Convivente condannato per maltrattamenti, vittima offre torta a Polizia
Indagini partite dalla denuncia della donna. Il suo appello ad avere coraggio
mercoledì 3 febbraio 2021
18.01
Una torta con un fiocco rosa e una scarpetta in pasta di zucchero offerta in Questura. Così a Matera la signora Vitamaria ha voluto condividere con la Polizia la fine dei maltrattamenti subiti dal proprio ex convivente che è stato condannato l'altro ieri dal Tribunale di Matera a una pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione.
Con questo gesto la donna ha voluto ringraziare i poliziotti per l'attività d'indagine e il sostegno ricevuto dopo la presentazione della denuncia nei confronti del suo ex. A seguito di indagini, lo scorso 26 settembre la Polizia è intervenuta per porre fine ai maltrattamenti fisici e alle violenze psicologiche arrestando l'uomo dopo l'ennesimo episodio.
Dall'inizio del 2020, quando era iniziata la storia con l'uomo, di tre anni più giovane, la donna aveva visto la sua vita trasformarsi poco alla volta in un incubo, a causa dell'ossessiva gelosia di lui. L'uomo era arrivato a impedirle di uscire di casa da sola, di frequentare amici e addirittura di non permetterle di vedere la figlia adolescente, nata da una precedente relazione della donna. Quasi tutti i giorni trovava un pretesto per litigare e aggredirla verbalmente e fisicamente, spesso sotto i fumi dell'alcool.
La signora non si è mai sentita sola grazie al sostegno delle istituzioni e dei centri antiviolenza e auspica che il suo coraggio possa ''scardinare ogni paura, diventando stimolo per altre donne vittime di violenza di genere a chiedere aiuto e denunciare''.
Con questo gesto la donna ha voluto ringraziare i poliziotti per l'attività d'indagine e il sostegno ricevuto dopo la presentazione della denuncia nei confronti del suo ex. A seguito di indagini, lo scorso 26 settembre la Polizia è intervenuta per porre fine ai maltrattamenti fisici e alle violenze psicologiche arrestando l'uomo dopo l'ennesimo episodio.
Dall'inizio del 2020, quando era iniziata la storia con l'uomo, di tre anni più giovane, la donna aveva visto la sua vita trasformarsi poco alla volta in un incubo, a causa dell'ossessiva gelosia di lui. L'uomo era arrivato a impedirle di uscire di casa da sola, di frequentare amici e addirittura di non permetterle di vedere la figlia adolescente, nata da una precedente relazione della donna. Quasi tutti i giorni trovava un pretesto per litigare e aggredirla verbalmente e fisicamente, spesso sotto i fumi dell'alcool.
La signora non si è mai sentita sola grazie al sostegno delle istituzioni e dei centri antiviolenza e auspica che il suo coraggio possa ''scardinare ogni paura, diventando stimolo per altre donne vittime di violenza di genere a chiedere aiuto e denunciare''.