Cultura: celebrati i 60 anni del circolo "La scaletta"
Nacque nel 1959 ed ha contribuito all'affermazione ed alla crescita di Matera
martedì 9 aprile 2019
In una partecipata cerimonia al Cinema Comunale, ora intitolato allo sceneggiatore Gerardo Guerrieri, Matera ha celebrato i 60 anni della fondazione del circolo culturale ''La Scaletta'' che nacque il 7 aprile 1959 dall'entusiasmo di un gruppo di giovani, animati dalla convinzione di non essere figli di una città immersa nella miseria ma di un luogo ricco di storia, che poteva diventare una grande risorsa per tutta la comunità.
Sono intervenuti Francesco Vizziello, presidente del circolo, l'accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca, il sindaco Raffaello De Ruggieri e tanti ex soci fondatori e compagni di viaggio.
A ispirare il nome fu una scaletta che permetteva l'accesso alla prima sede dell'associazione, in via Lucana 9. Una scaletta destinata ad essere calcata da artisti, politici, antropologi, giornalisti e intellettuali, protagonisti del fermento culturale del secondo dopoguerra. Iniziò così un'appassionata attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione del territorio, che ha innescato una ''rivoluzione culturale'', in grado di capovolgere il destino di una città che nel 1993 è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità e oggi è capitale europea della cultura 2019.
All'impegno dei soci si devono, tra le varie attività, il restauro delle chiese rupestri Madonna delle Virtù (nella foto) e San Nicola dei Greci che sono diventate la sede delle rassegne "Grandi mostre nei Sassi" ed anche la scoperta e il restauro della Cripta del Peccato Originale, siti tra i più importanti a livello mondiale.
Sono intervenuti Francesco Vizziello, presidente del circolo, l'accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca, il sindaco Raffaello De Ruggieri e tanti ex soci fondatori e compagni di viaggio.
A ispirare il nome fu una scaletta che permetteva l'accesso alla prima sede dell'associazione, in via Lucana 9. Una scaletta destinata ad essere calcata da artisti, politici, antropologi, giornalisti e intellettuali, protagonisti del fermento culturale del secondo dopoguerra. Iniziò così un'appassionata attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione del territorio, che ha innescato una ''rivoluzione culturale'', in grado di capovolgere il destino di una città che nel 1993 è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità e oggi è capitale europea della cultura 2019.
All'impegno dei soci si devono, tra le varie attività, il restauro delle chiese rupestri Madonna delle Virtù (nella foto) e San Nicola dei Greci che sono diventate la sede delle rassegne "Grandi mostre nei Sassi" ed anche la scoperta e il restauro della Cripta del Peccato Originale, siti tra i più importanti a livello mondiale.