Da Napoli a Matera per truffe ad anziani, due giovani arrestati
I loro tentativi sono falliti
venerdì 19 aprile 2024
11.03
Truffe agli anziani. Le notizie si moltiplicano e di pari passo vanno anche le indagini. Stavolta ai malviventi è andata male perché a Matera non sono riusciti nel loro intento e anzi è andata male. Infatti la Polizia di Stato di Matera ha arrestato due giovani, di 23 e 21 anni, entrambi di Napoli con l'accusa di tentata truffa aggravata in concorso.
I fatti risalgono allo scorso 9 aprile e a segnalare la presenza dei due giovani sono state alcune chiamate ai numeri di emergenza 113 e 112. Il metodo utilizzato era quello del "sedicente carabiniere", che riferiva alla vittima di un incidente avvenuto a un parente, per poi richiedere denaro e preziosi e risolvere la questione, evitando l'arresto. Le possibili vittime non sono cadute nel tranello e hanno messo sulla strada giusta la Polizia per identificarli.
Gli agenti della Squadra Mobile, avvertiti dalla Sala Operativa della Questura, hanno iniziato una serrata attività di controllo del territorio, individuando nel centro cittadino una FIAT 500X, che poteva appartenere ai truffatori. Effettuato un primo controllo, venivano identificati gli occupanti dell'auto, due giovani napoletani, i quali non sapevano fornire motivazioni plausibili per giustificare la loro presenza a Matera. L'auto, inoltre, è risultata noleggiata qualche giorno prima a Napoli. Sospettati di essere i "corrieri" dei tentativi di truffa appena avvenuti, sono stati perquisiti e trovati in possesso di un telefono cellulare, sul cui applicativo Google maps risultavano memorizzati due indirizzi, corrispondenti alle abitazioni di due persone anziane da poco contattate dal finto carabiniere.
Secondo le indagini solte dagli investigatori, un "telefonista" aveva contattato una delle vittime, spacciandosi per carabiniere e tenendola al telefono per molti minuti, mentre la donna – preoccupata per la sorte del figlio, che le avevano fatto credere avesse investito un pedone finito in ospedale, in gravi condizioni – assecondava la richiesta, preparando una consistente somma di denaro in contanti, più i preziosi che custodiva in casa, per consegnarla al fantomatico "collega" del sedicente carabiniere, che sarebbe giunto di lì a poco. Tuttavia, due minuti prima del ritiro, gli agenti di Polizia hanno colto in flagranza i presunti corrieri, rovinandogli i piani ed impedendo la truffa. I due uomini, pertanto, sono stati tratti in arresto e compariranno in Tribunale per le loro difese.
Consigli utili - La Questura ricorda ancora una volta di fare la massima attenzione quando si viene contattati da sconosciuti, che chiedono denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113, non aprendo la porta di casa. Rispondere con un deciso "mi scusi, non ho tempo" allo sconosciuto che ti ferma per strada o ti contatta per telefono, spacciandosi per un professionista, un parente o per un amico di quest'ultimo, chiedendo denaro o altre utilità, sono solo alcuni dei suggerimenti per prevenire le truffe, che si trovano nella brochure realizzata per i cittadini e disponibile presso la Questura ed i Commissariati.
I fatti risalgono allo scorso 9 aprile e a segnalare la presenza dei due giovani sono state alcune chiamate ai numeri di emergenza 113 e 112. Il metodo utilizzato era quello del "sedicente carabiniere", che riferiva alla vittima di un incidente avvenuto a un parente, per poi richiedere denaro e preziosi e risolvere la questione, evitando l'arresto. Le possibili vittime non sono cadute nel tranello e hanno messo sulla strada giusta la Polizia per identificarli.
Gli agenti della Squadra Mobile, avvertiti dalla Sala Operativa della Questura, hanno iniziato una serrata attività di controllo del territorio, individuando nel centro cittadino una FIAT 500X, che poteva appartenere ai truffatori. Effettuato un primo controllo, venivano identificati gli occupanti dell'auto, due giovani napoletani, i quali non sapevano fornire motivazioni plausibili per giustificare la loro presenza a Matera. L'auto, inoltre, è risultata noleggiata qualche giorno prima a Napoli. Sospettati di essere i "corrieri" dei tentativi di truffa appena avvenuti, sono stati perquisiti e trovati in possesso di un telefono cellulare, sul cui applicativo Google maps risultavano memorizzati due indirizzi, corrispondenti alle abitazioni di due persone anziane da poco contattate dal finto carabiniere.
Secondo le indagini solte dagli investigatori, un "telefonista" aveva contattato una delle vittime, spacciandosi per carabiniere e tenendola al telefono per molti minuti, mentre la donna – preoccupata per la sorte del figlio, che le avevano fatto credere avesse investito un pedone finito in ospedale, in gravi condizioni – assecondava la richiesta, preparando una consistente somma di denaro in contanti, più i preziosi che custodiva in casa, per consegnarla al fantomatico "collega" del sedicente carabiniere, che sarebbe giunto di lì a poco. Tuttavia, due minuti prima del ritiro, gli agenti di Polizia hanno colto in flagranza i presunti corrieri, rovinandogli i piani ed impedendo la truffa. I due uomini, pertanto, sono stati tratti in arresto e compariranno in Tribunale per le loro difese.
Consigli utili - La Questura ricorda ancora una volta di fare la massima attenzione quando si viene contattati da sconosciuti, che chiedono denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113, non aprendo la porta di casa. Rispondere con un deciso "mi scusi, non ho tempo" allo sconosciuto che ti ferma per strada o ti contatta per telefono, spacciandosi per un professionista, un parente o per un amico di quest'ultimo, chiedendo denaro o altre utilità, sono solo alcuni dei suggerimenti per prevenire le truffe, che si trovano nella brochure realizzata per i cittadini e disponibile presso la Questura ed i Commissariati.