Complanari Matera-Altamura, torna la sollecitazione di Confapi

“L’assenza delle complanari danneggia aziende floride”

giovedì 21 maggio 2015 15.26
A cura di Marco Delli Noci
Capitolo interminabile quello del mancato completamento delle complanari sulla strada statale 99. A sollecitare, per l'ennesima volta, lo sblocco della vicenda è Confapi Matera.

La questione, per le difficoltà in cui continuano ad operare le imprese dell'area, necessita di un nuovo progetto viabile innovativo. Pertanto l'associazione delle piccole e medie imprese del materano ha inviato una nota di sollecitazione - a firma del presidente Confapi, Enzo Acito - all'ANAS di Roma, al prefetto di Matera e al presidente della Regione Basilicata.

Il nodo è, come detto, la mancanza di complanari di accesso alle aziende: "Il Compartimento ANAS di Basilicata – afferma Confapi Matera - ha appaltato e realizzato un progetto del Comune di Matera che assurdamente non prevedeva le complanari di accesso alle aziende". Il progetto complessivo e definitivo per i tre lotti della statale 99 fu redatto a Bari; successivamente la realizzazione del 3° lotto di Matera, progettata dal Comune di Matera, fu affidata al Compartimento ANAS di Basilicata.

Dunque, un progetto completamente errato, come ribadisce Acito: "Il progetto esecutivo, redatto dal Comune di Matera, ebbe il placet della conferenza di servizi ricalcando tal quale il progetto definitivo, quindi senza alcuna traccia dello svincolo per l'area industriale". Ed adesso "una decina di imprese floride rischiano di subire danni dall'interclusione stradale".

Nonostante riunioni tra le parti interessate (Regione, Anas, Comune di Matera), con previsioni di risorse e l'elaborazione di diverse idee sul tavolo come il ponte di Baley - che ha trovato completamente contraria l'associazione delle piccole e medie imprese del materano - nulla è stato fatto di concreto. Ora Confapi Matera ci riprova chiedendo "all'ANAS di predisporre un nuovo progetto per il completamento della viabilità del 3° lotto della statale 99. Riteniamo – aggiunge Acito - che reperire le risorse necessarie e avviare l'iter di un nuovo progetto di completamento, sia forse l'unica soluzione percorribile per porre rimedio ad un gravissimo errore commesso tempo fa".