Conversazione su ... Martin Scorsese, la rinascita della cultura cinematografica
Intervista a "Lucanian Directors"
domenica 13 luglio 2014
11.00
L'associazione di cultura cinematografica, Lucanian Directors, terrà il suo primo evento, "Conversazione su … Martin Scorsese", il 21 luglio alle ore 18, presso l'Eyra Club, in Piazza Postergola ("Porta Pistola" nei Sassi) con ingresso gratuito. L'evento riguarderà una narrazione, in forma di dialogo a più voci, degli aspetti più interessanti della vita di Scorsese e delle caratteristiche principali ed originali delle sue pellicole cinematografiche.
Lucanian Directors è un'associazione ONLUS, fondata da studenti universitari che vogliono sfruttare le loro competenze, ampliando le loro conoscenze cinefile, per promuovere e condividere la passione per il cinema con un pubblico sempre più vasto.
Angelo Armandi, presidente e fondatore dei Lucanian Directors, e l'associata, Federica Porcari, ci hanno raccontato, in anteprima, della rassegna su Scorsese e della loro associazione.
-Perché Lucanian Directors ha organizzato un evento su Scorsese?
"La figura di Martin Scorsese è affascinante perché è tra i pochi cineasti che, prima di essere registi, sono appassionati di cinema. I film di Scorsese sono la rappresentazione delle ossessioni, delle paure, dei desideri che lui ha vissuto in prima persona. E' un regista eclettico e trasversale che affronta tematiche più svariate: paura dell'emarginazione, la religione, il senso di colpa, la rabbia. Lui predilige diverse forme di cinema come il gangstar movie, la commedia, i documentari e il biopic. E' stato un innovatore nell'utilizzo della musica, dello storyboard, del montaggio. In definitiva, è un regista che concilia il suo nome altisonante alla qualità".
-Esiste o è esistito un regista italiano dai tratti scorsesiani?
"Crediamo che ci siano delle imitazioni. Dopo Scorsese, come dopo Tarantino, quando c'è un innovatore si cerca di imitarlo. Lui non può essere imitato perché la sua peculiarità è la sua impostazione teorica che è unica nel suo genere. In Italia ci ha provato Paolo Sorretino ad imitarlo con il film 'Il Divo', ma non c'è riuscito perché, ad esempio, l'utilizzo della musica in Scorsese è del tutto caratteristico, per cui in Sorrentino si ha solo un magro tentativo di imitazione. Nessuno, al momento, può imitare Scorsese".
- Secondo voi, qual è il passo in più che il cinema italiano deve compiere per raggiungere livelli medio -alti?
"Bisogna lavorare sulle produzioni. Ciò che è mancato in Italia, dopo gli anni 70, è stato il mancato sostegno delle produzioni che avevano lavorato molto nello sviluppo del cinema di genere. Con la morte di quest'ultimo e la crisi economica, non c'è stata l'opportunità di realizzare film con la capacità di comunicare un messaggio particolare. In Italia, inoltre, viene privilegiata la commedia e il cinema d'impegno sociale. Ciò è un qualcosa di sovra saturo, perché ormai ne hanno prodotti sin troppi. Tra l'altro, non si ha la capacità, da parte delle produzioni, di sostenere i registi italiani che vogliono espandere l'ambito di genere in Italia".
-Parliamo dei Lucanian Directors. Qual è il vostro obiettivo?
"L'intento dell'associazione è mettere insieme competenze eterogenee da parte di tutti coloro che vogliono approfondire e comprendere meglio come funziona la cinematografia. L'associazione ha inserito, al suo interno, forze diverse che si districano in attività diverse. Siamo mossi, esclusivamente, dalla passione e dalla volontà di approfondire. L'obiettivo è di riportare il cinema ad una forma più fruibile, più piacevole, in modo tale da coinvolgere le nuove generazioni. Il cinema, per via di attività finalizzate esclusivamente alla propaganda, non ha avuto molto seguito nel nostro territorio. Per noi è importante riproporre 'la settima arte' da un punto di vista apolitico con la struttura legale dell'associazione ONLUS".
-Quali attività avete svolto?
"L'associazione nasce nell'agosto del 2013 con un sito web che diviene vetrina per i partecipanti che hanno l'obiettivo di scrivere di cinema, ciascuno con le proprie competenze. In seguito ci è stata offerta la possibilità di collaborare con Radio Frequenza Libera, web radio patrocinata dal Politecnico di Bari. Siamo entrati nel loro palinsesto con l'appuntamento settimanale 'Lucanian Directors Live', così abbiamo colto l'occasione di approfondire autori e film, ma abbiamo seguito e commentato anche altri aspetti legati all'attualità come: il Bifest, ossia il festival internazionale del cinema di Bari, gli Oscar e altri festival in Puglia. La nostra attività in radio si interfaccia al nostro pubblico tramite i social network. Il nostro sito ha avuto una sua maturazione con l'analisi trasversale del cinema: scriviamo articoli sul cinema che includono anche altre arti come la filosofia, la musica ed interviste ad alcuni autori. Sul nostro portale ci sono le registrazioni delle puntate in radio".
- Cosa vi prefiggete per il futuro?
"Per la diffusione dell'arte cinematografica, puntiamo al canale degli eventi in Basilicata e Puglia. Gli eventi sono un traguardo che abbiamo raggiunto da poco, anche grazie alle imprese commerciali che hanno sostenuto il nostro progetto. Inoltre, a Bari, a settembre, ci sarà il B-Geek, una convention dove parteciperemo attivamente e potremo farci conoscere dal pubblico".
Lucanian Directors è un'associazione ONLUS, fondata da studenti universitari che vogliono sfruttare le loro competenze, ampliando le loro conoscenze cinefile, per promuovere e condividere la passione per il cinema con un pubblico sempre più vasto.
Angelo Armandi, presidente e fondatore dei Lucanian Directors, e l'associata, Federica Porcari, ci hanno raccontato, in anteprima, della rassegna su Scorsese e della loro associazione.
-Perché Lucanian Directors ha organizzato un evento su Scorsese?
"La figura di Martin Scorsese è affascinante perché è tra i pochi cineasti che, prima di essere registi, sono appassionati di cinema. I film di Scorsese sono la rappresentazione delle ossessioni, delle paure, dei desideri che lui ha vissuto in prima persona. E' un regista eclettico e trasversale che affronta tematiche più svariate: paura dell'emarginazione, la religione, il senso di colpa, la rabbia. Lui predilige diverse forme di cinema come il gangstar movie, la commedia, i documentari e il biopic. E' stato un innovatore nell'utilizzo della musica, dello storyboard, del montaggio. In definitiva, è un regista che concilia il suo nome altisonante alla qualità".
-Esiste o è esistito un regista italiano dai tratti scorsesiani?
"Crediamo che ci siano delle imitazioni. Dopo Scorsese, come dopo Tarantino, quando c'è un innovatore si cerca di imitarlo. Lui non può essere imitato perché la sua peculiarità è la sua impostazione teorica che è unica nel suo genere. In Italia ci ha provato Paolo Sorretino ad imitarlo con il film 'Il Divo', ma non c'è riuscito perché, ad esempio, l'utilizzo della musica in Scorsese è del tutto caratteristico, per cui in Sorrentino si ha solo un magro tentativo di imitazione. Nessuno, al momento, può imitare Scorsese".
- Secondo voi, qual è il passo in più che il cinema italiano deve compiere per raggiungere livelli medio -alti?
"Bisogna lavorare sulle produzioni. Ciò che è mancato in Italia, dopo gli anni 70, è stato il mancato sostegno delle produzioni che avevano lavorato molto nello sviluppo del cinema di genere. Con la morte di quest'ultimo e la crisi economica, non c'è stata l'opportunità di realizzare film con la capacità di comunicare un messaggio particolare. In Italia, inoltre, viene privilegiata la commedia e il cinema d'impegno sociale. Ciò è un qualcosa di sovra saturo, perché ormai ne hanno prodotti sin troppi. Tra l'altro, non si ha la capacità, da parte delle produzioni, di sostenere i registi italiani che vogliono espandere l'ambito di genere in Italia".
-Parliamo dei Lucanian Directors. Qual è il vostro obiettivo?
"L'intento dell'associazione è mettere insieme competenze eterogenee da parte di tutti coloro che vogliono approfondire e comprendere meglio come funziona la cinematografia. L'associazione ha inserito, al suo interno, forze diverse che si districano in attività diverse. Siamo mossi, esclusivamente, dalla passione e dalla volontà di approfondire. L'obiettivo è di riportare il cinema ad una forma più fruibile, più piacevole, in modo tale da coinvolgere le nuove generazioni. Il cinema, per via di attività finalizzate esclusivamente alla propaganda, non ha avuto molto seguito nel nostro territorio. Per noi è importante riproporre 'la settima arte' da un punto di vista apolitico con la struttura legale dell'associazione ONLUS".
-Quali attività avete svolto?
"L'associazione nasce nell'agosto del 2013 con un sito web che diviene vetrina per i partecipanti che hanno l'obiettivo di scrivere di cinema, ciascuno con le proprie competenze. In seguito ci è stata offerta la possibilità di collaborare con Radio Frequenza Libera, web radio patrocinata dal Politecnico di Bari. Siamo entrati nel loro palinsesto con l'appuntamento settimanale 'Lucanian Directors Live', così abbiamo colto l'occasione di approfondire autori e film, ma abbiamo seguito e commentato anche altri aspetti legati all'attualità come: il Bifest, ossia il festival internazionale del cinema di Bari, gli Oscar e altri festival in Puglia. La nostra attività in radio si interfaccia al nostro pubblico tramite i social network. Il nostro sito ha avuto una sua maturazione con l'analisi trasversale del cinema: scriviamo articoli sul cinema che includono anche altre arti come la filosofia, la musica ed interviste ad alcuni autori. Sul nostro portale ci sono le registrazioni delle puntate in radio".
- Cosa vi prefiggete per il futuro?
"Per la diffusione dell'arte cinematografica, puntiamo al canale degli eventi in Basilicata e Puglia. Gli eventi sono un traguardo che abbiamo raggiunto da poco, anche grazie alle imprese commerciali che hanno sostenuto il nostro progetto. Inoltre, a Bari, a settembre, ci sarà il B-Geek, una convention dove parteciperemo attivamente e potremo farci conoscere dal pubblico".