Confapi ha un nuovo presidente, è Enzo Acito
Già primi interventi con una lettera scritta al neo eletto Pittella sulle condizioni delle aree industriali materane
sabato 30 novembre 2013
13.17
Rinnovati gli organi statutari, attraverso l'assemblea generale, la Confapi di Matera è già all'opera per assicurare ai propri associati i migliori servizi.
Il nuovo presidente è l'ingegnere Enzo Acito, Enzo Acito, 58 anni, imprenditore del settore dei servizi avanzati alle imprese, attuale presidente della sezione Unimatica, Unigec e Servizi innovativi di Confapi Matera, che resterà in carica per i prossimi tre anni. Il neo Presidente, che da oltre 20 venti anni partecipa alla vita associativa di Confapi, nel passato è stato anche presidente del Gruppo Giovani Imprenditori e vice presidente dell'Associazione.
Oltre al Presidente, l'Assemblea ha eletto anche i due Vice Presidenti, Silvio Grassi Vicario e Massimo De Salvo Tesoriere, e il Consiglio Direttivo, in gran parte rinnovato. Confermati invece il Collegio dei Probiviri e il Collegio dei Revisori dei Conti. L'assemblea elettiva giunge in un fase molto delicata dell'economia provinciale, in cui la prolungata recessione economica ha lasciato il segno nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese.
"La nuova classe dirigente dell'Associazione – ha dichiarato il Presidente Acito - nel solco della continuità con gli organi uscenti, dovrà farsi carico di rafforzare l'azione di lobbying imprenditoriale e, attraverso il metodo di ascolto della base, intensificare l'azione di promozione dello sviluppo imprenditoriale del territorio". "Ai servizi efficienti forniti alle imprese associate, dunque, occorre affiancare una rappresentanza efficace, perché Confapi diventi protagonista nell'elaborazione delle politiche economiche, sociali e industriali del territorio".
La prima azione è stata quella di scrivere a diversi organi regionali della situazione inopportuna delle aree industriali della città. La nota, inviata in accordo con la Confindustria Basilicata, è stata recapitata al presidente eletto della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e per conoscenza al prefetto di Matera Luigi Pizzi e al Commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera Gaetano Santarsia, ed ha segnalato il profondo malcontento delle imprese insediate nelle aree industriali e chiesto la rapida attuazione della legge di riforma dei consorzi.
Nello specifico, le imprese dell'agglomerato di Jesce, riunitesi spontaneamente lo scorso 19 novembre, hanno segnalato a Confindustria e Confapi, al Prefetto di Matera e allo stesso Consorzio: "lo stato di trascuratezza delle infrastrutture e dei servizi del sito". In particolare, esse lamentano il fatto che l'illuminazione delle strade sia spenta ad oltre un anno dall'installazione dei pali, l'assenza di sorveglianza e sicurezza con il proliferare di furti che arrecano danni economici enormi alle aziende, la palese insufficienza di interventi di manutenzione e di pulizia delle strade e del verde, l'assoluta mancanza di decoro che stona con i proclami di attrazione di nuovi investimenti. Non migliore è la situazione delle altre due aree industriali.
Negli agglomerati di La Martella e Valbasento, ai disservizi su citati, bisogna aggiungere l'assenza del gas metano, nonostante anni di promesse sull'imminente attivazione del servizio di metanizzazione. In tutte e tre le aree, inoltre, manca ancora la banda larga per la connessione veloce alla rete internet. Tale situazione di immobilismo e inerzia non è oltremodo sostenibile dal sistema imprenditoriale direttamente interessato che, a questo punto, chiede alla Regione di procedere con l'attuazione della legge di riforma dei consorzi per lo sviluppo industriale, in ritardo di diversi anni nonostante la stessa indicasse una tempistica precisa: un anno dalla sua emanazione.
Il nuovo presidente è l'ingegnere Enzo Acito, Enzo Acito, 58 anni, imprenditore del settore dei servizi avanzati alle imprese, attuale presidente della sezione Unimatica, Unigec e Servizi innovativi di Confapi Matera, che resterà in carica per i prossimi tre anni. Il neo Presidente, che da oltre 20 venti anni partecipa alla vita associativa di Confapi, nel passato è stato anche presidente del Gruppo Giovani Imprenditori e vice presidente dell'Associazione.
Oltre al Presidente, l'Assemblea ha eletto anche i due Vice Presidenti, Silvio Grassi Vicario e Massimo De Salvo Tesoriere, e il Consiglio Direttivo, in gran parte rinnovato. Confermati invece il Collegio dei Probiviri e il Collegio dei Revisori dei Conti. L'assemblea elettiva giunge in un fase molto delicata dell'economia provinciale, in cui la prolungata recessione economica ha lasciato il segno nel sistema produttivo delle piccole e medie imprese.
"La nuova classe dirigente dell'Associazione – ha dichiarato il Presidente Acito - nel solco della continuità con gli organi uscenti, dovrà farsi carico di rafforzare l'azione di lobbying imprenditoriale e, attraverso il metodo di ascolto della base, intensificare l'azione di promozione dello sviluppo imprenditoriale del territorio". "Ai servizi efficienti forniti alle imprese associate, dunque, occorre affiancare una rappresentanza efficace, perché Confapi diventi protagonista nell'elaborazione delle politiche economiche, sociali e industriali del territorio".
La prima azione è stata quella di scrivere a diversi organi regionali della situazione inopportuna delle aree industriali della città. La nota, inviata in accordo con la Confindustria Basilicata, è stata recapitata al presidente eletto della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e per conoscenza al prefetto di Matera Luigi Pizzi e al Commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera Gaetano Santarsia, ed ha segnalato il profondo malcontento delle imprese insediate nelle aree industriali e chiesto la rapida attuazione della legge di riforma dei consorzi.
Nello specifico, le imprese dell'agglomerato di Jesce, riunitesi spontaneamente lo scorso 19 novembre, hanno segnalato a Confindustria e Confapi, al Prefetto di Matera e allo stesso Consorzio: "lo stato di trascuratezza delle infrastrutture e dei servizi del sito". In particolare, esse lamentano il fatto che l'illuminazione delle strade sia spenta ad oltre un anno dall'installazione dei pali, l'assenza di sorveglianza e sicurezza con il proliferare di furti che arrecano danni economici enormi alle aziende, la palese insufficienza di interventi di manutenzione e di pulizia delle strade e del verde, l'assoluta mancanza di decoro che stona con i proclami di attrazione di nuovi investimenti. Non migliore è la situazione delle altre due aree industriali.
Negli agglomerati di La Martella e Valbasento, ai disservizi su citati, bisogna aggiungere l'assenza del gas metano, nonostante anni di promesse sull'imminente attivazione del servizio di metanizzazione. In tutte e tre le aree, inoltre, manca ancora la banda larga per la connessione veloce alla rete internet. Tale situazione di immobilismo e inerzia non è oltremodo sostenibile dal sistema imprenditoriale direttamente interessato che, a questo punto, chiede alla Regione di procedere con l'attuazione della legge di riforma dei consorzi per lo sviluppo industriale, in ritardo di diversi anni nonostante la stessa indicasse una tempistica precisa: un anno dalla sua emanazione.