Concorsi scuola: pochissimi posti in Basilicata
I dati della Uil che parla di "una vera elemosina". Sono 182 su oltre 30mila
martedì 19 dicembre 2023
Sono 182 su oltre 30mila i posti disponibili nelle scuole della Basilicata nei concorsi della scuola appena banditi dal ministero dell'Istruzione. Il concorso, su base regionale, prevede 100 posti nelle scuole di secondo grado, 38 in quelle di primo grado, 20 nella primaria, 6 nell'infanzia; a cui si aggiungono 18 per la graduatoria specifica Itp.
Il contingente lucano è "una vera elemosina - ha dichiarato Luigi Veltri, segretario generale della Uil Scuola Basilicata – se si considera l'elevato numero di alunni per classe e l'elevato tasso dispersione scolastica. Queste sarebbero le opportunità offerte dal Pnrr?. E' una risposta ampiamente inadeguata e insufficiente per garantire la continuità didattica e la stabilizzazione di tanti lavoratori e lavoratrici del sistema scolastico. Ancora una volta, dopo mesi e mesi di annunci, la politica smentisce se stessa, a danno dei più deboli".
Per il sindacalista lucano, inoltre, "si registra una forte penalizzazione della scuola meridionale nei concorsi della scuola appena banditi dal Ministero'' perché "cinque posti di scuola primaria su sei (l'83%) sono al nord, benché lì vi siano solo il 43% delle classi''. Stimando che ''almeno due terzi siano residenti nel Mezzogiorno e che molti di loro, data la carenza di posti al sud concorreranno su posti al nord, è quindi inevitabile - ha detto - che si incrementerà il flusso migratorio già record: di andata (per entrare in ruolo sui posti del nord attraverso i concorsi) e, tra un po', di ritorno (per tornare a casa dopo almeno un triennio attraverso la mobilità per trasferimento). Una grande migrazione quasi esclusivamente al femminile, in quanto il 96% dei docenti della scuola primaria sono maestre".
Il contingente lucano è "una vera elemosina - ha dichiarato Luigi Veltri, segretario generale della Uil Scuola Basilicata – se si considera l'elevato numero di alunni per classe e l'elevato tasso dispersione scolastica. Queste sarebbero le opportunità offerte dal Pnrr?. E' una risposta ampiamente inadeguata e insufficiente per garantire la continuità didattica e la stabilizzazione di tanti lavoratori e lavoratrici del sistema scolastico. Ancora una volta, dopo mesi e mesi di annunci, la politica smentisce se stessa, a danno dei più deboli".
Per il sindacalista lucano, inoltre, "si registra una forte penalizzazione della scuola meridionale nei concorsi della scuola appena banditi dal Ministero'' perché "cinque posti di scuola primaria su sei (l'83%) sono al nord, benché lì vi siano solo il 43% delle classi''. Stimando che ''almeno due terzi siano residenti nel Mezzogiorno e che molti di loro, data la carenza di posti al sud concorreranno su posti al nord, è quindi inevitabile - ha detto - che si incrementerà il flusso migratorio già record: di andata (per entrare in ruolo sui posti del nord attraverso i concorsi) e, tra un po', di ritorno (per tornare a casa dopo almeno un triennio attraverso la mobilità per trasferimento). Una grande migrazione quasi esclusivamente al femminile, in quanto il 96% dei docenti della scuola primaria sono maestre".