Centro oli Val d’Agri, sindacati richiedono tavolo trasparenza
“Prima di ripartire è necessario un confronto”
mercoledì 13 luglio 2016
9.07
L'annunciato sblocco della produzione nel centro oli della Val d'Agri è ormai alle porte, dopo le indagini effettuate per presunto smaltimento illecito dei rifiuti petroliferi. Di certo una buona notizia per i lavoratori che riprenderanno le loro attività estrattiva a breve, ma questa volta con richieste ulteriori di garanzie.
Difatti i segretari generali della Basilicata di Cgil, Cisl e Uil - Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro – richiedono con forza al presidente della Regione, Marcello Pittella, di convocare il "Tavolo della trasparenza". "Non si può pensare di ripartire – affermano le organizzazioni sindacali - senza preventivamente tenere un confronto di merito su tutte le questioni che hanno dato luogo al blocco delle attività".
Nel rimarcare che il Tavolo della trasparenza, così come indicato dall'articolo 22 della legge regionale numero 4/2015, "ha funzioni e compiti ancora più importanti da svolgere prima della ripresa dell'attività del Cova", i segretari di Cgil, Cisl, Uil aggiungono che "assolvere al mandato ricevuto dal Consiglio Regionale significa assicurare informazione e vigilanza costante e continua a tutte le parti in causa e non limitarsi ad aspetti formali".
Il pensiero dei sindacati verte su "la salute, la sicurezza e i lavoratori vengono prima di tutto il resto". Il Tavolo della trasparenza, dunque, può rappresentare "il luogo istituzionalmente deputato a discutere con le parti sociali, Eni e i sindaci dell'area sulle condizioni necessarie per un corretto riavvio delle attività estrattive". "Non si perda altro tempo – concludono Summa, Falotico e Vaccaro – e si proceda alla convocazione urgente di un incontro per affrontare tutte le questioni aperte che richiedono nuove azioni e una strategia aggiornata".
Difatti i segretari generali della Basilicata di Cgil, Cisl e Uil - Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro – richiedono con forza al presidente della Regione, Marcello Pittella, di convocare il "Tavolo della trasparenza". "Non si può pensare di ripartire – affermano le organizzazioni sindacali - senza preventivamente tenere un confronto di merito su tutte le questioni che hanno dato luogo al blocco delle attività".
Nel rimarcare che il Tavolo della trasparenza, così come indicato dall'articolo 22 della legge regionale numero 4/2015, "ha funzioni e compiti ancora più importanti da svolgere prima della ripresa dell'attività del Cova", i segretari di Cgil, Cisl, Uil aggiungono che "assolvere al mandato ricevuto dal Consiglio Regionale significa assicurare informazione e vigilanza costante e continua a tutte le parti in causa e non limitarsi ad aspetti formali".
Il pensiero dei sindacati verte su "la salute, la sicurezza e i lavoratori vengono prima di tutto il resto". Il Tavolo della trasparenza, dunque, può rappresentare "il luogo istituzionalmente deputato a discutere con le parti sociali, Eni e i sindaci dell'area sulle condizioni necessarie per un corretto riavvio delle attività estrattive". "Non si perda altro tempo – concludono Summa, Falotico e Vaccaro – e si proceda alla convocazione urgente di un incontro per affrontare tutte le questioni aperte che richiedono nuove azioni e una strategia aggiornata".