Comune, la malagestione dei parcheggi
La denuncia di Pedicini
domenica 14 settembre 2014
9.30
Mentre sopraggiungono le tempestive tasse autunnali, il consigliere comunale, Adriano Pedicini, critica il lavoro dell'amministrazione comunale in materia di profitto derivante dalla concessione di servizi "per i quali non si incassa nulla, anzi ci si rimette".
Pedicini osserva la questione che ruota attorno alla gestione parcheggi: "Dovrebbero entrare nelle casse dell'amministrazione economie certe. A nulla è servito il nuovo bando sui parcheggi, anzi la situazione si è aggravata, con la confusione e l'incapacità di mettere a regime i parcheggi. Quello di via delle Nazioni Unite e quello di via Casalnuovo chiusi da sempre, sono l'esempio di come la cosa pubblica venga gestita. Nonostante ciò alcun provvedimento viene preso".
Secondo Pedicini, il cittadino deve far fronte a una gran penuria di parcheggi e a un aumento smisurato delle contravvenzioni: "Basti pensare che in poco più di 2 anni le contravvenzioni rilevate dai soli ausiliari della sosta, in aree blu, sono 34.342 per un importo di circa un milione di €, denaro che non entra nelle casse del comune perché il 40% è destinato alla società che rileva le sanzioni". E rincara la dose, proseguendo: "È difficile trovare valide spiegazioni: dopo due anni dal bando dove si erano definiti nuovi criteri, uno tra questi quello di ridurre dal 40 al 5% il compenso sulle contravvenzioni al C.d.S.; di rendere funzionanti i parcheggi chiusi; di offrire un miglior servizio alla comunità; di avere entrate certe per le asciutte casse del Comune, si è in una situazione ancor più grave".
Sono presenti - sempre nell'ambito della gestione parcheggi - anche decisioni giudiziarie che possono danneggiare la comunità e il consigliere ne porta un esempio: "Ad oggi il concessionario delle aree blu, vanta un credito di circa 90.000 euro nonostante non abbia mai versato i canoni per la gestione delle aree, perché dagli affitti scomputa la quota spettante dall'aggio del 40% derivante dalle contravvenzioni. Situazione assurda, senza alcuna logica: il Comune non paga le contravvenzioni, il gestore non paga il canone". Un'incertezza che perdura da anni "rimasta nella inerzia più totale nonostante un bando abbia determinato un vincitore della gara nella stessa società che oggi gestisce i parcheggi che se pur si sia aggiudicata la gara, impugna il provvedimento e chiede l'annullamento del bando che lei stessa ha vinto".
Pedicini conclude con un affondo deciso: "Una questione senza alcuna trasparenza lasciata nello stesso abbandono di come giacciono le pregevoli strutture costate milioni di euro; senza alcuna limpida e sana decisione da parte di chi gestisce la cosa pubblica che riconosce, come unica soluzione a ripianare i bilanci, quella di aumentare le tasse".
Pedicini osserva la questione che ruota attorno alla gestione parcheggi: "Dovrebbero entrare nelle casse dell'amministrazione economie certe. A nulla è servito il nuovo bando sui parcheggi, anzi la situazione si è aggravata, con la confusione e l'incapacità di mettere a regime i parcheggi. Quello di via delle Nazioni Unite e quello di via Casalnuovo chiusi da sempre, sono l'esempio di come la cosa pubblica venga gestita. Nonostante ciò alcun provvedimento viene preso".
Secondo Pedicini, il cittadino deve far fronte a una gran penuria di parcheggi e a un aumento smisurato delle contravvenzioni: "Basti pensare che in poco più di 2 anni le contravvenzioni rilevate dai soli ausiliari della sosta, in aree blu, sono 34.342 per un importo di circa un milione di €, denaro che non entra nelle casse del comune perché il 40% è destinato alla società che rileva le sanzioni". E rincara la dose, proseguendo: "È difficile trovare valide spiegazioni: dopo due anni dal bando dove si erano definiti nuovi criteri, uno tra questi quello di ridurre dal 40 al 5% il compenso sulle contravvenzioni al C.d.S.; di rendere funzionanti i parcheggi chiusi; di offrire un miglior servizio alla comunità; di avere entrate certe per le asciutte casse del Comune, si è in una situazione ancor più grave".
Sono presenti - sempre nell'ambito della gestione parcheggi - anche decisioni giudiziarie che possono danneggiare la comunità e il consigliere ne porta un esempio: "Ad oggi il concessionario delle aree blu, vanta un credito di circa 90.000 euro nonostante non abbia mai versato i canoni per la gestione delle aree, perché dagli affitti scomputa la quota spettante dall'aggio del 40% derivante dalle contravvenzioni. Situazione assurda, senza alcuna logica: il Comune non paga le contravvenzioni, il gestore non paga il canone". Un'incertezza che perdura da anni "rimasta nella inerzia più totale nonostante un bando abbia determinato un vincitore della gara nella stessa società che oggi gestisce i parcheggi che se pur si sia aggiudicata la gara, impugna il provvedimento e chiede l'annullamento del bando che lei stessa ha vinto".
Pedicini conclude con un affondo deciso: "Una questione senza alcuna trasparenza lasciata nello stesso abbandono di come giacciono le pregevoli strutture costate milioni di euro; senza alcuna limpida e sana decisione da parte di chi gestisce la cosa pubblica che riconosce, come unica soluzione a ripianare i bilanci, quella di aumentare le tasse".