Da casa del boss a centro polifunzionale
Approvato il Pon legalità che restituirà alla città uno spazio destinato ai giovani per promuovere legalità e cultura
martedì 25 settembre 2018
Un laboratorio per ragazzi realizzato in un immobile sottratto alla malavita.
Un progetto del comune di Matera è risultato vincitore del Pon Legalità, il Piano Operativo Nazionale dedicato alle progettazione che intendono diffondere la cultura della legalità.
Un disegno che permetterà di recuperare un immobile situato nel cuore del Sasso Caveoso, oggetto di confisca da parte dello stato ad un boss della mafia locale.
"L'idea alla base del progetto proposto -spiega l'assessore ai Sassi, Angela Fiore- è quella di offrire ai giovani studenti, strumenti e risorse, ma anche stimoli all'apprendimento, alla conoscenza dei luoghi e dell'ambiente, favorendo e sviluppando, attraverso la naturale attrattività che l'uso delle più moderne tecnologie esercita, una sorta di social learning, ossia quel processo di apprendimento sociale che ambisce a ricercare, generare, implementare trasformazioni culturali, che si sostanziano in comportamenti relazionali, norme di convivenza, preferenze di consumo, stili di vita improntati alla legalità".
All'interno del palazzina sequestrata il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio polifunzionale dedicato ai ragazzi per invogliarli ad imparare e per avvicinarli alla cultura, attraverso l'uso di differenti metodiche didattiche e con il supporto di nuove tecnologie.
Tant'è che nell'immobile ad uso dei giovani materani, verrà installato un laboratorio didattico multimediale con Pc e sistemi di videoproiezione, nonché un laser scanner, un drone, una stazioni fotogrammetriche, sistemi Gps e Georadar, con cui sarà possibile creare dei veri e propri scenari in 3D, per la fruizione di qualsiasi luogo, grazie all'uso di dispositivi come occhiali, orologi e scarpe, ad esempio, che permettono di fruire della cosiddetta AR, Realtà Aumentata; o della VR, Realtà Virtuale.
"La struttura sarà dotata anche di una mediateca e di una biblioteca tematiche contenenti le fonti storiche di Matera, la cui acquisizione da parte dell'Amministrazione è realizzata attraverso un finanziamento del Mibact"- dicono da Palazzo di Città.
Nel laboratorio polifunzionale ci sarà anche uno spazio riservato al Cites, centro che combatte il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, con l'obiettivo di supportare l'attività educativa e promuovere il concetto di legalità.
Il progetto, inoltre, prevede al piano superiore della palazzina, anche la realizzazione di una sala convegni da utilizzare per le attività di formazione e informazione.
"La struttura- dice l'assessore Fiore- sarà a servizio degli studenti tanto per rafforzare l'offerta formativa degli Istituti scolastici, quanto per recuperare, anche attraverso l'uso di spazi attrezzati e tecnologicamente adeguati, deficit scolastici che spesso originano il fenomeno della dispersione".
Il centro laboratoriale consentirà ai giovani che lo utilizzeranno di svolgere attività legate allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, non trascurando gli aspetti educativi volti a prevenire e combattere i fenomeni di cyberbullismo.
Lo spazio destinato alle conferenze permetterà, inoltre, lo svolgimento di incontri di orientamento alla scelta scolastica e alle professioni in linea con la vocazione del territorio.
"L'insieme delle attività che si intendono realizzare rappresenta, quindi, un concreto e efficace strumento per contrastare e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica che è un fattore determinante per l'esclusione sociale dei ragazzi e dei futuri adulti"- conclude l'assessore ai Sassi.
Un progetto del comune di Matera è risultato vincitore del Pon Legalità, il Piano Operativo Nazionale dedicato alle progettazione che intendono diffondere la cultura della legalità.
Un disegno che permetterà di recuperare un immobile situato nel cuore del Sasso Caveoso, oggetto di confisca da parte dello stato ad un boss della mafia locale.
"L'idea alla base del progetto proposto -spiega l'assessore ai Sassi, Angela Fiore- è quella di offrire ai giovani studenti, strumenti e risorse, ma anche stimoli all'apprendimento, alla conoscenza dei luoghi e dell'ambiente, favorendo e sviluppando, attraverso la naturale attrattività che l'uso delle più moderne tecnologie esercita, una sorta di social learning, ossia quel processo di apprendimento sociale che ambisce a ricercare, generare, implementare trasformazioni culturali, che si sostanziano in comportamenti relazionali, norme di convivenza, preferenze di consumo, stili di vita improntati alla legalità".
All'interno del palazzina sequestrata il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio polifunzionale dedicato ai ragazzi per invogliarli ad imparare e per avvicinarli alla cultura, attraverso l'uso di differenti metodiche didattiche e con il supporto di nuove tecnologie.
Tant'è che nell'immobile ad uso dei giovani materani, verrà installato un laboratorio didattico multimediale con Pc e sistemi di videoproiezione, nonché un laser scanner, un drone, una stazioni fotogrammetriche, sistemi Gps e Georadar, con cui sarà possibile creare dei veri e propri scenari in 3D, per la fruizione di qualsiasi luogo, grazie all'uso di dispositivi come occhiali, orologi e scarpe, ad esempio, che permettono di fruire della cosiddetta AR, Realtà Aumentata; o della VR, Realtà Virtuale.
"La struttura sarà dotata anche di una mediateca e di una biblioteca tematiche contenenti le fonti storiche di Matera, la cui acquisizione da parte dell'Amministrazione è realizzata attraverso un finanziamento del Mibact"- dicono da Palazzo di Città.
Nel laboratorio polifunzionale ci sarà anche uno spazio riservato al Cites, centro che combatte il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, con l'obiettivo di supportare l'attività educativa e promuovere il concetto di legalità.
Il progetto, inoltre, prevede al piano superiore della palazzina, anche la realizzazione di una sala convegni da utilizzare per le attività di formazione e informazione.
"La struttura- dice l'assessore Fiore- sarà a servizio degli studenti tanto per rafforzare l'offerta formativa degli Istituti scolastici, quanto per recuperare, anche attraverso l'uso di spazi attrezzati e tecnologicamente adeguati, deficit scolastici che spesso originano il fenomeno della dispersione".
Il centro laboratoriale consentirà ai giovani che lo utilizzeranno di svolgere attività legate allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, non trascurando gli aspetti educativi volti a prevenire e combattere i fenomeni di cyberbullismo.
Lo spazio destinato alle conferenze permetterà, inoltre, lo svolgimento di incontri di orientamento alla scelta scolastica e alle professioni in linea con la vocazione del territorio.
"L'insieme delle attività che si intendono realizzare rappresenta, quindi, un concreto e efficace strumento per contrastare e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica che è un fattore determinante per l'esclusione sociale dei ragazzi e dei futuri adulti"- conclude l'assessore ai Sassi.