Crisi d'impresa, ci pensano i commercialisti
Approfondimenti ogni venerdì per parlare dei nuovi strumenti
sabato 12 aprile 2014
19.00
Proseguiranno fino a giugno prossimo, ogni venerdì pomeriggio e sabato mattina, i corsi di aggiornamento riservati a commercialisti, esperti, contabili, avvocati e professionisti sulle regole e le criticità di questo strumento.
Gli incontri sono stati presentati nei giorni scorsi alla Casa Cava nel corso di una tavola rotonda durante la quale è emersa l'importanza dell'aggiornamento sulla crisi d'impresa. I lavori sono sttai aperti dai saluti dei rispettivi presidenti dell'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili, Eustachio Quintano, e degli Avvocati, Nicola Rocco.
Il professor Sabino Fortunato, ordinario di diritto commerciale all'università Roma 3 ha esaminato nel suo intervento i risvolti sociologici ed economici attorno ai quali si muove la recente legislazione, delineando le regole a cui tutti gli operatori del diritto devono attenersi.
Dagli interventi è emerso il panorama globale che non si può trascurare e che condiziona indissolubilmente le scelte di risanamento o dissoluzione dei complessi aziendali per riuscire a proteggere le entità produttive. Nella società liquida attuale – ha proseguito il professor Fortunato – le leggi sono chiamate soprattutto "A governare i rischi insiti in ogni attività economica che risulta dinamica e mutevole; risulta dunque operazione inutile se non dannosa, pretendere di applicare strumenti normativi per la coluzione delle crisi in una prospettiva statica".
Nell'intervento della prof.ssa Emma Sabatelli dell'Università di Bari, è stato sottolineato che ogni soggetto economico oggi abbia la possibilità di accedere a strumenti concorsuali di soluzione della sua crisi.
Il professor Eustachio Cardinale, dell'Università di Bari, si è soffermato sul ruolo del professionista contabile e legale non solo nella fase di attestazione della fattibilità di un piano ma anche in quella, più delicata, della sua elaborazione. Fondamentali risultano, in questi casi, le buone pratiche professionali.
L'incontro è stato chiuso dal prof. Antonello Vitale, Giudice delegato del Tribunale di Matera per il quale l'iniziativa contribuisce alla crescita delle competenze trasversali che devono avere oggi i professionisti per poter assistere le imprese nella gestione di una crisi. Il rischio, in caso contrario, è presentare al Tribunale piani di risanamento inadeguati, carenti di informazioni, insomma privi della necessaria affidabilità, condannando così le imprese al fallimento.
Gli incontri sono stati presentati nei giorni scorsi alla Casa Cava nel corso di una tavola rotonda durante la quale è emersa l'importanza dell'aggiornamento sulla crisi d'impresa. I lavori sono sttai aperti dai saluti dei rispettivi presidenti dell'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili, Eustachio Quintano, e degli Avvocati, Nicola Rocco.
Il professor Sabino Fortunato, ordinario di diritto commerciale all'università Roma 3 ha esaminato nel suo intervento i risvolti sociologici ed economici attorno ai quali si muove la recente legislazione, delineando le regole a cui tutti gli operatori del diritto devono attenersi.
Dagli interventi è emerso il panorama globale che non si può trascurare e che condiziona indissolubilmente le scelte di risanamento o dissoluzione dei complessi aziendali per riuscire a proteggere le entità produttive. Nella società liquida attuale – ha proseguito il professor Fortunato – le leggi sono chiamate soprattutto "A governare i rischi insiti in ogni attività economica che risulta dinamica e mutevole; risulta dunque operazione inutile se non dannosa, pretendere di applicare strumenti normativi per la coluzione delle crisi in una prospettiva statica".
Nell'intervento della prof.ssa Emma Sabatelli dell'Università di Bari, è stato sottolineato che ogni soggetto economico oggi abbia la possibilità di accedere a strumenti concorsuali di soluzione della sua crisi.
Il professor Eustachio Cardinale, dell'Università di Bari, si è soffermato sul ruolo del professionista contabile e legale non solo nella fase di attestazione della fattibilità di un piano ma anche in quella, più delicata, della sua elaborazione. Fondamentali risultano, in questi casi, le buone pratiche professionali.
L'incontro è stato chiuso dal prof. Antonello Vitale, Giudice delegato del Tribunale di Matera per il quale l'iniziativa contribuisce alla crescita delle competenze trasversali che devono avere oggi i professionisti per poter assistere le imprese nella gestione di una crisi. Il rischio, in caso contrario, è presentare al Tribunale piani di risanamento inadeguati, carenti di informazioni, insomma privi della necessaria affidabilità, condannando così le imprese al fallimento.