Con la cultura non si mangia? Il caso di Matera2019 dimostra il contrario
Indicatori economici in crescita
giovedì 2 maggio 2019
10.37
La cultura non dà da mangiare. Questa teoria è smentita dal caso di Matera2019. Gli indicatori economici sono in crescita e quindi la cultura produce crescita se diventa leva di sviluppo.
La Fondazione Matera Basilicata 2019 parla con i numeri per dimostrare che la cultura può far crescere l'economia e di conseguenza creare anche posti di lavoro.
''La candidatura prima e poi l'assegnazione del titolo di capitale europea della cultura a Matera – afferma il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri – hanno dato una enorme spinta alla crescita economica della città come si rileva da una serie di indicatori in controtendenza rispetto al resto del Paese. Secondo fonti esterne e indipendenti, infatti, Matera in 7 anni è cresciuta del 176 per cento sul fronte del turismo. Una crescita che è diventata inarrestabile negli ultimi 5 anni''. Secondo i dati citati da Verri, negli ultimi due anni ''il Pil cumulativo è schizzato di oltre il 7% (record segnalato dall'ultimo Rapporto Svimez), lasciando alle spalle tutto il Sud''. Inoltre ''il mercato immobiliare è esploso e negli ultimi anni il giro d'affari è cresciuto del 26%''.
Un altro dato è fornito dall'Osservatorio Banche Impresa: nel quinquennio 2019 – 2023 nel Mezzogiorno sarà Matera la provincia a crescere di più (dell'1,4%), grazie ai benefici derivanti dalla sua designazione a capitale europea della cultura. ''Dati che ovviamente hanno e avranno ripercussioni molto positive anche sul fronte dell'occupazione'', rileva Verri.
Va aggiunto che il tema si presta anche a punti di vista diversi per l'altro lato della medaglia. Ad esempio, la tendenza del mercato immobiliare va vista anche sotto il profilo delle ripercussioni negative come ad esempio l'aumento degli affitti. Così come per l'incremento ingente dei turisti che va monitorato e anche pianificato per evitare che i luoghi vengano snaturati e che la storia millenaria di Matera diventi solo una cartolina.
Detto ciò, ci sono argomenti e dati per aprire un'ampia discussione.
Onofrio Bruno
La Fondazione Matera Basilicata 2019 parla con i numeri per dimostrare che la cultura può far crescere l'economia e di conseguenza creare anche posti di lavoro.
''La candidatura prima e poi l'assegnazione del titolo di capitale europea della cultura a Matera – afferma il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri – hanno dato una enorme spinta alla crescita economica della città come si rileva da una serie di indicatori in controtendenza rispetto al resto del Paese. Secondo fonti esterne e indipendenti, infatti, Matera in 7 anni è cresciuta del 176 per cento sul fronte del turismo. Una crescita che è diventata inarrestabile negli ultimi 5 anni''. Secondo i dati citati da Verri, negli ultimi due anni ''il Pil cumulativo è schizzato di oltre il 7% (record segnalato dall'ultimo Rapporto Svimez), lasciando alle spalle tutto il Sud''. Inoltre ''il mercato immobiliare è esploso e negli ultimi anni il giro d'affari è cresciuto del 26%''.
Un altro dato è fornito dall'Osservatorio Banche Impresa: nel quinquennio 2019 – 2023 nel Mezzogiorno sarà Matera la provincia a crescere di più (dell'1,4%), grazie ai benefici derivanti dalla sua designazione a capitale europea della cultura. ''Dati che ovviamente hanno e avranno ripercussioni molto positive anche sul fronte dell'occupazione'', rileva Verri.
Va aggiunto che il tema si presta anche a punti di vista diversi per l'altro lato della medaglia. Ad esempio, la tendenza del mercato immobiliare va vista anche sotto il profilo delle ripercussioni negative come ad esempio l'aumento degli affitti. Così come per l'incremento ingente dei turisti che va monitorato e anche pianificato per evitare che i luoghi vengano snaturati e che la storia millenaria di Matera diventi solo una cartolina.
Detto ciò, ci sono argomenti e dati per aprire un'ampia discussione.
Onofrio Bruno