Consiglio comunale, ancora un rinvio sullo Sblocca Italia
Adduce: "Evitiamo un pronunciamento secco adesso"
venerdì 21 novembre 2014
12.25
"La materia energetica è di competenza di governo e Regione. Evitiamo di fare ammuina inutilmente".
Il sindaco Adduce stavolta è presente in consiglio e ribadisce nettamente le ragioni dell'amministrazione nel voler prendere tempo circa la questione dello Sblocca Italia e dell'estrazione del petrolio lucano, contro la posizione delle minoranze e di alcuni esponenti della maggioranza che premevano per una inversione dell'ordine del giorno che ponesse il tema al primo posto.
"Rinviare il tema non è fuori dal mondo – dichiara il primo cittadino - bisogna sottrarlo alla strumentalizzazione politica. Possiamo pensare di bloccare le estrazioni abolendo l'articolo 38 del decreto? Proviamo a recuperare il senno, il problema va affrontato nel merito, non buttatevi a capofitto e aspettate per verificare ciò che è possibile fare per tutelare la Basilicata. Propongo di spostare l'argomento ad un'altra seduta, evitiamo adesso un pronunciamento secco".
"Ho chiesto l'anticipazione senza entrare nel merito – è la replica del proponente Angelo Raffaele Cotugno – il consiglio ha la titolarità per affrontare questo tema. Sbaglieremmo nel non discutere una materia così strategica", ribadisce il consigliere del Pd ribadendo la richiesta, ma ancora una volta il voto frustra la proposta d'inversione.
La proposta del consigliere Antonio Sansone di intitolazione della piazza dell'ex mercato di Piccianello e di un busto a don Giovanni Mele, sacerdote impegnato nel sociale scomparso dieci anni fa, mette d'accordo per un momento tutta l'assise, così come quella di Adriano Pedicini di migliorare le procedure riguardanti i contenziosi dell'ente comunale gravanti sui debiti fuori bilancio, ma sono gli unici punti di unanimità di un consiglio che vede nuovamente contrapposte le parti sulla vicenda della discarica comunale. L'ordine del giorno del consigliere Pedicini, dopo un'accesa discussione, viene respinto, con il "dissidente" Donato Paterino che si unisce nella critica delle opposizioni ("L'amministrazione non è in grado di gestire la discarica, i costi sono esorbitanti e non c'è pianificazione") e la maggioranza che per bocca di Vincenzo Massari ribadisce: "La discarica deve andare ad esaurimento, l'assenza di programmazione va affrontata a livello regionale".
I lavori vengono interrotti dalla richiesta del consigliere Carmine Alba di un aggiornamento per improrogabili impegni istituzionali del sindaco, atteso a Melfi per parlare di Matera 2019. La seduta viene sciolta e la discussione dei punti inevasi rinviata a martedì 25.
Il sindaco Adduce stavolta è presente in consiglio e ribadisce nettamente le ragioni dell'amministrazione nel voler prendere tempo circa la questione dello Sblocca Italia e dell'estrazione del petrolio lucano, contro la posizione delle minoranze e di alcuni esponenti della maggioranza che premevano per una inversione dell'ordine del giorno che ponesse il tema al primo posto.
"Rinviare il tema non è fuori dal mondo – dichiara il primo cittadino - bisogna sottrarlo alla strumentalizzazione politica. Possiamo pensare di bloccare le estrazioni abolendo l'articolo 38 del decreto? Proviamo a recuperare il senno, il problema va affrontato nel merito, non buttatevi a capofitto e aspettate per verificare ciò che è possibile fare per tutelare la Basilicata. Propongo di spostare l'argomento ad un'altra seduta, evitiamo adesso un pronunciamento secco".
"Ho chiesto l'anticipazione senza entrare nel merito – è la replica del proponente Angelo Raffaele Cotugno – il consiglio ha la titolarità per affrontare questo tema. Sbaglieremmo nel non discutere una materia così strategica", ribadisce il consigliere del Pd ribadendo la richiesta, ma ancora una volta il voto frustra la proposta d'inversione.
La proposta del consigliere Antonio Sansone di intitolazione della piazza dell'ex mercato di Piccianello e di un busto a don Giovanni Mele, sacerdote impegnato nel sociale scomparso dieci anni fa, mette d'accordo per un momento tutta l'assise, così come quella di Adriano Pedicini di migliorare le procedure riguardanti i contenziosi dell'ente comunale gravanti sui debiti fuori bilancio, ma sono gli unici punti di unanimità di un consiglio che vede nuovamente contrapposte le parti sulla vicenda della discarica comunale. L'ordine del giorno del consigliere Pedicini, dopo un'accesa discussione, viene respinto, con il "dissidente" Donato Paterino che si unisce nella critica delle opposizioni ("L'amministrazione non è in grado di gestire la discarica, i costi sono esorbitanti e non c'è pianificazione") e la maggioranza che per bocca di Vincenzo Massari ribadisce: "La discarica deve andare ad esaurimento, l'assenza di programmazione va affrontata a livello regionale".
I lavori vengono interrotti dalla richiesta del consigliere Carmine Alba di un aggiornamento per improrogabili impegni istituzionali del sindaco, atteso a Melfi per parlare di Matera 2019. La seduta viene sciolta e la discussione dei punti inevasi rinviata a martedì 25.