Competitività dell'asse commerciale Matera-Venusio, grande opportunità
La proposta dell'assessore Scarola trova conforto anche nelle parole della Confapi
sabato 25 gennaio 2014
9.13
Pronti a lavorare sull'asse commerciale Matera-Venusio. Dall'amministrazione comunale ed in particolare dall'assessore alla Valorizzazione, gestione e manutenzione del patrimonio e all'edilizia privata, Giovanni Scarola, l'apertura verso un futuro migliore per l'area dove si concentrano diverse attività economiche, che potrebbero anche aumentare. Positive anche le impressioni da parte di Confapi.
Sarà aperto un tavolo di lavoro con imprenditori, associazioni di categoria e imprenditori. "Sono trascorsi - afferma Scarola - quasi vent'anni dall'approvazione definitiva della VEP (1996), variante alla disciplina urbanistica delle aree extra e periurbane, che si proponeva di dotare la città di uno strumento innovativo di pianificazione che introduceva un vincolo di cautela al margine sensibile della città edificata e contestualmente apriva allo sviluppo di nuove attività produttive lungo l'asse Matera-Venusio. E' arrivato il tempo di una scelta che veda l'orizzonte di questo asse di sviluppo oltre Venusio e funzionale anche alle città Murgiane vicine. Ad oggi un unico ambito è stato realizzato e lo stesso rappresenta il 5% della nostra potenzialità di sviluppo".
L'assessore è ottimista. "La ripresa economica tanto auspicata arriverà - riprende Scarola - Occorre essere pronti e fare in modo che le aree di atterraggio dell'asse, oggi solo potenzialmente edificatorie, siano rese edificabili e fruibili. La potenzialità di insediamento dell'asse di sviluppo commerciale esteso a tutta l'area della Murgia, come grande attrattore di imprese con il conseguente incremento di attività - conclude Scarola - costituisce un ulteriore contenuto di ricavi ed occupazione possibile che questo assessorato sosterrà nel Piano Strategico in via di definizione".
Apprezzamento per l'idea di base, arriva dalla Confapi. "Il dibattito sul Piano Strategico, unitamente alla proposta di Scarola, offrono l'occasione per riprendere la vexata quaestio dell'asse commerciale Matera-Venusio - si legge nella nota di Confapi - la cui infrastrutturazione si rende necessaria per accrescere la competitività delle imprese ivi ubicate ed attrarne di nuove. Soprattutto dopo che saranno state completate le complanari di accesso alle attività produttive, oggi intercluse dalla statale 99 e soggette a frequenti allagamenti a seguito delle piogge"
"Prima di Natale abbiamo chiesto un incontro al sindaco - commenta il vice presidente vicario di Confapi, Silvio Grassi - perché, dopo l'aumento nel 2013 dell'aliquota Imu sugli immobili dallo 0,76% allo 0,96%, vorremmo essere coinvolti nella discussione sul nuovo regolamento comunale sulla fiscalità locale, al fine di evitare che anche per il 2014 la nuova tassa introdotta a livello centrale penalizzi le attività produttive, vista la discrezionalità dei Comuni per un aumento delle aliquote, spread che resterà nelle casse degli enti locali".
"Abbiamo motivato la richiesta di incontro - aggiunge il vice presidente vicario di Confapi - con la necessità di non soffocare l'economia locale sotto una montagna di imposte, perché quello che da anni è uno dei principali vantaggi competitivi delle aree industriali di Matera rispetto ai vicini centri pugliesi (Altamura e Gravina) è stato azzerato dall'aumento di due punti dell'aliquota Imu. Adesso abbiamo l'occasione di rendere attrattivo l'asse commerciale Matera-Venusio e di dare maggiore competitività alle imprese che intendono investire".
Sarà aperto un tavolo di lavoro con imprenditori, associazioni di categoria e imprenditori. "Sono trascorsi - afferma Scarola - quasi vent'anni dall'approvazione definitiva della VEP (1996), variante alla disciplina urbanistica delle aree extra e periurbane, che si proponeva di dotare la città di uno strumento innovativo di pianificazione che introduceva un vincolo di cautela al margine sensibile della città edificata e contestualmente apriva allo sviluppo di nuove attività produttive lungo l'asse Matera-Venusio. E' arrivato il tempo di una scelta che veda l'orizzonte di questo asse di sviluppo oltre Venusio e funzionale anche alle città Murgiane vicine. Ad oggi un unico ambito è stato realizzato e lo stesso rappresenta il 5% della nostra potenzialità di sviluppo".
L'assessore è ottimista. "La ripresa economica tanto auspicata arriverà - riprende Scarola - Occorre essere pronti e fare in modo che le aree di atterraggio dell'asse, oggi solo potenzialmente edificatorie, siano rese edificabili e fruibili. La potenzialità di insediamento dell'asse di sviluppo commerciale esteso a tutta l'area della Murgia, come grande attrattore di imprese con il conseguente incremento di attività - conclude Scarola - costituisce un ulteriore contenuto di ricavi ed occupazione possibile che questo assessorato sosterrà nel Piano Strategico in via di definizione".
Apprezzamento per l'idea di base, arriva dalla Confapi. "Il dibattito sul Piano Strategico, unitamente alla proposta di Scarola, offrono l'occasione per riprendere la vexata quaestio dell'asse commerciale Matera-Venusio - si legge nella nota di Confapi - la cui infrastrutturazione si rende necessaria per accrescere la competitività delle imprese ivi ubicate ed attrarne di nuove. Soprattutto dopo che saranno state completate le complanari di accesso alle attività produttive, oggi intercluse dalla statale 99 e soggette a frequenti allagamenti a seguito delle piogge"
"Prima di Natale abbiamo chiesto un incontro al sindaco - commenta il vice presidente vicario di Confapi, Silvio Grassi - perché, dopo l'aumento nel 2013 dell'aliquota Imu sugli immobili dallo 0,76% allo 0,96%, vorremmo essere coinvolti nella discussione sul nuovo regolamento comunale sulla fiscalità locale, al fine di evitare che anche per il 2014 la nuova tassa introdotta a livello centrale penalizzi le attività produttive, vista la discrezionalità dei Comuni per un aumento delle aliquote, spread che resterà nelle casse degli enti locali".
"Abbiamo motivato la richiesta di incontro - aggiunge il vice presidente vicario di Confapi - con la necessità di non soffocare l'economia locale sotto una montagna di imposte, perché quello che da anni è uno dei principali vantaggi competitivi delle aree industriali di Matera rispetto ai vicini centri pugliesi (Altamura e Gravina) è stato azzerato dall'aumento di due punti dell'aliquota Imu. Adesso abbiamo l'occasione di rendere attrattivo l'asse commerciale Matera-Venusio e di dare maggiore competitività alle imprese che intendono investire".