CSM, Braia: gravi condizioni di inagibilità
Il consigliere di Italia Viva chiede interventi per la struttura che ospita Centro Salute Mentale di Matera
martedì 6 aprile 2021
18.15
Riportiamo di seguito la nota del consigliere regionale di Italia Viva Luca Braia circa la situazione di inagibilità venutasi a creare presso il centro di Salute Mentale di Matera
"Si dia dignità e sicurezza alle persone e alle famiglie in difficoltà, nel prossimo bilancio si trovino le risorse. Si metta in campo ogni azione atta a garantire, per il Centro di Salute Mentale di Matera, il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di igiene e salute pubblica e per risolvere la gravissima situazione di degrado e pericolosità dell'immobile di Via Gramsci, con interventi adeguati e relative risorse economiche necessarie. Bisogna intervenire con urgenza per garantire che il Servizio prezioso, che coinvolge una ventina di operatori tra dirigenti, medici e infermieri, si svolga nel pieno rispetto delle norme e in locali adeguati a tali prestazioni specialistiche. Si trovi immediata soluzione individuando una nuova collocazione dignitosa e adeguata, a tutela dei diritti dei cittadini e delle cittadine e degli operatori tutti. Nell'ultimo Consiglio Regionale ho presentato una mozione che spero venga discussa e approvata nella prossima seduta, vista l'urgenza del tema."
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
"Il Centro di Salute Mentale di Matera - prosegue Braia - prende in carico circa 1500 utenti su un bacino di popolazione di circa 200mila abitanti ed è insediato presso la struttura di Via Gramsci dagli anni 80. Rappresenta - nell'ambito del Dipartimento della Salute mentale - il polo territoriale atto a perseguire interventi di tipo comunitario, ponendosi quindi come il primo riferimento per tutti i cittadini che presentino disagio psichico, per prevenzione, cura, riabilitazione. I Vigili del Fuoco, dal febbraio scorso, ne hanno dichiarato l'inagibilità e lo stato di incuria. L'immobile è diventato un pericolo anche per i passanti, oltre che per chi ci lavora e per i pazienti.
Nel 2020 il Centro ha purtroppo lavorato solo per le urgenze, a causa del Covid mentre le prestazioni totali nel 2019, prima dell'emergenza pandemica, hanno mostrato un incremento rispetto a quelli del 2018, passando da 20.262 prestazioni a 20.297.
E' insostenibile, attualmente, che medici, psicologi e infermieri siano costretti ad assicurare l'intera corposa attività professionale nei pochi locali rimasti agibili, anch'essi al limite del rispetto delle norme igieniche e di prevenzione del covid. La responsabilità nei confronti dei tantissimi pazienti psichiatrici e delle loro famiglie è altissima e di importanza vitale per l'intera comunità materana e non solo.
Auspichiamo che il Consiglio Regionale - conclude Luca Braia - possa porsi favorevolmente nei confronti della mozione che ho depositato e di cui ho richiesto la discussione, affinché il presidente Bardi e la sua Giunta possano impegnarsi a trovare la soluzione per la definitiva allocazione del Centro di Salute Mentale, anche con eventuale trasferimento in altra struttura, oppure a mettere in campo ogni azione volta a verificare l'urgenza del ripristino eventuale di quella attuale in Via Gramsci."
"Si dia dignità e sicurezza alle persone e alle famiglie in difficoltà, nel prossimo bilancio si trovino le risorse. Si metta in campo ogni azione atta a garantire, per il Centro di Salute Mentale di Matera, il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di igiene e salute pubblica e per risolvere la gravissima situazione di degrado e pericolosità dell'immobile di Via Gramsci, con interventi adeguati e relative risorse economiche necessarie. Bisogna intervenire con urgenza per garantire che il Servizio prezioso, che coinvolge una ventina di operatori tra dirigenti, medici e infermieri, si svolga nel pieno rispetto delle norme e in locali adeguati a tali prestazioni specialistiche. Si trovi immediata soluzione individuando una nuova collocazione dignitosa e adeguata, a tutela dei diritti dei cittadini e delle cittadine e degli operatori tutti. Nell'ultimo Consiglio Regionale ho presentato una mozione che spero venga discussa e approvata nella prossima seduta, vista l'urgenza del tema."
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
"Il Centro di Salute Mentale di Matera - prosegue Braia - prende in carico circa 1500 utenti su un bacino di popolazione di circa 200mila abitanti ed è insediato presso la struttura di Via Gramsci dagli anni 80. Rappresenta - nell'ambito del Dipartimento della Salute mentale - il polo territoriale atto a perseguire interventi di tipo comunitario, ponendosi quindi come il primo riferimento per tutti i cittadini che presentino disagio psichico, per prevenzione, cura, riabilitazione. I Vigili del Fuoco, dal febbraio scorso, ne hanno dichiarato l'inagibilità e lo stato di incuria. L'immobile è diventato un pericolo anche per i passanti, oltre che per chi ci lavora e per i pazienti.
Nel 2020 il Centro ha purtroppo lavorato solo per le urgenze, a causa del Covid mentre le prestazioni totali nel 2019, prima dell'emergenza pandemica, hanno mostrato un incremento rispetto a quelli del 2018, passando da 20.262 prestazioni a 20.297.
E' insostenibile, attualmente, che medici, psicologi e infermieri siano costretti ad assicurare l'intera corposa attività professionale nei pochi locali rimasti agibili, anch'essi al limite del rispetto delle norme igieniche e di prevenzione del covid. La responsabilità nei confronti dei tantissimi pazienti psichiatrici e delle loro famiglie è altissima e di importanza vitale per l'intera comunità materana e non solo.
Auspichiamo che il Consiglio Regionale - conclude Luca Braia - possa porsi favorevolmente nei confronti della mozione che ho depositato e di cui ho richiesto la discussione, affinché il presidente Bardi e la sua Giunta possano impegnarsi a trovare la soluzione per la definitiva allocazione del Centro di Salute Mentale, anche con eventuale trasferimento in altra struttura, oppure a mettere in campo ogni azione volta a verificare l'urgenza del ripristino eventuale di quella attuale in Via Gramsci."