Comune di Matera, il baratto amministrativo sarà realtà
Entro il 30 gennaio 2016 verrà redatto un regolamento ad hoc
sabato 9 gennaio 2016
10.53
Palazzo di città decide di dare seguito ad una mozione, approvata in consiglio comunale a novembre, a firma di alcuni consiglieri di maggioranza e del Movimento 5 Stelle.
Si tratta dell'istituzione del baratto amministrativo deliberata dalla giunta comunale, che ha dato mandato ai dirigenti preposti di redigere un regolamento sulla disciplina entro il 30 gennaio 2016. Il documento sarà sottoposto prossimamente all'assise consiliare, così da poter valutare ulteriori proposte e modifiche.
In Italia l'istituto del baratto amministrativo è stato introdotto dal decreto Sblocca Italia del 2014 ed è già realtà in diversi comuni e piccoli centri. La norma prevede la possibilità per i cittadini – in condizioni di disagio o di morosità incolpevoli - di non pagare le tasse comunali arretrate (IMU e TARI per esempio) dando in cambio il proprio lavoro, con interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento e decoro di aree verdi, e in genere di valorizzazione e decoro urbano.
Uno scambio che, se applicato secondo criteri e pratiche positive, può creare un rapporto virtuoso tra ente comunale e cittadino. Al regolamento comunale tocca stabilire i contenuti delle prestazioni e le modalità con cui accertare i lavori per il territorio. In questo caso il concetto cardine da tener in considerazione è che l'azione del cittadino è volta a sostituire una determinata attività del Comune.
Si tratta dell'istituzione del baratto amministrativo deliberata dalla giunta comunale, che ha dato mandato ai dirigenti preposti di redigere un regolamento sulla disciplina entro il 30 gennaio 2016. Il documento sarà sottoposto prossimamente all'assise consiliare, così da poter valutare ulteriori proposte e modifiche.
In Italia l'istituto del baratto amministrativo è stato introdotto dal decreto Sblocca Italia del 2014 ed è già realtà in diversi comuni e piccoli centri. La norma prevede la possibilità per i cittadini – in condizioni di disagio o di morosità incolpevoli - di non pagare le tasse comunali arretrate (IMU e TARI per esempio) dando in cambio il proprio lavoro, con interventi di pulizia, manutenzione, abbellimento e decoro di aree verdi, e in genere di valorizzazione e decoro urbano.
Uno scambio che, se applicato secondo criteri e pratiche positive, può creare un rapporto virtuoso tra ente comunale e cittadino. Al regolamento comunale tocca stabilire i contenuti delle prestazioni e le modalità con cui accertare i lavori per il territorio. In questo caso il concetto cardine da tener in considerazione è che l'azione del cittadino è volta a sostituire una determinata attività del Comune.