Che fine ha fatto il bando per la formazione continua?
Confapi Matera interroga ancora una volta l'ente provinciale
giovedì 15 gennaio 2015
12.27
Confapi Matera torna all'attacco e sollecita l'amministrazione provinciale ad emanare il bando per il finanziamento di progetti di formazione continua a domanda aziendale e pluriaziendale del Programma Operativo Basilicata Fondo Sociale Europeo 2007-2013. È l'ennesima richiesta, dopo quelle inoltrate nei mesi di novembre e dicembre, di venire a conoscenza dei motivi per cui l'ente continua a procrastinare e temporeggiare.
"I timidi segnali di ripresa da una recessione, che il Mezzogiorno ha scontato maggiormente rispetto al resto del Paese, hanno bisogno di essere alimentati attraverso azioni urgenti. Ridare fiducia alle imprese, affinché queste possano investire e tornare a crescere creando così nuova occupazione, deve costituire la bussola programmatica dell'agenda politica nazionale e locale. Questo è il senso – ha spiegato il presidente della Confapi Matera, Enzo Acito – della nostra ulteriore sollecitazione al presidente Francesco De Giacomo circa l'avviso pubblico per i progetti di formazione continua.
Acito sottolinea l'importanza della formazione in un momento di crisi economica come quello attuale: "Nell'economia della conoscenza e del suo ruolo di motore dello sviluppo, la formazione ricopre una posizione strategica rispetto alla possibilità, per una impresa, di crescere, sopravvivere o morire. Non è una scoperta che senza nuovi input, nuove competenze e nuove passioni non si genera alcuna innovazione. Con l'imminente conclusione delle attività finanziabili con il Programma Operativo Basilicata Fondo Sociale Europeo 2007-2013, diventa ancora più urgente evitare di perdere risorse che possono permettere alle società, che stentano a stare al passo con il mercato, di riposizionare il proprio prodotto/servizio. Considerando – continua il presidente Acito, nella lettera inviata alla Provincia di Matera - che lo strumento della formazione continua in favore dei lavoratori permetterebbe alle aziende di riqualificare il proprio personale in funzione degli obiettivi che le stesse si pongono, non comprendiamo come mai non si agisca con celerità e senza ulteriori indugi al fine di mettere in campo le residue risorse dell'Asse Adattabilità del PO FSE 2007-2013 e quelle rivenienti dalla legge 236/93, ancora a disposizione e che altrimenti non verrebbero utilizzate. Ribadiamo la nostra disponibilità a ogni forma di collaborazione e interlocuzione affinché l'iter procedurale per l'emanazione dell'avviso pubblico avvenga in tempi celeri".
"I timidi segnali di ripresa da una recessione, che il Mezzogiorno ha scontato maggiormente rispetto al resto del Paese, hanno bisogno di essere alimentati attraverso azioni urgenti. Ridare fiducia alle imprese, affinché queste possano investire e tornare a crescere creando così nuova occupazione, deve costituire la bussola programmatica dell'agenda politica nazionale e locale. Questo è il senso – ha spiegato il presidente della Confapi Matera, Enzo Acito – della nostra ulteriore sollecitazione al presidente Francesco De Giacomo circa l'avviso pubblico per i progetti di formazione continua.
Acito sottolinea l'importanza della formazione in un momento di crisi economica come quello attuale: "Nell'economia della conoscenza e del suo ruolo di motore dello sviluppo, la formazione ricopre una posizione strategica rispetto alla possibilità, per una impresa, di crescere, sopravvivere o morire. Non è una scoperta che senza nuovi input, nuove competenze e nuove passioni non si genera alcuna innovazione. Con l'imminente conclusione delle attività finanziabili con il Programma Operativo Basilicata Fondo Sociale Europeo 2007-2013, diventa ancora più urgente evitare di perdere risorse che possono permettere alle società, che stentano a stare al passo con il mercato, di riposizionare il proprio prodotto/servizio. Considerando – continua il presidente Acito, nella lettera inviata alla Provincia di Matera - che lo strumento della formazione continua in favore dei lavoratori permetterebbe alle aziende di riqualificare il proprio personale in funzione degli obiettivi che le stesse si pongono, non comprendiamo come mai non si agisca con celerità e senza ulteriori indugi al fine di mettere in campo le residue risorse dell'Asse Adattabilità del PO FSE 2007-2013 e quelle rivenienti dalla legge 236/93, ancora a disposizione e che altrimenti non verrebbero utilizzate. Ribadiamo la nostra disponibilità a ogni forma di collaborazione e interlocuzione affinché l'iter procedurale per l'emanazione dell'avviso pubblico avvenga in tempi celeri".