Confapi Matera su iperammortamento per beni di industria 4.0
Tocca al presidente Massimo De Salvo fare luce sulla questione
domenica 29 gennaio 2017
10.16
La Legge di Bilancio 2017 ha previsto un importante pacchetto di agevolazioni per le imprese tecnologicamente all'avanguardia, tra cui l'iperammortamento del 250% per l'acquisto di beni rientranti nei progetti di Industria 4.0. A differenza del superammortamento del 140%, che riguarda l'acquisto di qualunque bene strumentale, l'iperammortamento del 250% si applica solo ad alcuni beni tecnologicamente all'avanguardia indicati nella Legge di Bilancio.
La norma, tuttavia, necessita di chiarimenti ministeriali per meglio interpretare la sua reale applicabilità agli acquisti effettuati dalle imprese. È importante, infatti, non sbagliare nell'applicazione dell'iperammortamento, per evitare sanzioni da parte degli organi di controllo. È altrettanto fondamentale, tuttavia, mettere le imprese nelle condizioni di poter usufruire di questa importantissima agevolazione fiscale, che incentiverebbe lo sviluppo di Industria 4.0 secondo il programma di crescita del Paese ipotizzato dal Governo italiano.
Le imprese lucane credono nel Piano nazionale Industria 4.0, la cosiddetta "quarta rivoluzione industriale" resa possibile dallo sviluppo delle nuove tecnologie produttive. E per questo motivo Confapi Matera ha posto un quesito sia al Ministero dello Sviluppo Economico che all'Agenzia delle Entrate per chiarire un aspetto che riguarda diverse imprese lucane tecnologicamente all'avanguardia e che hanno la quasi totalità del fatturato rivolto all'estero.
In particolare, occorre chiarire se siano agevolabili quei beni che, pur non rientrando nell'elenco, siano componenti o parte di componenti dei beni che vi rientrano e, quindi, siano rientranti a tutti gli effetti nel processo produttivo. Si tratterebbe, cioè, di considerare il macchinario in senso lato, in quanto funzionale al processo produttivo.
La questione è stata sollevata da alcune aziende del settore auto motive, uno dei più innovativi e tecnologici, presente anche in provincia di Matera con aziende di caratura internazionale. Molte di queste aziende dispongono già di macchine robotizzate che rientrano nell'elenco dei beni agevolabili secondo il modello Industria 4.0. Queste aziende devono acquistare adesso altri beni che non rientrano in detto elenco ma che sono complementari alle macchine che hanno e funzionali al processo produttivo, nel senso che gli uni senza le altre non servono e viceversa.
In attesa di una circolare ministeriale che chiarisca meglio la disposizione agevolativa della Legge di Bilancio, Confapi Matera ha chiesto al Mise e all'Agenzia delle Entrate di sapere se l'acquisto di questi beni rientri o meno nella previsione dell'iperammortamento del 250%. Dalla risposta dipenderà molto dell'alleggerimento del carico fiscale delle imprese. Non solo in Basilicata ma in tutta Italia".
"La norma è troppo recente perché siano chiari tutti gli aspetti operativi – dichiara il presidente Massimo De Salvo. È normale che una legge non possa prevedere tutti i casi possibili ed è per questo motivo che Confapi Matera intende fare da apripista per una questione che, se si risolverà positivamente, tornerà utilissima a molte imprese lucane e italiane".
La norma, tuttavia, necessita di chiarimenti ministeriali per meglio interpretare la sua reale applicabilità agli acquisti effettuati dalle imprese. È importante, infatti, non sbagliare nell'applicazione dell'iperammortamento, per evitare sanzioni da parte degli organi di controllo. È altrettanto fondamentale, tuttavia, mettere le imprese nelle condizioni di poter usufruire di questa importantissima agevolazione fiscale, che incentiverebbe lo sviluppo di Industria 4.0 secondo il programma di crescita del Paese ipotizzato dal Governo italiano.
Le imprese lucane credono nel Piano nazionale Industria 4.0, la cosiddetta "quarta rivoluzione industriale" resa possibile dallo sviluppo delle nuove tecnologie produttive. E per questo motivo Confapi Matera ha posto un quesito sia al Ministero dello Sviluppo Economico che all'Agenzia delle Entrate per chiarire un aspetto che riguarda diverse imprese lucane tecnologicamente all'avanguardia e che hanno la quasi totalità del fatturato rivolto all'estero.
In particolare, occorre chiarire se siano agevolabili quei beni che, pur non rientrando nell'elenco, siano componenti o parte di componenti dei beni che vi rientrano e, quindi, siano rientranti a tutti gli effetti nel processo produttivo. Si tratterebbe, cioè, di considerare il macchinario in senso lato, in quanto funzionale al processo produttivo.
La questione è stata sollevata da alcune aziende del settore auto motive, uno dei più innovativi e tecnologici, presente anche in provincia di Matera con aziende di caratura internazionale. Molte di queste aziende dispongono già di macchine robotizzate che rientrano nell'elenco dei beni agevolabili secondo il modello Industria 4.0. Queste aziende devono acquistare adesso altri beni che non rientrano in detto elenco ma che sono complementari alle macchine che hanno e funzionali al processo produttivo, nel senso che gli uni senza le altre non servono e viceversa.
In attesa di una circolare ministeriale che chiarisca meglio la disposizione agevolativa della Legge di Bilancio, Confapi Matera ha chiesto al Mise e all'Agenzia delle Entrate di sapere se l'acquisto di questi beni rientri o meno nella previsione dell'iperammortamento del 250%. Dalla risposta dipenderà molto dell'alleggerimento del carico fiscale delle imprese. Non solo in Basilicata ma in tutta Italia".
"La norma è troppo recente perché siano chiari tutti gli aspetti operativi – dichiara il presidente Massimo De Salvo. È normale che una legge non possa prevedere tutti i casi possibili ed è per questo motivo che Confapi Matera intende fare da apripista per una questione che, se si risolverà positivamente, tornerà utilissima a molte imprese lucane e italiane".