Cosa rimane di Matera 2019?

La politica si interroga sul futuro della città in vista delle elezioni

martedì 14 gennaio 2020
A cura di Roberto Varvara
Da dove ripartire? Questa la domanda che si fanno in molti a Matera, all'indomani della chiusura dell'anno in cui la città dei Sassi è stata capitale europea della cultura. In molti hanno provato a tracciare un bilancio dell'anno appena trascorso. Dai detrattori sono arrivate critiche alla gestione degli eventi culturali della Fondazione e al Comune, mentre altri hanno voluto elogiare il lavoro svolto dall'amministrazione municipale e dalla direzione della fondazione per aver regalato una esperienza indimenticabile alla città.

Di sicuro le forze politiche che si apprestano ad affrontare la prossima campagna elettorale baseranno molto del propria retorica su ciò che ha funzionato e ciò che invece non è andato bene nell'anno della Capitale Europea della Cultura.

Ma cosa resta di questo 2019? Di positivo per alcuni c'è una enorme visibilità a livello internazionale, la realizzazione di opere strutturali che rimarranno e la consapevolezza e la mobilitazione della città che, a parte il programma ufficiale di Matera 2019, ha saputo proporre eventi culturali e spettacolari di livello assoluto.

Per altri invece Matera 2019 non ha sortito l'effetto sperato: approssimazione, sperpero di denaro e pochi impegni per la realizzazione di infrastrutture che portino realmente Matera più vicina all'Europa, oltre alla mancanza di un calendario di eventi in prospettiva per gli anni a venire, come avviene per i grandi contenitori come la biennale di Venezia o il festival internazionale di Spoleto.

Insomma, le parti politiche, già in campagna elettorale, si dividono tra chi intende cavalcare l'onda lunga di un evento che darà respiro alla città anche negli anni a venire e chi invece ha visto nella capitale europea solo un carrozzone per accontentare un po' tutti, senza una visione globale, attraverso una gestione clientelare e con una distribuzione a pioggia dei finanziamenti. E allora su cosa dovrà puntare la città di Matera per il futuro?

Sostanzialmente le diverse fazioni politiche e i futuri contendenti alla poltrona di primo cittadino, sono concordi avendo individuato i tre punti principali del programma amministrativo, ovvero: dare continuità agli eventi culturali di rilievo anche dopo il 2019, puntare sulle gestione dell'hub scientifico tecnologico di San Rocco e battersi per il miglioramento dei collegamenti ferroviari.

Insomma, vecchi crucci e nuove questioni che attendono di essere affrontate, con i partecipanti all'agone politico che dovranno dare risposta alle questioni irrisolte, anche dopo Matera Capitale europea della cultura.