Cerebrale di Agnese Purgatorio: una nuova installazione per la collezione del MUSMA
Sabato 10 febbraio 2018 alle 18 verrà presentata al pubblico l’opera dell’artista barese
venerdì 9 febbraio 2018
La collezione permanente del MUSMA si arricchisce di una nuova, significativa, installazione: sabato 10 febbraio 2018 alle ore 18, nel I ipogeo di Palazzo Pomarici a Matera, Agnese Purgatorio presenterà Cerebrale, una video-scultura-installazione realizzata nel 2016 in occasione di "Casa Futura Pietra#2", mostra collettiva tenutasi da novembre 2016 a gennaio 2017 nel Parco archeologico di Siponto (Fg).
Presentata per la prima volta in una collocazione permanente, l'opera è da considerarsi come una sintesi della ricerca dell'artista che, nel tempo, ha sperimentato fotografia, collage, performance, installazioni, scultura, scrittura e suono per rielaborare la propria osservazione del mondo.
Attenta indagatrice e interprete dei movimenti della storia e di quelle realtà marginali, spesso perseguitate e ferite, anche con Cerebrale la Purgatorio trae ispirazione dalle vicende di una piccola, antica comunità: gli Yazidi.
Una sequenza di voci di donne yazide che raccontano la fuga dai territori occupati arriva allo spettatore attraverso il piccolo megafono di una bambina che, in un altro continente, replica una sorta di rito arcaico girando intorno ad un albero di ulivo secolare. Un cervello bianco su una geometria filosofale grigia, resina su marmo, completa un'opera che nasce da un'emozione e si alimenta di magia e mistero, nel tentativo poetico di metabolizzare i traumi della storia. La necessità di Agnese Purgatorio di utilizzare tecniche artistiche diverse non è casuale, ma stimolata da un forte senso di non appartenenza a un luogo specifico e a un genere artistico definito, maturato in parallelo ad un desiderio di collegarsi a un'eredità umana sempre più vasta, alla ricerca costante di un posto nel mondo. "Contaminazioni necessarie – osserva Pietro Marino nel pamphlet di accompagnamento dell'opera - per una operazione di coinvolgimento dell'immaginazione che parte dai drammi del tempo in cui viviamo per tradurli in esperienze di visione ad alta densità emotiva".
Nel primo ipogeo di Palazzo Pomarici il visitatore entra in uno spazio antico, reso attuale dalla scultura contemporanea e trova il tempo, il silenzio e l'atmosfera per immergersi nella contemplazione di Cerebrale. È una pratica artistica, quella della Purgatorio, capace di immaginare mondi migliori sulle tracce della memoria collettiva, di esprimere l'indicibile e di creare un dialogo interiore con lo spettatore.
Scrive Martina Corgnati, sempre nel pamphlet di accompagnamento dell'opera: "Attraverso il continuo scavo cui Agnese Purgatorio sottopone il presente, le sue cronache e le sue innumerevoli immagini, ella ne ha estratto con l'accuratezza di un archeologo conflitti e ingiustizie, bellezza e perdizione, miseria e simboli, rimescolandoli poi insieme in composizioni che sempre di più si approssimano alla metafisica o, forse, all'archetipo".
A breve distanza di tempo da Portami al Confine, il film creato per il MUSMA da Valerio Rocco Orlando, il Museo di Scultura Contemporanea di Matera accoglie una nuova opera che sembra nata con e per gli ambienti che lo ospitano, spazi carichi di Storia e di storie, proprio come l'umanità delle opere di Agnese Purgatorio.
Racconta l'artista: "Per ridefinire uno spazio è necessario considerare geografie personali, mappe dell'immaginazione e una composizione di forme multiple. Nell'intervento site-specific, lo spazio, la forma e l'idea si fondono in una narrativa fluida e instabile. Un atto di libertà poetica, senza confini tra le varie discipline. Un'arte contaminata, ma soprattutto una forma di pensiero che anima i luoghi in una prospettiva transdisciplinare e che predilige l'azione alla rappresentazione. Misurare lo spazio con il proprio corpo, attraversarlo, frammentarlo, smaterializzarlo, usarlo per interrogarsi sulle contraddizioni, sul mistero della natura, fino a farne il fulcro di una profonda epifania narrativa".
In occasione dell'inaugurazione sarà presentato il pamphlet "Cerebrale di Agnese Purgatorio", pubblicato dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi in collaborazione con Antezza Tipografi nell'ambito della collana "Libretti d'Arte e d'Architettura" diretta da Gianfranco Dioguardi e curata da Vincenzo D'Alba e Francesco Maggiore con il coordinamento scientifico di Francesco Moschini. Il libretto, il cui progetto grafico è di Giuseppe Romagno, rende omaggio all'artista Purgatorio attraverso le testimonianze di Martina Corgnati e Pietro Marino.
La presentazione dell'opera "Cerebrale" di Agnese Purgatorio è un evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Dioguardi e con Antezza Tipografi.
Presentata per la prima volta in una collocazione permanente, l'opera è da considerarsi come una sintesi della ricerca dell'artista che, nel tempo, ha sperimentato fotografia, collage, performance, installazioni, scultura, scrittura e suono per rielaborare la propria osservazione del mondo.
Attenta indagatrice e interprete dei movimenti della storia e di quelle realtà marginali, spesso perseguitate e ferite, anche con Cerebrale la Purgatorio trae ispirazione dalle vicende di una piccola, antica comunità: gli Yazidi.
Una sequenza di voci di donne yazide che raccontano la fuga dai territori occupati arriva allo spettatore attraverso il piccolo megafono di una bambina che, in un altro continente, replica una sorta di rito arcaico girando intorno ad un albero di ulivo secolare. Un cervello bianco su una geometria filosofale grigia, resina su marmo, completa un'opera che nasce da un'emozione e si alimenta di magia e mistero, nel tentativo poetico di metabolizzare i traumi della storia. La necessità di Agnese Purgatorio di utilizzare tecniche artistiche diverse non è casuale, ma stimolata da un forte senso di non appartenenza a un luogo specifico e a un genere artistico definito, maturato in parallelo ad un desiderio di collegarsi a un'eredità umana sempre più vasta, alla ricerca costante di un posto nel mondo. "Contaminazioni necessarie – osserva Pietro Marino nel pamphlet di accompagnamento dell'opera - per una operazione di coinvolgimento dell'immaginazione che parte dai drammi del tempo in cui viviamo per tradurli in esperienze di visione ad alta densità emotiva".
Nel primo ipogeo di Palazzo Pomarici il visitatore entra in uno spazio antico, reso attuale dalla scultura contemporanea e trova il tempo, il silenzio e l'atmosfera per immergersi nella contemplazione di Cerebrale. È una pratica artistica, quella della Purgatorio, capace di immaginare mondi migliori sulle tracce della memoria collettiva, di esprimere l'indicibile e di creare un dialogo interiore con lo spettatore.
Scrive Martina Corgnati, sempre nel pamphlet di accompagnamento dell'opera: "Attraverso il continuo scavo cui Agnese Purgatorio sottopone il presente, le sue cronache e le sue innumerevoli immagini, ella ne ha estratto con l'accuratezza di un archeologo conflitti e ingiustizie, bellezza e perdizione, miseria e simboli, rimescolandoli poi insieme in composizioni che sempre di più si approssimano alla metafisica o, forse, all'archetipo".
A breve distanza di tempo da Portami al Confine, il film creato per il MUSMA da Valerio Rocco Orlando, il Museo di Scultura Contemporanea di Matera accoglie una nuova opera che sembra nata con e per gli ambienti che lo ospitano, spazi carichi di Storia e di storie, proprio come l'umanità delle opere di Agnese Purgatorio.
Racconta l'artista: "Per ridefinire uno spazio è necessario considerare geografie personali, mappe dell'immaginazione e una composizione di forme multiple. Nell'intervento site-specific, lo spazio, la forma e l'idea si fondono in una narrativa fluida e instabile. Un atto di libertà poetica, senza confini tra le varie discipline. Un'arte contaminata, ma soprattutto una forma di pensiero che anima i luoghi in una prospettiva transdisciplinare e che predilige l'azione alla rappresentazione. Misurare lo spazio con il proprio corpo, attraversarlo, frammentarlo, smaterializzarlo, usarlo per interrogarsi sulle contraddizioni, sul mistero della natura, fino a farne il fulcro di una profonda epifania narrativa".
In occasione dell'inaugurazione sarà presentato il pamphlet "Cerebrale di Agnese Purgatorio", pubblicato dalla Fondazione Gianfranco Dioguardi in collaborazione con Antezza Tipografi nell'ambito della collana "Libretti d'Arte e d'Architettura" diretta da Gianfranco Dioguardi e curata da Vincenzo D'Alba e Francesco Maggiore con il coordinamento scientifico di Francesco Moschini. Il libretto, il cui progetto grafico è di Giuseppe Romagno, rende omaggio all'artista Purgatorio attraverso le testimonianze di Martina Corgnati e Pietro Marino.
La presentazione dell'opera "Cerebrale" di Agnese Purgatorio è un evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Dioguardi e con Antezza Tipografi.