Coronavirus: la Basilicata si "chiude", vietati gli spostamenti

Ordinanza di Bardi. Fanno eccezione le esigenze di lavoro e di salute

domenica 22 marzo 2020 17.42
E' in fase di pubblicazione sul Bollettino ufficiale l'ordinanza n.10 del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con la quale si adottano ulteriori misure restrittive per ridurre il contagio da Covid – 19. Fra le misure previste il divieto di spostamento delle persone in entrata e in uscita dalla regione, ad eccezione di comprovate esigenze lavorative dirette a garantire l'erogazione dei servizi pubblici essenziali o di gravi motivi di salute.

La violazione di quanto disposto comporta l'obbligo del trasgressore di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario insieme a tutti i conviventi. Inoltre su tutto il territorio regionale è vietato a chiunque di allontanarsi dal proprio domicilio abitazione o residenza salvo nei casi di comprovate esigenze lavorative dirette a garantire l'erogazione dei servizi pubblici essenziali, compresi il transito e il trasporto delle merci, di situazioni di necessità, comprese quelle correlate alle esigenze primarie delle persone, e degli animali di affezione; spostamenti per gravi motivi di salute.

Le disposizioni hanno efficacia da oggi e resteranno in vigore fino al 3 aprile.

''La nuova ordinanza impedisce a chi viene da fuori regione di rientrare in Basilicata senza alcuna precauzione. E' mia intenzione tutelare la nostra comunità. Purtroppo allo stato attuale l'unica forma per impedire il contagio è ridurre il contatto e rimanere chiusi in casa''. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in un videomessaggio ai lucani sulla situazione in Basilicata e sull'ordinanza con cui si vietano gli spostamenti in entrata o in uscita, fatta eccezione per quelli dovuti a esigenze di lavoro o motivi gravi di salute.

''Ci ritroviamo a vivere una situazione difficile e angosciante - aggiunge - una situazione a cui nessuno di noi è abituato, nemmeno paragonabile a un conflitto armato in cui si combatte un nemico che vedi. Invece adesso siamo costretti nelle nostre case per combattere un nemico sconosciuto che ha il volto di un nostro amico, di un nostro parente, di una persona a noi cara. Questo rende tutto più difficile''. Il governatore lucano ha ringraziato ''le persone che con eroico silenzio stanno sopportando tutte queste privazioni'' e ''quanti combattono negli ospedali, i veri eroi civili'', quindi i 131 sindaci della Basilicata che ''affrontano in prima persona le paure e le ansie dei cittadini''.