Centro Oli Viggiano, il consigliere Rosa attacca Pittella
Fermento per l’ultimo principio d’incendio registrato in Val d’Agri. Rosa: “L’ennesimo tavolo non serve”.
domenica 6 dicembre 2015
C'è fermento e soprattutto preoccupazione attorno alla vicenda controversa che interessa il principio d'incendio riscontrato pochi giorni fa al Centro Oli di Viggiano. E' stato uno dei tanti incidenti che continuano a martoriare il territorio potentino, verificatosi nel corso di una riunione indetta dal sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, proprio per discutere delle fiammate e dei maleodori che imperversano a danno dei cittadini della zona.
Si è trattato, come ha riferito la fonte Eni, di "un principio d'incendio nel corso del normale esercizio su una unità di riscaldamento della linea Monte Alpi" che poi è stato "completamente risolto in circa 15 minuti con il solo ausilio delle lance fisse del sistema di antincendio del COVA". Nessun ferito, ma l'episodio non è passato inosservato ed ha accentuato le preoccupazioni dei cittadini e della politica lucana.
In particolare il consigliere regionale di Fdi, Gianni Rosa, punta il dito sul governo Pittella e sulla società di estrazioni petrolifere: "Tra le rassicurazioni dell'Eni e quelle dei nostri politici davvero non sappiamo quale siano più ridicole. Certo, la società di estrazione petrolifera fa il suo lavoro, è privata e risponde innanzitutto ai suoi azionisti. Sotto questi profili non c'è da rimproverarle alcunché. Ma non farebbe male a rispettare oltre le regole del business anche quelle dell'etica e della morale. Per quanto riguarda i nostri politici, invece, che dovrebbero rispondere solo ai lucani, la storia è diversa. Molto diversa. Quando i lucani si stancheranno del menefreghismo di chi li governa non sarà mai tardi. Abbiamo un sottosegretario alla Sanità, De Filippo, che è l'eterno assente su questioni importanti e sempre presente alle kermesse. E meno male che è della Val d'Agri. E poi l'idea migliore del governatore che è vecchia di 10 anni".
L'idea di Pittella, come comunicato dal nuovo direttore dell'Arpab, Edmondo Iannicelli, è quella di istituire un tavolo permanente sull'ambiente di natura tecnico-politica. "Speriamo sia uno scherzo – afferma provocatoriamente il consigliere di Fratelli d'Italia - di pessimo gusto, ma uno scherzo. Cosa abbiamo fatto con la Fondazione Osservatorio ambientale, istituita nel 2014? Giocato? La Fondazione, nata dalle ceneri dell'Osservatorio, doveva essere 'un interlocutore qualificato per cittadini e istituzioni' cui avrebbero dovuto partecipare la Regione, ovviamente, Arpab e Comuni. Ma dal 2014, lo Statuto è stato approvato solo nel 2015, a maggio. Insomma, un'altra 'rivoluzione' che è rimasta solo sulla carta". Ed aggiunge stizzito: "Questa sta diventando la Regione dei Tavoli. Che non funzionano, che non servono ma ci sono".
"È un'offesa all'intelligenza dei lucani parlare, ancora una volta – conclude amareggiato l'esponente di Lb-Fdi - di tavoli tecnici e task force. E in quella che è diventata una vera e propria 'tarantella' ci meraviglia il ruolo dei Sindaci della Val d'Agri, che, a parte qualche eccezione, restano, sempre ed inesorabilmente, immobili. Tuttavia solo quando i cittadini della Val d'Agri e i lucani tutti prenderanno coscienza di quanto ci stiano prendendo in giro, tra conferenze stampa e proclami, solo allora si riuscirà davvero a fare qualcosa di buono per la nostra terra".
Si è trattato, come ha riferito la fonte Eni, di "un principio d'incendio nel corso del normale esercizio su una unità di riscaldamento della linea Monte Alpi" che poi è stato "completamente risolto in circa 15 minuti con il solo ausilio delle lance fisse del sistema di antincendio del COVA". Nessun ferito, ma l'episodio non è passato inosservato ed ha accentuato le preoccupazioni dei cittadini e della politica lucana.
In particolare il consigliere regionale di Fdi, Gianni Rosa, punta il dito sul governo Pittella e sulla società di estrazioni petrolifere: "Tra le rassicurazioni dell'Eni e quelle dei nostri politici davvero non sappiamo quale siano più ridicole. Certo, la società di estrazione petrolifera fa il suo lavoro, è privata e risponde innanzitutto ai suoi azionisti. Sotto questi profili non c'è da rimproverarle alcunché. Ma non farebbe male a rispettare oltre le regole del business anche quelle dell'etica e della morale. Per quanto riguarda i nostri politici, invece, che dovrebbero rispondere solo ai lucani, la storia è diversa. Molto diversa. Quando i lucani si stancheranno del menefreghismo di chi li governa non sarà mai tardi. Abbiamo un sottosegretario alla Sanità, De Filippo, che è l'eterno assente su questioni importanti e sempre presente alle kermesse. E meno male che è della Val d'Agri. E poi l'idea migliore del governatore che è vecchia di 10 anni".
L'idea di Pittella, come comunicato dal nuovo direttore dell'Arpab, Edmondo Iannicelli, è quella di istituire un tavolo permanente sull'ambiente di natura tecnico-politica. "Speriamo sia uno scherzo – afferma provocatoriamente il consigliere di Fratelli d'Italia - di pessimo gusto, ma uno scherzo. Cosa abbiamo fatto con la Fondazione Osservatorio ambientale, istituita nel 2014? Giocato? La Fondazione, nata dalle ceneri dell'Osservatorio, doveva essere 'un interlocutore qualificato per cittadini e istituzioni' cui avrebbero dovuto partecipare la Regione, ovviamente, Arpab e Comuni. Ma dal 2014, lo Statuto è stato approvato solo nel 2015, a maggio. Insomma, un'altra 'rivoluzione' che è rimasta solo sulla carta". Ed aggiunge stizzito: "Questa sta diventando la Regione dei Tavoli. Che non funzionano, che non servono ma ci sono".
"È un'offesa all'intelligenza dei lucani parlare, ancora una volta – conclude amareggiato l'esponente di Lb-Fdi - di tavoli tecnici e task force. E in quella che è diventata una vera e propria 'tarantella' ci meraviglia il ruolo dei Sindaci della Val d'Agri, che, a parte qualche eccezione, restano, sempre ed inesorabilmente, immobili. Tuttavia solo quando i cittadini della Val d'Agri e i lucani tutti prenderanno coscienza di quanto ci stiano prendendo in giro, tra conferenze stampa e proclami, solo allora si riuscirà davvero a fare qualcosa di buono per la nostra terra".