Coronavirus: al via i test rapidi negli studi dei medici e dei pediatri

La comunicazione della Fimmg

lunedì 9 novembre 2020
È stata pubblicata la circolare con cui il Ministero della Salute stabilisce i criteri per l'effettuazione dei test antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La Fimmg, federazione dei medici di medicina generale, comunica l'avvio del servizio in Basilicata.

Potranno essere sottoposti a test rapido a discrezione del medico, ma non a richiesta del paziente, solo
a) i contatti stretti asintomatici individuati dal medico oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione
b) i casi sospetti di contatto che il medico si trovi a visitare e che decida di sottoporre a test rapido;
c) i contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento identificati in base ad una lista trasmessa al medico dal Dipartimento di Prevenzione.

Lo scopo è quello di individuare ed isolare precocemente persone sane ma a rischio di contagio e permettere l'uscita dalla quarantena al termine esatto dei dieci giorni senza dover attendere i tempi per l'esecuzione del tampone molecolare e poi quelli per l'arrivo del risultato.

I test potranno essere effettuati nello studio del medico o in alternativa presso locali idonei individuati dalla ASL per garantire la sicurezza sia dei cittadini che degli operatori sanitari.

I risultati del test, pur disponibili in pochi minuti, saranno comunicati al paziente a mezzo mail-sms-telefonicamente e ciò al fine di limitare al massimo, in ogni caso al di sotto dei 15 minuti, la permanenza in studio. I contatti, pur protetti con adeguati DPI, con persona poi riscontrata positiva per più di 15 minuti, a distanza inferiore a meno di 2 metri, quale quella richiesta per l'esecuzione del tampone, farebbero infatti scattare la quarantena obbligatoria per i "contatti stretti".