Casino (Forza Italia): “Volt implode”
Per il passaggio al gruppo misto di tre consiglieri
giovedì 29 luglio 2021
18.00
Il capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Matera, Nicola Casino, si rivolge al movimento politico Volt chiedendo di fare chiarezza dopo il passaggio di alcuni suoi consiglieri al gruppo misto.
"Se fossi un elettore materano -afferma Nicola Casino, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Matera- della lista Volt, mi sentirei preso in giro da chi, senza offrire alcuna motivazione politica, abbandona il gruppo politico con il quale aveva chiesto la fiducia ai cittadini/elettori. Per carità, non esiste alcun vincolo di mandato, ma esiste il rispetto per i cittadini e ancor prima per le loro idee.
Vero è che i partiti non sono più quelli di una volta, quelli nei quali si studiava, si dialogava e si cresceva politicamente ispirandosi a nobili ideologie. Le motivazioni storiche e sociali erano sicuramente diverse; si entrava nella politica - dopo essersi distinti nei partiti - con la consapevolezza che non ci sarebbe stato, oltre l'onore, un diverso e più importante elemento di gratificazione per il contributo che l'individuo decideva di offrire alla collettività.
La Lista Volt, che si è presentata alla Città con un suo programma (trasfuso quasi per intero nelle linee programmatiche del Sindaco Bennardi), ha chiesto e ottenuto fiducia dai cittadini - attraverso i suoi candidati (compreso i 3 Consiglieri aventiniani), parlando di temi non di poco conto (europeismo, progressismo o, più sul piano locale, di partecipazione attiva dei cittadini, i quali partecipano - secondo la legge della democrazia - attraverso i propri rappresentati).
Quelli stessi cittadini, a distanza di pochi mesi dalla celebrazione del matrimonio "ideologico" con la lista Volt, ufficializzato in occasione delle elezioni amministrative dello scorso Settembre, sono costretti a subire un vero e proprio vuoto di rappresentanza, dovuto ad inspiegabili meccanismi della politica che hanno reso, sempre più, i partiti, un elemento quasi inutile, superabile, intercambiabile a giorni alterni.
I quasi 2 mila cittadini che, nella nostra Città, hanno dato fiducia a questo giovane movimento, meritano di conoscere quelle che sono le "vere ragioni" di questa implosione, che ha creato - appunto - uno scollamento, non solo interno alla maggioranza, ma anche dai Cittadini, che avevano premiato il programma sbandierato nelle piazze dagli stessi promotori che, oggi, occupano ruoli di preminenza all'interno dell'amministrazione Bennardi.
Si era parlato di amministrazione del 'cambiamento' ma, allo stato, il cambiamento lo registriamo solamente rispetto al posizionamento politico di alcuni consiglieri che, senza degnare la Città di alcuna valida motivazione, hanno aderito (pur restando in maggioranza - altra stranezza) al gruppo misto.
Chiudo riportando una frase di Alcide De Gasperi, pronunziata a Milano durante il suo discorso tenuto il 23 aprile 1949: "Un Partito non è fine a se stesso; un Partito è l'organizzazione di una buona volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è al servizio di una causa", conclude Casino.
"Se fossi un elettore materano -afferma Nicola Casino, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Matera- della lista Volt, mi sentirei preso in giro da chi, senza offrire alcuna motivazione politica, abbandona il gruppo politico con il quale aveva chiesto la fiducia ai cittadini/elettori. Per carità, non esiste alcun vincolo di mandato, ma esiste il rispetto per i cittadini e ancor prima per le loro idee.
Vero è che i partiti non sono più quelli di una volta, quelli nei quali si studiava, si dialogava e si cresceva politicamente ispirandosi a nobili ideologie. Le motivazioni storiche e sociali erano sicuramente diverse; si entrava nella politica - dopo essersi distinti nei partiti - con la consapevolezza che non ci sarebbe stato, oltre l'onore, un diverso e più importante elemento di gratificazione per il contributo che l'individuo decideva di offrire alla collettività.
La Lista Volt, che si è presentata alla Città con un suo programma (trasfuso quasi per intero nelle linee programmatiche del Sindaco Bennardi), ha chiesto e ottenuto fiducia dai cittadini - attraverso i suoi candidati (compreso i 3 Consiglieri aventiniani), parlando di temi non di poco conto (europeismo, progressismo o, più sul piano locale, di partecipazione attiva dei cittadini, i quali partecipano - secondo la legge della democrazia - attraverso i propri rappresentati).
Quelli stessi cittadini, a distanza di pochi mesi dalla celebrazione del matrimonio "ideologico" con la lista Volt, ufficializzato in occasione delle elezioni amministrative dello scorso Settembre, sono costretti a subire un vero e proprio vuoto di rappresentanza, dovuto ad inspiegabili meccanismi della politica che hanno reso, sempre più, i partiti, un elemento quasi inutile, superabile, intercambiabile a giorni alterni.
I quasi 2 mila cittadini che, nella nostra Città, hanno dato fiducia a questo giovane movimento, meritano di conoscere quelle che sono le "vere ragioni" di questa implosione, che ha creato - appunto - uno scollamento, non solo interno alla maggioranza, ma anche dai Cittadini, che avevano premiato il programma sbandierato nelle piazze dagli stessi promotori che, oggi, occupano ruoli di preminenza all'interno dell'amministrazione Bennardi.
Si era parlato di amministrazione del 'cambiamento' ma, allo stato, il cambiamento lo registriamo solamente rispetto al posizionamento politico di alcuni consiglieri che, senza degnare la Città di alcuna valida motivazione, hanno aderito (pur restando in maggioranza - altra stranezza) al gruppo misto.
Chiudo riportando una frase di Alcide De Gasperi, pronunziata a Milano durante il suo discorso tenuto il 23 aprile 1949: "Un Partito non è fine a se stesso; un Partito è l'organizzazione di una buona volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è al servizio di una causa", conclude Casino.