Confapi Matera contro l'abrogazione degli sgravi fiscali per le assunzioni
Nuove bordate contro la Legge di Stabilità
venerdì 12 dicembre 2014
11.31
Confapi Matera contro l'abrogazione della legge 407/90 sugli sgravi fiscali per le assunzioni, contenuta nella Legge di Stabilità.
Il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, è fortemente preoccupato riguardo le conseguenze negative che comporterà questa decisone per le imprese del Mezzogiorno: "Come meglio evidenziato dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, lo sgravio totale dei contributi previdenziali e assistenziali per 36 mesi, attualmente previsto per le imprese del Mezzogiorno e per le quelle artigiane, verrebbe sostituito da uno sgravio soltanto dei contributi Inps, mentre rimarrebbe l'obbligo del versamento dei premi Inail per intero".
Il solco tra nord e sud, anche da un punto di vista occupazionale, si andrebbe ad amplificare. Sempre secondo lo studio dei consulenti del lavoro, per i datori di lavoro del nord Italia le misure previste sarebbero più convenienti rispetto agli imprenditori del sud Italia. Infatti per il meridione il nuovo quadro di agevolazioni sarebbe disincentivante, perché "si perderebbero circa 300mila posti di lavoro nei prossimi 3 anni in un territorio ed in settori già duramente provati dalla crisi".
Acito conclude invitando "ciascuno per le proprie competenze, ad adoperarsi per porre rimedio a questa situazione in occasione dell'esame al Senato della Legge di Stabilità".
Il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, è fortemente preoccupato riguardo le conseguenze negative che comporterà questa decisone per le imprese del Mezzogiorno: "Come meglio evidenziato dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, lo sgravio totale dei contributi previdenziali e assistenziali per 36 mesi, attualmente previsto per le imprese del Mezzogiorno e per le quelle artigiane, verrebbe sostituito da uno sgravio soltanto dei contributi Inps, mentre rimarrebbe l'obbligo del versamento dei premi Inail per intero".
Il solco tra nord e sud, anche da un punto di vista occupazionale, si andrebbe ad amplificare. Sempre secondo lo studio dei consulenti del lavoro, per i datori di lavoro del nord Italia le misure previste sarebbero più convenienti rispetto agli imprenditori del sud Italia. Infatti per il meridione il nuovo quadro di agevolazioni sarebbe disincentivante, perché "si perderebbero circa 300mila posti di lavoro nei prossimi 3 anni in un territorio ed in settori già duramente provati dalla crisi".
Acito conclude invitando "ciascuno per le proprie competenze, ad adoperarsi per porre rimedio a questa situazione in occasione dell'esame al Senato della Legge di Stabilità".