforzando tra l'altro, anche la presenza del Comune nella Fondazione. L'altro dato illustrato è stato quello relativo alla costruzione di quel che rimarrà dopo il 2019. Al di là degli interventi di riqualificazione urbana, resterà certamente un sistema museale rinvigorito, il comparto turistico potenziato e una qualità economica irrobustita attraverso le manifatture digitali che attrarranno imprese e finanziamenti, implementando lavoro e occupazione".
E' stato il Primo Cittadino ad iniziare il colloquio con la stampa atto a illustrare il report presentato a Bruxelles. De Ruggieri, che ha aperto la seduta di monitoraggio a Bruxelles, prima di passare la parola ad Adduce, ha dichiarato: "L'incontro di Bruxelles è stato molto positivo poiché ha riproposto il tema di una città che con uno scatto d'orgoglio è riuscita ad uscire dalle spire della miseria e della identificazione negativa. Io mi sono infatti permesso di esordire in quella riunione, affermando che la cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile. Ho successivamente schiuso uno squarcio sul lungo percorso storico della comunità. Sulla sua lunga marcia nel tempo. Ma due punti forti del mio intervento hanno registrato apprezzamenti unanimi, ossia l'unità politica del governo della città e quel che rimarrà dopo il 2019. In Europa, dovete sapere, vengono registrate le vibrazioni della politica locale e del successo o meno di un percorso come quello di una Capitale europea della cultura, che può arrivare alla meta solo se vi è compattezza politica come nel nostro caso, costituendo un esempio unico in un contesto europeo rissoso e frantumato. Mi sono permesso allora di sottolineare, difatti, che le forze politiche materane, in questo momento storico, messi da parte i momenti della dialettica serrata, hanno abbracciato l'albero mediterraneo dell'ulivo. La comunità materana ha trasformato la competizione in collaborazione. Si è dunque passati dal dissenso alla condivisione. Ecco il perché ho affidato al mio predecessore che ha gestito la parte finale della candidatura, la presidenza, favorendo e rafforzando tra l'altro, anche la presenza del Comune nella Fondazione. L'altro dato illustrato è stato quello relativo alla costruzione di quel che rimarrà dopo il 2019. Al di là degli interventi di riqualificazione urbana, resterà certamente un sistema museale rinvigorito, il comparto turistico potenziato e una qualità economica irrobustita attraverso le manifatture digitali che attrarranno imprese e finanziamenti, implementando lavoro e occupazione".