Contrasto povertà educativa, continua il progetto Bambini 6.0
Proposte per superare la didattica a distanza. Le case famiglia diventano luoghi di incontro virtuali
venerdì 17 aprile 2020
Un'idea progettuale per andare oltre la didattica a distanza, supportando tutti quei soggetti a rischio di povertà educativa. Il progetto "Bambini 6.0 – Sei sensi.Zero confini" prende spunto proprio da alcune piccole considerazioni e si pone come risposta integrativa più efficace ed efficiente per contrastare la povertà educativa, in questa fase delicata determinata dalla chiusura delle scuole a causa del coronavirus.
Un periodo in cui si "rischia di acuire ulteriormente la povertà educativa e le differenze, perché non tutti i bambini e le relative famiglie possono contare sui servizi di didattica a distanza"- ha sottolineato la responsabile del progetto, Francesca Petronella.
E proprio per andare incontro a queste esigenze che presso i centri famiglia della cooperativa la Città Essenziale, a Matera e in altri centri della Basilicata, hanno deciso di realizzare delle attività di supporto per i bambini e le loro famiglie, così da farli sentire meno soli in questo particolare momento. Nello specifico le famiglie potranno usufruire di consulenze individuali con pedagogisti e psicologi, confronti di gruppo settimanali per condividere sensazioni, emozioni, paure e per affrontare tematiche inerenti i nuclei familiari con all'interno bambini di età compresa da 0-6 anni, che devono affrontare nuove responsabilità "didattiche", che superano il tradizionale ruolo genitoriale.
"In questo momento così complesso siamo di fronte a scenari in costante mutamento che ci chiamano ad assicurare, anche con strumenti e modalità innovative, quella continuità con i bambini e con il loro ambiente familiare, per dare senso all'idea di una comunità educante partecipata"– ha commentato Petronella, che ha spiegato come gli strumenti di didattica a distanza e le proposte educative extra curricolari, sono una maniera per rinsaldare i rapporto con le famiglie oltre la scuola, poiché il progetto educativo non ricade solo sull'istituzione scolastica, ma "implica una partecipazione consapevole di una comunità educante, in linea con l'auspicata definizione istituzionale di una Alleanza Educativa Regionale".
Un periodo in cui si "rischia di acuire ulteriormente la povertà educativa e le differenze, perché non tutti i bambini e le relative famiglie possono contare sui servizi di didattica a distanza"- ha sottolineato la responsabile del progetto, Francesca Petronella.
E proprio per andare incontro a queste esigenze che presso i centri famiglia della cooperativa la Città Essenziale, a Matera e in altri centri della Basilicata, hanno deciso di realizzare delle attività di supporto per i bambini e le loro famiglie, così da farli sentire meno soli in questo particolare momento. Nello specifico le famiglie potranno usufruire di consulenze individuali con pedagogisti e psicologi, confronti di gruppo settimanali per condividere sensazioni, emozioni, paure e per affrontare tematiche inerenti i nuclei familiari con all'interno bambini di età compresa da 0-6 anni, che devono affrontare nuove responsabilità "didattiche", che superano il tradizionale ruolo genitoriale.
"In questo momento così complesso siamo di fronte a scenari in costante mutamento che ci chiamano ad assicurare, anche con strumenti e modalità innovative, quella continuità con i bambini e con il loro ambiente familiare, per dare senso all'idea di una comunità educante partecipata"– ha commentato Petronella, che ha spiegato come gli strumenti di didattica a distanza e le proposte educative extra curricolari, sono una maniera per rinsaldare i rapporto con le famiglie oltre la scuola, poiché il progetto educativo non ricade solo sull'istituzione scolastica, ma "implica una partecipazione consapevole di una comunità educante, in linea con l'auspicata definizione istituzionale di una Alleanza Educativa Regionale".