Crollo vico Piave, c'è la messa in sicurezza
Lavori per garantire l'inizio delle indagini ai periti della Magistratura
venerdì 21 febbraio 2014
10.55
Hanno preso il via i lavori di messa in sicurezza dei due mezzi edifici crollati lo scorso 11 gennaio in vico Piave.
La tragedia che ha colpito l'intera città, appassionando tutti alla vicenda della sfortunata Antonella, che ha pagato con la vita quello che, dal processo in corso, potrebbe essere la risultanza di una negligenza, o un errore umano.
I lavori in corso sui due palazzi crollati per metà, sono eseguiti dal personale dei Vigili del Fuoco, che assieme ai dipendenti dell'Amministrazione comunale, stanno provvedendo alla rimozione dei detriti nell'area corrispondente al piano terra, per poter poi mettere in sicurezza tutta la zona dove andranno ad operare i periti. I lavori dovrebbero durare alcuni giorni, poi la Procura della Repubblica e il Pm Annunziata Cazzetta potrà iniziare ad ottenere le prime risposte.
Intanto i periti dell'Università degli studi della Basilicata continuano il proprio lavoro di monitoraggio e registrazione della zona, mentre i Carabinieri, che hanno notificato di 12 avvisi di garanzia nei confronti di tecnici e titolari di imprese per i reati, a vario titolo, di concorso in disastro e omicidio colposo, continuano le proprie indagini per assicurare tutte le indicazioni possibili.
Gli sfollati, intanto, possono tirare un sospiro di sollievo dopo l'approvazione del contributo da pare dell'Amministrazione comunale per 200 euro per componente famigliare ed un massimo di 600 euro mensili per i prossimi sei mesi, anche se la situazione non tornerà alla normalità nel breve tempo. Continuano, comunque, le raccolte fondi della Caritas e dell'Unitalsi in città e non solo, per poter garantire anche un contributo più duraturo a chi ha perso davvero tutto in pochi attimi.
La tragedia che ha colpito l'intera città, appassionando tutti alla vicenda della sfortunata Antonella, che ha pagato con la vita quello che, dal processo in corso, potrebbe essere la risultanza di una negligenza, o un errore umano.
I lavori in corso sui due palazzi crollati per metà, sono eseguiti dal personale dei Vigili del Fuoco, che assieme ai dipendenti dell'Amministrazione comunale, stanno provvedendo alla rimozione dei detriti nell'area corrispondente al piano terra, per poter poi mettere in sicurezza tutta la zona dove andranno ad operare i periti. I lavori dovrebbero durare alcuni giorni, poi la Procura della Repubblica e il Pm Annunziata Cazzetta potrà iniziare ad ottenere le prime risposte.
Intanto i periti dell'Università degli studi della Basilicata continuano il proprio lavoro di monitoraggio e registrazione della zona, mentre i Carabinieri, che hanno notificato di 12 avvisi di garanzia nei confronti di tecnici e titolari di imprese per i reati, a vario titolo, di concorso in disastro e omicidio colposo, continuano le proprie indagini per assicurare tutte le indicazioni possibili.
Gli sfollati, intanto, possono tirare un sospiro di sollievo dopo l'approvazione del contributo da pare dell'Amministrazione comunale per 200 euro per componente famigliare ed un massimo di 600 euro mensili per i prossimi sei mesi, anche se la situazione non tornerà alla normalità nel breve tempo. Continuano, comunque, le raccolte fondi della Caritas e dell'Unitalsi in città e non solo, per poter garantire anche un contributo più duraturo a chi ha perso davvero tutto in pochi attimi.