"Centro Sperimentale di Cinematografia: Lazzaro non è risorto"
Comunicato stampa dell’’ex sindaco Raffaele De Ruggieri
domenica 7 agosto 2022
11.48
Comunicato stampa dell''ex sindaco Raffaele De Ruggieri
Il Consiglio Comunale di Matera ha inserito nella modifica al programma triennale e annuale dei lavori pubblici il progetto di rifunzionalizzazione dell'immobile di via Lazzazera a sede della Polizia Locale, con una spesa di € 500.000. Con tale atto il governo 5 Stelle della città ha definitivamente posto una pietra tombale sul programmato Centro Sperimentale di Cinematografia.
Malgrado pesanti accuse rivolte nei confronti di chi aveva comunicato il decesso "politico" di tale prestigioso presidio formativo, Lazzaro non è resuscitato e la sede decentrata di Matera di tale prestigiosa scuola giace per sempre nella tomba come cadavere eccellente.
La lettera del Centro Sperimentale richiamata dal Sindaco per accreditare la conferma in Matera di tale area formativa, in verità, parla solo di "reperire ambiti di eccellenza nella sede distaccata di Matera unitamente a moduli di altissima specializzazione". Non si parla di "corsi", come quelli definiti nel contratto del 17 giugno 2020, ma appunto di "ambiti" da individuare, il che esclude la ritualità di un programma di studio, fatto di corsi e di materie, di frequenza obbligatoria, di numero chiuso.
Si propongono, invece, momenti occasionali di educazione e di formazione cinematografica come appunto seminari o stage sul green shooting (pratiche cinematografiche ecosostenibili), sulla sostenibilità ambientale, ecc. Non sarà quindi una qualificata area formativa stabilizzata, comportante la frequenza di allievi nazionali ed internazionali che, dopo un corso triennale di studio e di pratica filmica, avrebbero conseguito il diploma riconosciuto dallo Stato come equipollente alla laurea.
Sarà al massimo una struttura di educazione cinematografica, non di formazione professionale, simile, nelle finalità, alla scuola del cinema aperta il 6 luglio u.s. in Matera, quale polo didattico stabile, avviato con risorse private, diretto dal dott. Ivan Moliterni e promosso dalla Fondazione Zétema in collaborazione con la Scuola Ombre Meridiane, con la rivista "Fata Morgana web", incardinata presso l'Università della Calabria, e con il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento. Dal 6 al 10 luglio 21 allievi provenienti da tutta Italia hanno seguito le lezioni ed i laboratori tenuti da autorevoli docenti quali Roberto De Gaetano, Felice Cimatti, Valentina Re, Ivan Moliterni, Luca Bandirali, Francesco Ceraolo, Alessandro Canadè, Loredana Ciliberto, Alma Mileto, Chiara Scarlato e Nausica Tucci.
Pur di fronte al naufragio dell'azione municipale l'apertura della Scuola di Cinema privata ha confermato la capacità di Matera di non arrendersi e di avere capacità di supplenza.
Purtroppo risulta spento il progetto di vivificare permanentemente la città con 250 presenze giovanili venute da tutto il mondo, ospitate nella progettata e finanziata foresteria comunale (ex provveditorato agli studi) e frequentanti le sedi materane dell'Istituto Centrale del Restauro (ICR), del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), dell'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) e della Casa delle Tecnologie Emergenti. Tranne l'Istituto Centrale del Restauro, attivo da oltre sei anni, le altre strutture non sono state avviate e di alcune, anzi, se ne è decretata la morte (CSC e ISIA)!
I fatti sono fatti e non chiacchiere e non so chi debba chiedere scusa alla città.
Il Consiglio Comunale di Matera ha inserito nella modifica al programma triennale e annuale dei lavori pubblici il progetto di rifunzionalizzazione dell'immobile di via Lazzazera a sede della Polizia Locale, con una spesa di € 500.000. Con tale atto il governo 5 Stelle della città ha definitivamente posto una pietra tombale sul programmato Centro Sperimentale di Cinematografia.
Malgrado pesanti accuse rivolte nei confronti di chi aveva comunicato il decesso "politico" di tale prestigioso presidio formativo, Lazzaro non è resuscitato e la sede decentrata di Matera di tale prestigiosa scuola giace per sempre nella tomba come cadavere eccellente.
La lettera del Centro Sperimentale richiamata dal Sindaco per accreditare la conferma in Matera di tale area formativa, in verità, parla solo di "reperire ambiti di eccellenza nella sede distaccata di Matera unitamente a moduli di altissima specializzazione". Non si parla di "corsi", come quelli definiti nel contratto del 17 giugno 2020, ma appunto di "ambiti" da individuare, il che esclude la ritualità di un programma di studio, fatto di corsi e di materie, di frequenza obbligatoria, di numero chiuso.
Si propongono, invece, momenti occasionali di educazione e di formazione cinematografica come appunto seminari o stage sul green shooting (pratiche cinematografiche ecosostenibili), sulla sostenibilità ambientale, ecc. Non sarà quindi una qualificata area formativa stabilizzata, comportante la frequenza di allievi nazionali ed internazionali che, dopo un corso triennale di studio e di pratica filmica, avrebbero conseguito il diploma riconosciuto dallo Stato come equipollente alla laurea.
Sarà al massimo una struttura di educazione cinematografica, non di formazione professionale, simile, nelle finalità, alla scuola del cinema aperta il 6 luglio u.s. in Matera, quale polo didattico stabile, avviato con risorse private, diretto dal dott. Ivan Moliterni e promosso dalla Fondazione Zétema in collaborazione con la Scuola Ombre Meridiane, con la rivista "Fata Morgana web", incardinata presso l'Università della Calabria, e con il Dipartimento di Beni Culturali dell'Università del Salento. Dal 6 al 10 luglio 21 allievi provenienti da tutta Italia hanno seguito le lezioni ed i laboratori tenuti da autorevoli docenti quali Roberto De Gaetano, Felice Cimatti, Valentina Re, Ivan Moliterni, Luca Bandirali, Francesco Ceraolo, Alessandro Canadè, Loredana Ciliberto, Alma Mileto, Chiara Scarlato e Nausica Tucci.
Pur di fronte al naufragio dell'azione municipale l'apertura della Scuola di Cinema privata ha confermato la capacità di Matera di non arrendersi e di avere capacità di supplenza.
Purtroppo risulta spento il progetto di vivificare permanentemente la città con 250 presenze giovanili venute da tutto il mondo, ospitate nella progettata e finanziata foresteria comunale (ex provveditorato agli studi) e frequentanti le sedi materane dell'Istituto Centrale del Restauro (ICR), del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), dell'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) e della Casa delle Tecnologie Emergenti. Tranne l'Istituto Centrale del Restauro, attivo da oltre sei anni, le altre strutture non sono state avviate e di alcune, anzi, se ne è decretata la morte (CSC e ISIA)!
I fatti sono fatti e non chiacchiere e non so chi debba chiedere scusa alla città.