Consorzio Lenticchia: dai semi antichi a una nuova varietà
Dopo il recupero degli ecotipi, firmato un accordo per un brevetto
martedì 11 giugno 2019
18.00
Presso l'Azienda Agricola F.lli Quarto - Tenute Zagarella, a Matera, è stato stipulato l'accordo tra il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura IGP e ISEA.
La Lenticchia di Altamura IGP si produce in 19 Comuni della Basilicata e della Puglia, tra cui Matera, Irsina e Tricarico.
Dal primo giorno dalla sua costituzione il Consorzio ha raccolto ecotipi antichi di Lenticchia di Altamura chiedendo e trovando collaborazione in diversi istituti di ricerca. Dall'IBBR – CNR di Bari ha ottenuto semi appartenenti agli ecotipi n. 5 - 6 e 10 conservati sin dagli anni '60 e '70. Lo scorso anno il Consorzio è riuscito ad ottenere dallo United States Department of Agriculture (USDA) ben cento piccoli semi di Lenticchia di Altamura che il 2 luglio del 1964 la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari aveva inviato in America.
Questo materiale, seminato in campo lo scorso anno è stato raccolto dal Consorzio e consegnato all'ISEA perché si possa avviare un programma di selezione e di ibridazione con il fine di ottenere una linea varietale stabile e brevettabile. Dando per scontato l'adattabilità della nuova varietà che si intende raggiungere, vista l'origine dei semi impiegati, i caratteri genetici su cui si baseranno le scelte sono: la resistenza alle patologie e l'altezza della pianta.
Secondo Antonio Nisi, Presidente del Consorzio, "quest'ultimo carattere è fondamentale per lo sviluppo della coltivazione di lenticchia in quanto dagli anni '60 ad oggi, la vera differenza nelle pratiche colturali, è la raccolta passata da manuale a meccanizzata. L'impiego di mietitrebbie necessita evidentemente che le piante, ed in particolare il primo palco, siano più alte".
"Per quanto eravamo a conoscenza della commercializzazione della sola lenticchia verde negli anni '30 - '70 – commenta Gerardo Centoducati Direttore del Consorzio-, il materiale ottenuto dal CNR aveva anche dei semi di lenticchia rossa al suo interno".
ISEA è una importante realtà italiana in tema di ricerca genetica in particolare nel settore delle leguminose e dispone di nuovissime camere fitotroniche, grazie alle quali sarà possibile ottenere ben 4 cicli colturali/anno e anticipare di moltissimo il raggiungimento dell'obiettivo di una nuova/antica varietà di Lenticchia di Altamura. Ciò grazie anche alla notevole esperienza e Know how sviluppato all'interno della società.
"E' solo grazie all'unione di tanti agricoltori in un Consorzio – dice Eugenio Tassinari Amministratore Delegato di ISEA – che è stato possibile per un importante territorio tra la Puglia e la Basilicata, dimostrare l'enorme potenziale e stringere accordi con una realtà come la nostra, in grado di fare ricerca e selezione genetica, e di offrire innovazione in questo settore"
Presenti alla firma anche i rappresentanti delle Regioni: Annamaria Cilardi (Puglia) e Vincenzo Castoro (Basilicata).
Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura IGP è nato il 27 gennaio 2017 ed è oggi costituito da circa 200 agricoltori. Grazie al lavoro di affiancamento alle aziende, il consorzio ha raggiunto obiettivi importanti. La superficie certificata di Lenticchia di Altamura IGP nella passata stagione ha superato 2.000 ettari. Gli obiettivi del Consorzio: miglioramento della qualità, tutela dell'ambiente, incremento produttivo e promozione della conoscenza del prodotto in Italia e all'estero.
La Lenticchia di Altamura IGP si produce in 19 Comuni della Basilicata e della Puglia, tra cui Matera, Irsina e Tricarico.
Dal primo giorno dalla sua costituzione il Consorzio ha raccolto ecotipi antichi di Lenticchia di Altamura chiedendo e trovando collaborazione in diversi istituti di ricerca. Dall'IBBR – CNR di Bari ha ottenuto semi appartenenti agli ecotipi n. 5 - 6 e 10 conservati sin dagli anni '60 e '70. Lo scorso anno il Consorzio è riuscito ad ottenere dallo United States Department of Agriculture (USDA) ben cento piccoli semi di Lenticchia di Altamura che il 2 luglio del 1964 la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari aveva inviato in America.
Questo materiale, seminato in campo lo scorso anno è stato raccolto dal Consorzio e consegnato all'ISEA perché si possa avviare un programma di selezione e di ibridazione con il fine di ottenere una linea varietale stabile e brevettabile. Dando per scontato l'adattabilità della nuova varietà che si intende raggiungere, vista l'origine dei semi impiegati, i caratteri genetici su cui si baseranno le scelte sono: la resistenza alle patologie e l'altezza della pianta.
Secondo Antonio Nisi, Presidente del Consorzio, "quest'ultimo carattere è fondamentale per lo sviluppo della coltivazione di lenticchia in quanto dagli anni '60 ad oggi, la vera differenza nelle pratiche colturali, è la raccolta passata da manuale a meccanizzata. L'impiego di mietitrebbie necessita evidentemente che le piante, ed in particolare il primo palco, siano più alte".
"Per quanto eravamo a conoscenza della commercializzazione della sola lenticchia verde negli anni '30 - '70 – commenta Gerardo Centoducati Direttore del Consorzio-, il materiale ottenuto dal CNR aveva anche dei semi di lenticchia rossa al suo interno".
ISEA è una importante realtà italiana in tema di ricerca genetica in particolare nel settore delle leguminose e dispone di nuovissime camere fitotroniche, grazie alle quali sarà possibile ottenere ben 4 cicli colturali/anno e anticipare di moltissimo il raggiungimento dell'obiettivo di una nuova/antica varietà di Lenticchia di Altamura. Ciò grazie anche alla notevole esperienza e Know how sviluppato all'interno della società.
"E' solo grazie all'unione di tanti agricoltori in un Consorzio – dice Eugenio Tassinari Amministratore Delegato di ISEA – che è stato possibile per un importante territorio tra la Puglia e la Basilicata, dimostrare l'enorme potenziale e stringere accordi con una realtà come la nostra, in grado di fare ricerca e selezione genetica, e di offrire innovazione in questo settore"
Presenti alla firma anche i rappresentanti delle Regioni: Annamaria Cilardi (Puglia) e Vincenzo Castoro (Basilicata).
Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Lenticchia di Altamura IGP è nato il 27 gennaio 2017 ed è oggi costituito da circa 200 agricoltori. Grazie al lavoro di affiancamento alle aziende, il consorzio ha raggiunto obiettivi importanti. La superficie certificata di Lenticchia di Altamura IGP nella passata stagione ha superato 2.000 ettari. Gli obiettivi del Consorzio: miglioramento della qualità, tutela dell'ambiente, incremento produttivo e promozione della conoscenza del prodotto in Italia e all'estero.