Campus universitario, i lavoratori ex Gife in parte riassunti da subito
Le imprese confermano disponibilità ma resta il nodo stipendi
venerdì 5 giugno 2015
8.42
Si apre uno spiraglio di luce per i 10 lavoratori, licenziati dall'ex impresa esecutrice Gife dell'opera "Campus universitario". Tutte le imprese operanti nel cantiere dello stesso campus hanno confermato la disponibilità a riassumere immediatamente 4 lavoratori ex Gife. Ed inoltre – come si legge in una nota dell'impresa titolare d'appalto, Consorzio Valori Scarl – appena saranno definite le prossime attività lavorative, d'accordo con le tempistiche e la programmazione delle tipologie di lavoro, sarà assunto tutto il personale necessario dando priorità alla restante parte dei lavoratori ex Gife.
Invece riguardo i pagamenti degli stipendi non ancora effettuati nei confronti delle maestranze licenziate, il Consorzio lascia margini d'incertezza: "Bisognerà aspettare la liquidazione del Sal (Stato di avanzamento dei lavori) numero 14 per capire se nei limiti del credito che Gife avanza nei confronti del Consorzio, ci sono anche dei margini per pagare i lavoratori".
La puntata precedente aveva visto il solito film. Durante l'ennesimo incontro tra le parti – Regione, Consorzio Valori, Unibas, Confapi Matera, sindacati – datato 3 giugno 2015, ci sono state le consuete incertezze che hanno caratterizzato la vicenda con il risultato del nulla di fatto. Adesso, come detto, si intravede la luce in fondo al tunnel, con la disponibilità a riassumere personale da parte delle aziende operanti.
Parzialmente soddisfatto Mino Paolicelli del sindacato Feneal Uil: "Da oggi il presidio di protesta, vicino i cancelli del cantiere, non ci sarà più. E' un risultato parziale perché 4 saranno riassunti, ma i restanti 6 dovranno aspettare la tempistica e la programmazione delle tipologie di lavoro richieste". Ma il nodo ancora non sciolto restano i pagamenti degli stipendi: "E' vero – conclude amareggiato Paolicelli - aspetteremo il Sal 14, ma su questo versante sono preoccupato. Ai lavoratori licenziati non sono state ancora pagate 3 mensilità e dal punto di vista sociale ci infastidisce".
Invece riguardo i pagamenti degli stipendi non ancora effettuati nei confronti delle maestranze licenziate, il Consorzio lascia margini d'incertezza: "Bisognerà aspettare la liquidazione del Sal (Stato di avanzamento dei lavori) numero 14 per capire se nei limiti del credito che Gife avanza nei confronti del Consorzio, ci sono anche dei margini per pagare i lavoratori".
La puntata precedente aveva visto il solito film. Durante l'ennesimo incontro tra le parti – Regione, Consorzio Valori, Unibas, Confapi Matera, sindacati – datato 3 giugno 2015, ci sono state le consuete incertezze che hanno caratterizzato la vicenda con il risultato del nulla di fatto. Adesso, come detto, si intravede la luce in fondo al tunnel, con la disponibilità a riassumere personale da parte delle aziende operanti.
Parzialmente soddisfatto Mino Paolicelli del sindacato Feneal Uil: "Da oggi il presidio di protesta, vicino i cancelli del cantiere, non ci sarà più. E' un risultato parziale perché 4 saranno riassunti, ma i restanti 6 dovranno aspettare la tempistica e la programmazione delle tipologie di lavoro richieste". Ma il nodo ancora non sciolto restano i pagamenti degli stipendi: "E' vero – conclude amareggiato Paolicelli - aspetteremo il Sal 14, ma su questo versante sono preoccupato. Ai lavoratori licenziati non sono state ancora pagate 3 mensilità e dal punto di vista sociale ci infastidisce".